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Inquinamento zero in Europa: le misure in Signals 2020 dell’AEA

Una panoramica dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e le misure verso un inquinamento zero è il contenuto dell’annuale pubblicazione Signals dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) che spiega complesse questioni ambientali per un pubblico di non esperti.

Cos’è l’inquinamento? Da dove viene? In che modo l’inquinamento influisce sull’ambiente e come influisce sulla salute delle persone? Come può l’Europa muoversi verso lo zero inquinamento, in linea con l’ambizione del Green Deal europeo? 

Per rispondere a queste domande l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha pubblicato oggi (15 ottobre 2020) il Rapporto “Towards zero pollution in Europe”, della serie Signals l’annuale pubblicazione che mira a spiegare le complesse questioni ambientali per un pubblico di non esperti.

Il Rapporto presenta una panoramica dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, nonché altri punti di vista sull’argomento, sulla base di informazioni e dati precedentemente pubblicati dall’Agenzia.

Di recente, l’AEA ha pubblicato il RapportoHealthy environment, healthy lives: how the environment influences health and well-being in Europe”  da cui si evince che l’inquinamento atmosferico rimane la principale minaccia ambientale europea per la salute, con oltre 400.000 morti premature ogni anno. L’inquinamento acustico è al secondo posto, contribuendo a 12.000 morti premature, seguito dagli impatti dei cambiamenti climatici, in particolare dalle ondate di calore.

Signals 2020 esamina i diversi tipi di inquinamento e le loro fonti, presentando le misure per migliorare la qualità dell’aria, che migliorerebbero la salute delle persone, le principali pressioni sui corpi d’acqua dolce e sui mari europei e mostrando come l’inquinamento del suolo sia ancora un problema diffuso e in crescita.

Il Rapporto fa anche una panoramica delle tendenze dell’inquinamento industriale e del modo in cui le sostanze chimiche sintetiche e il rumore ambientale influiscono sulla salute dei cittadini europei. 

Un’intervista a Francesca Racioppi, responsabile del Centro europeo per l’ambiente e la salute (ECEH) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), approfondisce gli effetti sulla salute dei diversi tipi di inquinamento, mentre il Professor Geert Van Calster, dell’Università di Leuven, discute dei vantaggi e delle carenze del principio “chi inquina paga“.

L’Agenzia ricorda che all’inizio di ottobre la Commissione UE ha lanciato la tabella di marcia per un Piano d’azione “Verso un’ambizione a inquinamento zero per aria, acqua e suolo – costruire un Pianeta più sano per persone più sane“, pilastro del Green Deal europeo, che delinea i piani dell’UE per raggiungere l’inquinamento zero attraverso il miglioramento di prevenzione, ripristino ambientale, monitoraggio e comunicazione.

La tabella di marcia è aperta ai contributi e alle osservazioni dei cittadini fino al 29 ottobre 2020. Il feedback sarà preso in considerazione per l’ulteriore sviluppo e messa a punto dell’iniziativa.

Mai più … è una frase che il genere umano ha dovuto ripetersi troppo spesso – ha affermato il Direttore esecutivo dell’AEA,  Hans Bruyninckx –  Tuttavia, questa convinzione di non ripetere gli errori del passato e di non permettere che le stesse tragedie si svolgano ha portato anche a movimenti e istituzioni, compresa l’Unione europea, che hanno protetto le persone e reso più forti le nostre società. Il pacchetto di recupero ‘Next Generation EU’ mira a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus. Il pacchetto riguarda le prossime generazioni, il nostro futuro e il reinventare la nostra economia e società in un modo che rispetti i limiti del nostro pianeta e assicuri il benessere a lungo termine delle persone. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, la valutazione fondamentale dell’AEA ‘L’ambiente in Europa- Stato e prospettive per il 2020’ [SOER 2020ha mostrato chiaramente che l’Europa deve ora affrontare sfide ambientali di portata e urgenza senza precedenti. Dobbiamo intraprendere azioni urgenti nei prossimi 10 anni per proteggere l’ambiente, il clima e le persone”.

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