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Gli Europei chiedono maggiori informazioni sulla biodiversità

Gli Europei chiedono maggiori informazioni sulla biodiversità

Secondo una nuova indagine, quasi nove europei su dieci ritengono che la perdita di biodiversità – il declino e la possibile estinzione di specie animali e floreali, la perdita degli habitat naturali e degli ecosistemi in Europa – sia un grave problema. Gli Italiani risultano tra i cittadini europei più preoccupati e quelli che chiedono in merito maggiori informazioni.

La perdita di biodiversità è una sfida enorme per l’ambiente globale, con alcune specie che si stanno depauperando ad una velocità da 100 a 1.000 volte più del normale. Più di un terzo delle specie sono considerate a rischio di estinzione e si stima che il 60% dei servizi ecosistemici del pianeta si siano degradati negli ultimi 50 anni. Sono le attività umane responsabili di queste perdite, attraverso il cambiamento d’uso dei suoli, lo sfruttamento eccessivo, le pratiche non sostenibili, l’inquinamento e l’introduzione di specie invasive, che portano alla distruzione, alla frammentazione e al degrado degli habitat, minacciando la fauna e la flora che vi vivono. Né può essere trascurato il ruolo minaccioso che stanno svolgendo i cambiamenti climatici.
Per fare il punto sul grado di consapevolezza dell’importanza della biodiversità dei cittadini europei, è stato svolto un sondaggio nel mese di giugno 2013 (uno precedente era stato condotto nel febbraio del 2010 e pubblicato nel marzo dello stesso anno) da Eurobarometer che ha intervistato nella loro lingua madre 25.537 cittadini dei 27 Paesi membri dell’Unione europea (la Croazia è entrata dal 1° luglio 2013), di diversi background sociali e culturali, i cui risultati sono stati pubblicati dalla Commissione UE: “Attitudes towards biodiversity”.

Secondo i risultati diffusi, gli europei sono favorevoli alla protezione della biodiversità per una serie di motivi, tra cui spiccano:
– perché il benessere e la qualità della vita dipendono dalla conservazione della natura (il 93% degli intervistati si è dichiarato “d’accordo” e il 62 “molto d’accordo”);
– perché è indispensabile per la produzione di beni come cibo, carburante e medicine (l’87% degli intervistati);
– perché con la perdita di biodiversità l’Europa diventerà economicamente più povera (il 75% degli intervistati).

È bello vedere che l’opinione pubblica è sempre più consapevole di quanto sia importante la biodiversità – ha dichiarato il Commissario UE per l’Ambiente Janez Potočnik – Spero che i leader politici trasferiscano queste preoccupazioni in azioni concrete per mettere in pratica ciò che abbiamo concordato nella Strategia dell’UE per la Biodiversità”.

Il 27% dei cittadini europei intervistati dichiara di fare già sforzi personali per proteggere la biodiversità e il 78% afferma di acquistare prodotti rispettosi dell’ambiente, prodotti da aziende locali o biologiche e ritiene che questo contribuisca a limitare la perdita di biodiversità.
Inoltre, la maggioranza degli europei (65%) è assolutamente d’accordo che l’Unione europea dovrebbe aumentare le aree dove la natura sia protetta in Europa.
Quantunque gran parte degli sforzi dell’UE per proteggere la biodiversità si basa su Natura 2000, una vasta rete di aree protette che copre ormai quasi il 18% del territorio europeo, l’indagine ha mostrato che circa i tre quarti degli intervistati (73%), non ne ha mai sentito parlare, anche se c’è una tendenza al rialzo nella consapevolezza di questa rete.
Infine, più di sette intervistati (72%) su dieci sono d’accordo nell’indicare che l’Unione europea dovrebbe informare meglio i cittadini circa l’importanza della biodiversità.

Dalla scheda relativa all’Italia, emerge che i 1.000 connazionali intervistati si sono dichiarati molto sensibili alla salvaguardia della biodiversità con percentuali superiori alla media degli europei, soprattutto (+6%) per quanto riguarda il rischio di vedere l’Europa più povera con la sua perdita, tanto che il 75% (65% la media europea) si è detto molto d’accordo con la necessità che l’UE ampli le aree naturali protette.
Poi, però, in merito alla conoscenza della Rete Natura 2000, ben il 92% degli italiani dichiara di non averne sentito parlare, contro il 73% degli europei, per cui non fa meraviglia che i nostri connazionali siano tra coloro in Europa che richiedono all’UE di informare meglio i cittadini sull’importanza della biodiversità (l’83% contro il 72% in Europa).

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