Circular economy

Plastica circolare in Europa: uno strumento di monitoraggio

L’Agenzia Europea dell’Ambiente(EEA) ha pubblicato un briefing sullo stato attuale della produzione e del consumo di plastica e le sue ripercussioni ambientali e climatiche, contestualmente ad uno nuovo strumento messo a punto dall’ETC CE volto a misurare la circolarità della plastica in Europa e i suoi progressi nel tempo, anche a fini di comunicazione verso decisori politici, stakeholders e grande pubblico.

I modelli di produzione e consumo della plastica in tutta Europa rimangono insostenibili e devono essere resi più circolari per ridurre i rifiuti, l’inquinamento, il cambiamento climatico e altri impatti negativi sull’ambiente.

Lo evidenzia il briefing The role of plastics in Europe’s circular economy”, pubblicato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) il 18 giugno 2024, basato sul Rapporto Misurare la circolarità della plastica in Europa attraverso le lenti del Circularity Metrics Lab dell’EEA” del Centro tematico europeo sull’economia circolare e l’uso delle risorse (ETC CE) che evidenzia le lacune di conoscenza e suggerisce miglioramenti nella raccolta dei dati e negli sforzi di monitoraggio..

La produzione, il consumo e la gestione non sostenibili del fine vita della plastica comportano impatti ambientali e climatici significativi. Tuttavia, le prove relative all’economia circolare della plastica rimangono frammentate o non adeguatamente supportate dai dati. Il Rapporto cerca di colmare queste lacune di conoscenza sviluppando e identificando parametri che facilitino la valutazione della circolarità all’interno dei sistemi plastici europei da una prospettiva globale.

Attraverso la lente del Circularity Metrics Lab, sono stati definiti nove parametri per misurare la circolarità della plastica in Europa e migliorare la nostra comprensione del ruolo della plastica nell’economia circolare europea, che comprendono vari aspetti, tra cui la produzione e il consumo di plastica, gli impatti ambientali, le implicazioni dei cambiamenti climatici e la transizione verso un approccio circolare per la plastica.

Lo strumento di monitoraggio fornisce approfondimenti dettagliati sulla circolarità della plastica, con informazioni tecniche per i decisori politici, le parti interessate e il pubblico. Il modulo verrà aggiornato annualmente con i dati più recenti e i nuovi flussi di dati non appena saranno disponibili.

Consumo di plastica in UE + Gran Bretagna, Norvegia e Svizzera nel 2018 e 2020 (Fonte EEA, 2024)

I dati sul consumo di plastica da parte degli utenti finali nell’UE27+3 mostrano una leggera diminuzione da 58,8 milioni di tonnellate nel 2018 a 56,5 milioni di tonnellate nel 2020, che equivalgono a 107 kg/pro capite all’anno. Tuttavia, questo non dovrebbe essere ancora considerato una tendenza a causa della mancanza di dati per un periodo più lungo ed è influenzato dalla specificità dell’anno 2020. Questa diminuzione è dovuta al rallentamento dell’attività economica in Europa durante la pandemia di COVID19. e non sarebbe correlato alla circolarità plastica.

Per il 2020, i dati mostrano per quali scopi viene utilizzata la plastica. La maggior parte viene utilizzata per l’imballaggio, seguita dall’edilizia e dalle costruzioni; automobili; apparecchi elettorali ed elettronici; casalinghi, tempo libero e sport; agricoltura, allevamento e giardinaggio; e tessili.

Una parte importante della plastica immessa sul mercato per gli utenti finali diventa rifiuto dopo un breve ciclo di vita. Nel 2020, ad esempio, nell’UE27+3 sono stati raccolti circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica post-consumo.

Dal briefing dell’EEA emerge che:
– il consumo di plastica in Europa è elevato e si prevede che cresca in linea con gli aumenti previsti della produzione globale di plastica;
il consumo e la produzione di plastica influiscono negativamente sull’ambiente e contribuiscono al cambiamento climatico: sempre più rifiuti marini si riversano sulle spiagge europee; alti livelli di microplastiche entrano nell’ambiente; la futura crescita del consumo di plastica implica che, di conseguenza, è probabile che le emissioni di gas serra (GHG) dalla catena del valore aumentino;
– la circolarità della materia plastica sta aumentando lentamente, nonostante si registrino tendenze incoraggianti: la capacità di riciclaggio meccanico è in aumento; le esportazioni dell’UE di rifiuti di plastica stanno diminuendo; la capacità di produzione di bioplastica sta crescendo lentamente, così come l’uso di plastica riciclata;
– lo sviluppo di un’economia circolare è fondamentale per rendere la plastica più sostenibile ed è un obiettivo centrale dell’UE nella sua Strategia sulla plastica, nella recente legislazione relativa alla plastica e fa parte dei negoziati del Trattato delle Nazioni Unite per porre fine all’inquinamento da plastica .

Foto di copertina: © Cesare Barillà, ZeroWaste PIX / EEA

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