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Giornata Mondiale del Suolo 2021: fermare la salinizzazione

La celebrazione il 5 dicembre della Giornata Mondiale del Suolo quest’anno ha come Campagna “Fermare la salinizzazione del suolo, aumentarne la produttività”, con cui si vuole sottolineare l’importanza di mantenere sani gli ecosistemi per il benessere umano e di affrontare le crescenti sfide della gestione sostenibile del suolo, combattendone la salinizzazione e incoraggiando le società a migliorarne la salute. Gli eventi, tra cui “Dalla terra alla Terra” del CIC, anticipati al 3 dicembre.

Istituita nel 2002 dall’Unione Internazionale di Scienze del Suolo (IUSS) e sollecitata dalla Conferenza dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) nel giugno 2013, la data del 5 dicembre è stata dichiarata dalla 68ma Sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tenutasi a New York il 20 dicembre 2013, “Giornata Mondiale del Suolo” (World Soil Day).

Quest’anno il tema del World Soil Day “Fermare la salinizzazione del suolo, aumentarne la produttività”  mira ad aumentare la consapevolezza dell’importanza di mantenere sani gli ecosistemi per il benessere umano, affrontare le crescenti sfide della gestione sostenibile del suolo,  combattendone la salinizzazione e incoraggiando le società a migliorarne la salute.

I sali sono presenti naturalmente nel suolo e nell’acqua e vi si muovono liberamente. I suoli naturalmente salini possono supportare ecosistemi ricchi, ma processi naturali come la siccità e le attività umane, in particolare una inadeguata irrigazione, possono aumentare il numero di sali presenti nei suoli, processo chiamato salinizzazione. 

La salinizzazione e la sodificazione del suolo sono i principali processi di degrado che minacciano l’ecosistema e sono riconosciuti tra i problemi più importanti a livello globale per la produzione agricola, la sicurezza alimentare e la sostenibilità nelle regioni aride e semiaride. I suoli che ne sono afflitti hanno ridotte funzioni, come la diminuzione della produttività agricola, della qualità dell’acqua, della biodiversità e dell’erosione del suolo. Inoltre, i suoli con alte concentrazioni di sale hanno una ridotta capacità di agire come tampone e filtrare gli inquinanti e di assorbire la disponibilità di micronutrienti, aumentando al contempo la concentrazione di tossici per le piante (qui la Mappa globale dei suoli colpiti da salinizzazione realizzata dalla FAO).

Il suolo non è una risorsa illimitata, si forma molto lentamente e può rapidamente deteriorarsi. Va quindi studiato, gestito e protetto da usi non sostenibili e dalle principali minacce da cui è interessato, dal consumo ai cambiamenti climatici.

Il suolo contiene almeno un quarto della biodiversità globale, e quindi richiede la stessa attenzione che viene riservata alla biodiversità della superficie: fino al 90% degli organismi viventi trascorre parte del proprio ciclo di vita nel suolo, ma conosciamo solo l’1% di questo universo nascosto.

Il suolo è una risorsa essenziale e una parte vitale dell’ambiente naturale da cui viene prodotta la maggior parte del cibo globale, svolge un ruolo chiave nella fornitura di acqua potabile e nella resilienza alle inondazioni e alla siccità, è il più grande serbatoio di carbonio terrestre, contribuendo alle azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, e serve anche come una piattaforma e fonte per le costruzioni e le materie prime.

Ma i suoli sono sotto pressione a causa dell’aumento della popolazione, delle richieste più elevate di cibo e, soprattutto, dell’inquinamento. Circa il 33% dei nostri suoli globali è già degradato, eppure rischiamo di perderne di più a causa di questo pericolo che si nasconde sotto i nostri piedi.

Con una popolazione in crescita che dovrebbe raggiungere i 9 miliardi di individui al 2050, l’inquinamento del suolo è un problema mondiale che degrada i nostri terreni, avvelena il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo. Nell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile, gli Obiettivi 2 (Sconfiggere la fame), (Salute e benessere), 12 (Consumo e produzione responsabili) e 15 (Vita sulla terra) raccomandano di arrestare il degrado del suolo in relazione alla sicurezza alimentare.

Nell’UE il 70 % dei suoli  non è in buone condizioni, e la Commissione europea ha adottato il 17 novembre 2021 una nuova Strategia per il suolo dal titolo “Raccogliere i benefici di suoli sani per le persone, il cibo, la natura e il clima”, che individua un quadro di misure concrete, sia vincolanti che volontarie, con l’obiettivo di:
 – aumentare il carbonio nei terreni agricoli;
combattere la desertificazione;
ripristinare i terreni degradati;
garantire che entro il 2050 tutti gli ecosistemi terrestri siano in buone condizioni.

L’ultimo Rapporto di ISPRA-SNPA che fornisce ogni anno i dati sul consumo di suolo in Italia (fino a diecimila ettari di suolo agricolo sono stati sostituiti dal cemento ogni anno), ha rilevato che anche nel 2020 pur con l’emergenza della pandemia il fenomeno è proseguito inarrestabile con la perdita di 2 mq di suolo al secondo, che se proseguisse con lo stesso ritmo i danni per mancati servizi ecosistemici raggiungerebbero tra il 2012 e il 2030 un costo complessivo compreso tra gli 81 e i 99 miliardi di euro, in pratica la metà del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

In occasione delle celebrazione della Giornata Mondiale del Suolo, tra le varie iniziative che si svolgono in Italia, si segnala la V edizione “Dalla terra alla Terra. Il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita”, evento promosso dal CIC (Consorzio Italiano Compostatori) con il patrocinio di ECN (European Compost Network), , FRA’ SOLE (il progetto di sostenibilità del Complesso Monumentale del Sacro Convento di Assisi), SOS SOIL (la piattaforma internazionale per il mantenimento della Sostanza Organica nel Suolo, Progetto SIRCLES (l’iniziativa finanziata dall’Unione Europea attraverso il programma Eni Cbc Med 2014-2020 per creare nuovi posti di lavoro a favore dell’inclusività professionale nel settore dei rifiuti organici).
L’evento, anche quest’anno in digitale sarà trasmesso il 3 dicembre dalle ore 15.00 in diretta streaming  sui canali Facebook e Youtube di Ricicla TV e sulla pagina Facebook del CIC, e potrà essere seguito anche su Twitter tramite l’hashtag #DallaterraAllaTerra e il profilo ufficiale del CIC @ConsorzioCIC

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