Mettere in atto piani di efficienza energetica, promuovere la riqualificazione degli edifici in vista della scadenza prevista dalla Direttiva NZEB, incrementare l’efficienza energetica dei processi industriali, di prodotti e servizi, sviluppare progetti per l’energia sostenibile che attraggano gli investitori: sono queste le aree su cui dovranno essere presentati i progetti a cui andranno i 194 milioni di euro di finanziamenti, per il biennio 2016-2017, del nuovo bando della Commissione UE.
Mentre dopo 2 anni dall’entrata in vigore del D. lgs. n. 102/2014 siamo ancora in attesa dei decreti attuativi per il Fondo nazionale per l’efficienza energetica previsto dall’art. 15, pregiudicando gli interventi di riqualificazione da effettuarsi su almeno il 3% della superficie coperta degli immobili delle Pubbliche Amministrazioni, la Commissione UE ha lanciato un Bando nell’ambito del Programma “Horizon 2020” – Pilastro “Sfide della Società” – tema “Energia sicura, pulita ed efficiente”, per progetti di efficienza energetica per un totale di 194 milioni di euro (93 milioni per il 2016 e 101 milioni per il 2017), con lo scopo di sostenere la rapida transizione verso un sistema energetico più sicuro, pulito e efficiente.
Il Bando ha l’obiettivo di fornire un supporto all’innovazione attraverso il finanziamento di:
– Ricerche e progetti che riguardino tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica;
– Misure che vadano a rimuovere le barriere governative.
I progetti di efficienza energetica idonei a partecipare al Bando, in particolare, devono rientrare in una delle seguenti aree.
– Consumatori e autorità pubbliche: i progetti dovranno concentrarsi sulla sensibilizzazione dei cittadini all’utilizzo razionale dell’energia, motivando il cambiamento dei loro comportamenti nel modo di consumarla; le amministrazioni pubbliche dovranno sviluppare, finanziare e mettere in atto efficaci piani energetici e misure di efficienza energetica.
– Riqualificazione degli edifici ed edifici a energia quasi zero (NZEB): i progetti dovranno concentrarsi sulla riduzione dei costi per gli interventi di riqualificazione energetica e il superamento delle barriere di mercato, aumentando al contempo il numero di professionisti qualificati (designer, architetti, ingegneri, amministratori di condominio, tecnici, operai compresi gli apprendisti, e altri professionisti dell’edilizia). Ai sensi dell’articolo 9 della Direttiva 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell’edilizia (EPBD), gli Stati membri garantiscono che entro la fine del 2020 (2018 per gli edifici pubblici), tutti i nuovi edifici debbano essere a energia quasi zero (NZEB).
– Implementazione della legislazione europea sull’efficienza energetica dei prodotti: i progetti devono prevedere misure innovative per l’implementazione e il monitoraggio della politica europea sui prodotti connessi al consumo di energia, secondo quanto stabilito dalla Direttiva 2005/32/CE (Eco-design Directive for Energy-using Products – EuP)
– Incrementare l’efficienza energetica nell’industria e nei servizi: i progetti dovranno prevedere l’aumento dell’efficienza energetica dei processi produttivi. I progetti presentati dovranno anche prevedere misure innovative per superare le barriere di mercato.
– Sviluppare progetti per l’energia sostenibile: i progetti devono sviluppare strumenti innovativi che determinino una maggior fiducia da parte degli investitori e lo sviluppo del mercato dell’efficienza energetica.
Per tutte le categorie sopra richiamate la scadenza è fissata al 15 settembre 2016, mentre si ricorda che per riscaldamento e raffrescamento, pur facente parte dello schema informativo di cui sopra, il bando è stato chiuso il 21 gennaio 2016.