Inquinamenti e bonifiche

Inquinamento zero: target raggiungibili ma serve azione più incisiva

La Commissione UE ha pubblicato il suo primo Rapporto sul monitoraggio e le prospettive del Piano di azione inquinamento zero che mostra come le politiche adottate abbiano contribuito a ridurre l’inquinamento atmosferico e l’inquinamento da pesticidi, ma i livelli di inquinamento sono ancora troppo alti., n altri settori, come il rumore nocivo, l’inquinamento da fertilizzanti o la produzione di rifiuti urbani, i progressi sono in una fase di stallo, e sussistono differenze significative tra i Paesi del nord e del sud Europa.

In vista della Conferenza delle parti interessate sull’inquinamento zero  che si terrà a Bruxelles il 14 dicembre 2022, la Commissione UE ha pubblicato l’8 dicembre 2022 il Rapporto sul monitoraggio e le prospettive dell’inquinamento zero e il 3°Rapporto Clean Air Outlook

.Nell’ambito del Piano d’azione contro l’inquinamento zero, la Commissione ha lanciato 9 iniziative faro e 33 azioni dedicate per prevenire e ridurre l’inquinamento, e  recentemente ha adottato un pacchetto con la nuova Direttiva per la qualità dell’aria e le nuove Direttive per la protezione delle acque.

Per eliminare l’inquinamento dannoso dobbiamo intensificare l’azione oggi – ha dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente della Commissione UE responsabile del Green Deal europeo – Paghiamo già l’inquinamento, con le tasse, la nostra salute e le vite umane. Più a lungo aspettiamo per ridurre l’inquinamento, maggiori saranno i costi per la società. Il nostro primo rapporto sul monitoraggio dell’inquinamento zero mostra che i vantaggi di aria pulita, acqua e suolo sano sono di gran lunga superiori all’investimento”.

Il Rapporto “First ‘zero pollution’ monitoring and outlook” è fondamentale per monitorare i progressi verso l’ambizione di inquinamento zero ed è stato utilizzato per valutare i progressi attraverso:
– il monitoraggio, per valutare i progressi verso gli obiettivi di inquinamento zero, misurando la “distanza dall’obiettivo” ed evidenziando i successi nel conseguirlo, nonché i rischi di un insuccesso;
– le prospettive, per valutare la probabilità di raggiungere gli obiettivi del 2030 e la visione a lungo termine del 2050, identificando le potenziali sfide, sulla base di valutazioni di scenari futuri che tengano conto delle attuali politiche e proposte.

Ne emerge che le politiche dell’UE hanno contribuito a ridurre l’inquinamento atmosferico e l’inquinamento da pesticidi, ma i livelli di inquinamento sono ancora troppo alti. In altri settori, come il rumore nocivo, l’inquinamento da fertilizzanti o la produzione di rifiuti urbani, i progressi sono in una fase di stallo.

I risultati mostrano che nel complesso è necessaria un’azione molto più incisiva se l’UE vuole raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento entro il 2030, con l’adozione di nuove leggi antinquinamento e una migliore attuazione di quelle esistenti.

Peraltro, gli elevati tassi complessivi di conformità alle normative dell’UE sull’inquinamento delle acque potabili e di balneazione (rispettivamente >99% e >93%) sono incoraggianti. Secondo la Commissione UE, è ancora possibile raggiungere la maggior parte degli obiettivi fissati al 2030, se vengono compiuti ulteriori sforzi.

Tuttavia, gli attuali livelli di inquinamento sono ancora troppo elevatioltre il 10% dei decessi prematuri nell’UE ogni anno è ancora correlato all’inquinamento ambientale, con differenze significative tra gli Stati membri, con livelli di mortalità prematura intorno al 5-6% nel nord e al 12-14% nel sud e nell’est dell’Europa.

Al contempo, l’inquinamento è anche una delle cinque principali minacce alla biodiversità.

Le relazioni mostrano che l’ambizione dell’UE in materia di inquinamento zero è realistica e possibile, ma solo se acceleriamo l’adozione delle proposte legislative e acceleriamo l’attuazione delle vigenti leggi dell’UE sull’inquinamento – ha affermato Virginijus Sinkevičius, Commissario UE per l’Ambiente, gli Oceani e la PescaSpero inoltre che le relazioni contribuiscano a convincere i nostri partner globali a concordare obiettivi altrettanto ambiziosi nel contesto dei negoziati in corso della COP15 sulla biodiversità”.

Il Rapporto si è basato sulla:
relazione di monitoraggio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA);
relazione di prospettiva del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE, che include il 3° Clean Air Outlook.

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