Energia Fonti rinnovabili

Incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche per il 2016

Incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche per il 2016

È stato pubblicato, dopo un ritardo di circa 2 anni, l’atteso Decreto per l’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non fotovoltaiche, che prevede una riduzione degli incentivi rispetto a quelli del precedente regime previsto dal DM 6 luglio 2016.

Dopo un lungo e tribolato iter, il Decreto “Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico è finalmente operativo dal 30 giugno 2016, giorno successivo alla pubblicazione sulla G.U.n. 150 del 29 giugno 2016 del DM 23 giugno 2016.
Annunciato nel maggio 2015 dall’allora Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e subito criticato per aver ridotto gli incentivi e fatto “regali” agli inceneritori, il Decreto aveva ricevuto nel novembre scorso il parere favorevole della Conferenza Unificata Stato-Regioni, con la “raccomandazione ai Ministeri di introdurre una norma che cerchi di dare soluzione ai contenziosi aperti, segnalando alcune rettifiche testuali e/o refusi, nonché alcune proposte di emendamento”, ma non era entrato in vigore in attesa della valutazione della Commissione UE sulla compatibilità con le Linee guida europee del 2014 in materia di aiuti di Stato per la protezione ambientale e l’energia 2014-2020.In base a tali norme gli Stati membri possono erogare aiuti di Stato per le energie rinnovabili a condizione che l’Europa sia in grado di conseguire i propri ambiziosi obiettivi in materia di clima e di energia al minor costo possibile per i contribuenti e senza indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Il via libera è arrivata dalla Commissione UE in aprile, previo il recepimento che alle aste possano partecipare anche gli impianti ubicati in altri Stati confinanti con l’Italia coi i quali l’UE abbia stipulato un accordo di libero scambio che esportano fisicamente la loro produzione nel nostro Paese.

Tuttavia, si è dovuto attendere l’insediamento del nuovo Ministro Carlo Calenda affinché sul Decreto che disciplina l’accesso agli incentivi solo per il 2016, eppure tanto atteso dagli operatori del settore, venisse apposta finalmente la firma.
Il DM mette a disposizione, a regime, 435 milioni di euro all’anno a favore di impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di interventi di potenziamento o di rifacimento ed entrati in esercizio dal 1° gennaio 2013 che verranno selezionati nel 2016. Il periodo di incentivazione avrà durata di 20 anni (25 per il solare termodinamico) e nel complesso verranno investiti nelle energie verdi circa 9 miliardi di euro. I nuovi incentivi verranno comunque erogati nel rispetto del tetto complessivo di 5,8 miliardi di euro annui.
Il Decreto garantisce incentivi specifici per ciascuna fonte. In particolare, alle tecnologie “mature” più efficienti (come l’eolico) viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili. La restante parte è equamente distribuita tra le tecnologie ad alto potenziale, con forti prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri (come il solare termodinamico), e alle fonti biologiche il cui utilizzo è connesso alle potenzialità dell’economia circolare.

Per richiedere gli incentivi sono previste 3 differenti modalità, a seconda della tipologia di fonte e della potenza dell’impianto:
1) accesso diretto;
2) iscrizione al Registro o al Registro per interventi di rifacimento;
3) partecipazione a Procedure d’Asta al ribasso sulla tariffa incentivante.

Per l’accesso diretto degli impianti  di minor potenza, entrati in esercizio tra il 31 maggio 2016 e il 29 giugno 2016, si può presentare richiesta fino al 31 dicembre 2017 o, in ogni caso, entro 30 giorni dalla data dell’eventuale raggiungimento del tetto di 5,8 miliardi di euro annui, attualmente a quota 5,553 miliardi di euro (contatore GSE), per via telematica attraverso il Portale FER-Ea condizione che abbiano presentato o presentino domanda di accesso agli incentivi entro 30 giorni dalla data di entrata in esercizio. Fino al 29 luglio 2016nel selezionare una “Nuova richiesta”, sarà necessario specificare il Decreto ai sensi del quale si intende presentare domanda.
Per poter accedere al Portale FER-E sarà necessario prima registrarsi nella sezione Area Clienti e, solo dopo, sottoscrivere l’applicativo FER-E. I dati anagrafici richiesti comprendono anche il codice fiscale e/o la partita IVA necessari ai fini dell’individuazione del corretto regime fiscale al quale assoggettare gli incentivi.
Il Decreto prevede che entro il 15 luglio 2016 il GSE pubblichi le procedure applicative, mentre entro il 20 agosto 2016 è la scadenza del bando di iscrizione al Registro per gli impianti di media potenza (al di sotto di 5MW) e di quello per le Procedure d’asta riservato agli impianti più grandi (sopra i 5MW). Per l’iscrizione al registro si potranno presentare le domande entro fine ottobre 2016 e entro fine novembre 2016 per la partecipazione alle aste competitive (incentivo a base d’asta con rilanci al ribasso).
In generale, gli incentivi sono ridotti rispetto a quelli del DM 6 luglio 2016, mentre gli impianti entrati in graduatoria con il precedente regime, ma non entrati in esercizio nei tempi previsti vengono “ripescati,” godendo dei nuovi incentivi decurtati del 6%.

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