Efficienza energetica Energia

Presentato il Rapporto 2015 sull’Efficienza Energetica dell’ENEA

Presentato Rapporto 2015 Efficienza Energetica ENEA

Raggiunto oltre il 20% dell’obiettivo di efficienza previsto per il 2020 e conseguiti risparmi per più di 2 miliardi di euro.
Tra i settori che hanno maggiormente contribuito a questo risultato il residenziale e l’industria, mentre forti risparmi potrebbero derivare dall’agrifood.
Dalle Linee guida per il nuovo APE degli edifici, che entreranno in vigore presumibilmente il 1° agosto 2015, si spera che il residenziale possa esprimere finalmente le sue enormi potenzialità.
Formalmente aperta la Consultazione online per la II edizione degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica (Verona, 16 ottobre 2015).

Grazie alle politiche nazionali per l’efficienza energetica l’Italia ha risparmiato 7,55 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, pari a oltre 2 miliardi di euro di minori importazioni di gas naturale e petrolio, evitando la produzione di 18 milioni di tonnellate di CO2. Inoltre, grazie al solo meccanismo delle detrazioni fiscali, i cosiddetti “ecobonus”, oltre 2 milioni di famiglie hanno investito 22 miliardi di euro per riqualificare energeticamente le proprie abitazioni dal 2007 al 2013, con un indotto di 40 mila occupati in media l’anno.

È quanto emerge dal 4° “Rapporto sull’Efficienza Energetica” (RAEE) dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), presentato l’11giugno 2015 a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), che costituisce uno strumento di monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche adottate in Italia nell’intero settore (D. Lgs. 102/2014 e Piani d’Azione per l’Efficienza Energetica – PAEE 2011 e 2014).

Rispetto a quanto fissato dal PAEE 2014, il Rapporto evidenzia che è già stato raggiunto oltre il 20% dell’obiettivo di efficienza previsto per il 2020; tra i settori che hanno maggiormente contribuito a questo risultato il residenziale e l’industria, mentre forti risparmi potrebbero derivare dall’agrifood, con la lotta agli sprechi alimentari, il cibo a “km zero” e le tecnologie ad alta efficienza nella grande distribuzione (sistemi refrigeranti e illuminazione) e nella logistica.

I 7,55 Mtep di risparmi derivano dalla maggiore efficienza ottenuta con il meccanismo dei Certificati Bianchi (3,4 Mtep), dall’introduzione di standard minimi di prestazione energetica (2,4 Mtep), dagli incentivi nei trasporti (0,9 Mtep) e dagli ecobonus (altri 0,9 Mtep).
Il Rapporto evidenzia che cittadini, industrie e P.A. hanno recepito le potenzialità dell’efficienza energetica, un comparto essenziale per l’ambiente e per ridurre le bollette di famiglie e imprese – ha sottolineato il Commissario ENEA, Federico Testa – oltre che un volano di crescita economica e di occupazione con la creazione di una filiera nazionale competitiva”.

Per far decollare il settore dell’efficienza, un ruolo chiave spetta alle banche: secondo un’indagine dell’ABI contenuta nel Rapporto, l’86% degli istituti di credito ha messo a punto prodotti dedicati all’efficienza, ma per sbloccare realmente i finanziamenti occorrono linee guida per la replicabilità dei progetti, nonché audit e rating per valutarne la qualità.
L’ENEA, in qualità di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica – ha dichiarato Testa – si candida a svolgere un ruolo di riferimento e garanzia per l’intero settore, affinché le opportunità offerte dall’efficienza possano effettivamente realizzarsi”.

Fra le novità del 4° Rapporto, i risultati di un’indagine ENEA/Confindustria che evidenzia come oltre il 33% delle imprese intervistate intenda investire in efficienza energetica nei prossimi tre anni, anche se oltre il 90% del campione chiede meno burocrazia, semplificazione normativa e un quadro finanziario più stabile.

In proposito, Rosaria Fausta RomanoDirettrice generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare del MiSE, intervenendo nel corso della presentazione, ha osservato che “La regolamentazione va implementata, dal momento che finora siamo andati avanti in maniera artigianale. Ma attenzione a calcare la mano sulla semplificazione eccessiva. Dobbiamo introdurre regole serie, non solo eliminarne”.
La Direttrice ha lodato che l’obiettivo di efficienza energetica al 2016 sia prossimo, ma ha pure sottolineato che “l’indice di intensità energetica è rimasto statico, dunque dobbiamo lavorarci”.

L’intensità energetica ovvero l’unità di energia per unità di PIL(un’alta intensità indica un alto costo nel convertire l’energia in PIL; una bassa intensità indica un prezzo minore di conversione) è stata pari a 122,27 tep/M/euro, costante rispetto al valore del 2012 (+0,05%), a fronte di una riduzione del PIL dell’1,9%.

Anche il MiSE, ha annunciato la Romano, si muoverà per accelerare l’adozione di Piani di efficienza energetica, specialmente nel settore dell’edilizia che “ha ancora un potenziale inespresso enorme: potremo risparmiare 5 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti. Con la pubblicazione, entro il 28 giugno, delle nuove linee guida per la certificazione energetica degli edifici, abbiamo inteso evitare una balcanizzazione delle regole, istituendo degli standard validi per tutto il territorio nazionale”.

Le Linee guida nazionali per l’APE (Attestato di Prestazione Energetica), che entreranno in vigore presumibilmente il 1° agosto 2015, sostituendo quelle emanate con il DM 26 giugno 2009, prevedono una metodologia di calcolo omogenea, cui le Regioni dovranno adeguarsi entro 2 anni. Il nuovo APE che esprimerà la prestazione energetica globale sia in termini di energia primaria totale che di energia non rinnovabile, comprenderà 10 classi energetiche, rispetto alle precedenti 7: dalla A4 (la migliore) alla G (la peggiore).

Proprio l’ENEA dovrà mettere online entro 180 giorni dall’entrata in vigore delle nuove Linee guida, una sezione del suo sito dove verranno date indicazioni sulle tecnologie (e sui relativi costi) per l’incremento della prestazione energetica degli edifici e sugli incentivi nazionali e regionali, fornendo inoltre le statistiche sugli APE (numero di APE registrati, controllati, validati e loro distribuzione per classe energetica) e una stima dei costi medi della redazione degli APE.

La presentazione del RAEE 2015 è stata anche l’occasione per annunciare la II edizione degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica, promossi da ENEA per il 16 ottobre 2015, nell’ambito di Smart Energy Expo (Verona, 14-16 ottobre 2015), che quest’anno prevedono l’avvio di nove tavoli di consultazione nazionale su altrettanti settori, con un focus internazionale sull’agroindustria.
Tutti i soggetti interessati – istituzioni, operatori pubblici o privati, associazioni, imprese, professionisti, istituti di ricerca e cittadini – sono invitati a partecipare alle consultazioni online fino al prossimo 25 settembre – ha spiegato il Presidente degli Stati Generali Alessandro Ortis – L’ENEA, con il supporto tecnico-scientifico di EfficiencyKNow, raccoglierà i contributi della consultazione web che confluiranno nel rapporto finale”.

La consultazione online degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica rappresenta un’occasione importante per coinvolgere gli stakeholders a contribuire ad ampliare l’efficacia degli strumenti destinati al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico. La piattaforma offre non solo la possibilità di consultare, ma anche – ed è la novità 2015 – di discutere e di condividere le informazioni tra gli operatori del settore. L’obiettivo è di stimolare la creazione di una filiera dell’efficienza energetica basata su un efficace incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologie e servizi.

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