In occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali (13 ottobre) è stato presentato il progetto GeoSciences IR, finanziato dal MUR nell’ambito del PNRR, che vede coinvolti 3 Enti di ricerca e 13 Università, coordinati da ISPRA, il cui obiettivo è la messa a disposizione dei servizi geologici regionali e non solo, dati, servizi e strumenti necessari per lo svolgimento delle funzioni di monitoraggio e controllo nei diversi ambiti delle scienze della Terra.
– Quali sono i rischi dovuti ad eventi geologici come frane, terremoti, eruzioni vulcaniche, siamo esposti nel territorio in cui viviamo?
– Quali risorse del sottosuolo possono essere utilizzate per rispondere al fabbisogno sempre più urgente di energia e di materie prime critiche?
– Quale contribuito forniscono le scienze geologiche alla transizione ecologica e agli obiettivi fissati dal Green Deal Europeo?
A queste e ad altre domande potrà rispondere GeoSciences IR, la nuova infrastruttura di ricerca per la Rete Italiana dei Servizi Geologici (RISG), che metterà a disposizione dei servizi geologici regionali e non solo, dati, servizi e strumenti necessari per lo svolgimento delle funzioni di monitoraggio e controllo nei diversi ambiti delle scienze della Terra.
Il progetto GeoSciences IR, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4. Istruzione e Ricerca – Componente 2. Dalla ricerca all’impresa per un importo complessivo di oltre 16 milioni di euro, è stato ufficialmente presentato il 13 ottobre 2022 in occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali (IDDRR )istituita dall’ONU nel 1989, con l’obiettivo di porre l’accento sull’importanza di contenere i rischi dovuti proprio alle catastrofi naturali e sensibilizzare la popolazione sugli effetti dei fenomeni estremi, sempre più diffusi in tutto il mondo. Il cui focus quest’anno è: “Aumentare sostanzialmente la disponibilità e l’accesso a sistemi di allerta precoce multi-rischio e informazioni e valutazioni sui rischi di catastrofi per le persone entro il 2030”.
Sono 16 i partner coinvolti nel progetto GeoSciences IR:
– 13 Università (Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi Milano Bicocca, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Palermo, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Salerno, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi della Tuscia);- 3 Enti di Ricerca: Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) che coordina il progetto, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale (OGS), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
GeoSciences IR (qui il video di presentazione)si concentrerà su 12 temi prioritari: attività estrattive, difesa del suolo, uso e consumo di suolo, sinkholes, fenomeni franosi, tettonica attiva, patrimonio geologico, geologia marina, Copernicus e servizi di geologia operativa, modellazione geologica 3D, cartografia geologica e geotematica, banche dati, metadati e servizi.
I lavori, avviati il 1° ottobre 2022, avranno una durata di 30 mesi al termine dei quali l’infrastruttura diventerà operativa.