Un nuovo studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori di varie istituzioni, tra cui il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), dimostra che un mix di misure politiche, che comprenda sia soluzioni tecnologiche sia cambiamenti comportamentali, può ridurre significativamente le emissioni di gas serra (GHG) derivanti dall’uso di energia negli edifici e nei trasporti.
La combinazione di elettrificazione, migliore efficienza energetica e uso più intelligente dell’energia può ridurre significativamente le emissioni di gas serra negli edifici e nei trasporti, due settori che insieme rappresentano il 58% del consumo energetico e il 26% delle emissioni globali.
È quanto emerge dallo Studio “Demand-side strategies enable rapid and deep cuts in buildings and transport emissions to 2050”, pubblicato il 5 febbraio 2025 su Nature Energy e condotto da un gruppo internazionale di ricercatori affiliati a vari istituti di ricerca, tra cui il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), che delinea un mix di misure politiche promettenti che potrebbero aiutare a ridurre significativamente le emissioni di gas serra (GHG) derivanti dall’uso di energia negli edifici e nei trasporti, rispetto da uno scenario basato sulle politiche attuali.
Concentrandosi sul modo in cui riscaldiamo gli edifici e ci spostiamo, la ricerca fornisce una tabella di marcia pratica per affrontare i cambiamenti climatici, dimostrando che è possibile ottenere importanti riduzioni delle emissioni attraverso tre strategie chiave: l’elettrificazione, che comprende l’uso di veicoli elettrici e pompe di calore; il miglioramento dell’efficienza energetica attraverso azioni come un migliore isolamento e sistemi di condizionamento dell’aria più efficienti; la modifica del modo in cui utilizziamo l’energia, ad esempio riducendo le dimensioni delle abitazioni o regolando le impostazioni dei termostati.
Risultati principali: una tabella di marcia per trasformare l’uso dell’energia entro il 2050
– L’elettrificazione (ad esempio, il passaggio a veicoli elettrici, pompe di calore) da sola potrebbe ridurre le emissioni dirette del 45-77% negli edifici e del 22-86% nei trasporti entro il 2050.
– La combinazione di elettrificazione, miglioramenti dell’efficienza e cambiamenti comportamentali potrebbe ridurre ulteriormente le emissioni entro il 2050 del 51-85% per gli edifici e del 37-91% per i trasporti entro il 2050.
– Un approccio multi-strategico ridurrebbe la domanda complessiva di elettricità dell’8-33% all’anno, rendendo la transizione più efficace dal punto di vista dei costi e riducendo la pressione sulle reti elettriche.
– I risultati sono in linea con gli obiettivi climatici globali, dimostrando che l’integrazione di queste strategie può contribuire in modo significativo a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C entro il 2050.
“Questi risultati dimostrano che la transizione verso l’energia pulita negli edifici e nei trasporti può essere più gestibile di quanto si pensasse – spiega Johannes Emmerling, Senior Scientist al CMCC e co-autore dello Studio – Combinando l’elettrificazione con una maggiore efficienza e un uso più intelligente dell’energia, possiamo ottenere riduzioni drastiche delle emissioni e allo stesso tempo ridurre la pressione sui sistemi elettrici, con conseguenti costi inferiori e minori criticità infrastrutturali nell’affrontare i cambiamenti climatici”.
Inoltre, la ricerca suggerisce che queste strategie chiave possono essere attuate utilizzando tecnologie esistenti, come i veicoli elettrici e i materiali da costruzione ad alta efficienza energetica, senza dover aspettare le innovazioni future.
Perché è importante: una questione scientifica e politica
A differenza di studi precedenti che hanno esaminato singole misure in modo isolato, questa ricerca adotta un approccio globale, utilizzando più modelli di valutazione integrata (IAM), specificamente progettati per catturare le interazioni tra il sistema energetico, l’economia e l’ambiente, che hanno prodotto risultati più solidi e affidabili rispetto a precedenti studi su un unico modello. Inoltre, per perfezionare gli scenari, gli autori hanno raccolto anche il contributo di decisori politici ed esperti nei settori della domanda.
“Il nostro studio mette in evidenza l’importanza della domanda nel processo della decarbonizzazione, un aspetto spesso trascurato – afferma Alice Di Bella, Dottoranda e ricercatrice affiliata al CMCC e co-autrice dello Studio – Confrontando i risultati di più modelli, forniamo prove solide che l’elettrificazione, l’efficienza e i cambiamenti comportamentali sono soluzioni fattibili ed efficaci per la mitigazione del clima”.
Per la ricerca sono stati utilizzati 7 modelli di valutazione integrata globale, tra cui il modello WITCH sviluppato dal CMCC, per valutare le riduzioni delle emissioni in diverse regioni e scenari.
Prossimi passi: trasformare la ricerca in azione
Lo studio fornisce suggerimenti fondamentali per i responsabili politici, evidenziando che affidarsi esclusivamente all’elettrificazione potrebbe creare pressioni inutili sui sistemi elettrici. Invece, un mix equilibrato di maggiore efficienza, cambiamenti comportamentali ed elettrificazione offre il percorso più efficace ed economicamente sostenibile verso la decarbonizzazione.
“Il nostro lavoro evidenzia che gli strumenti per ridurre le emissioni sono già nelle nostre mani – aggiunge Emmerling – La difficoltà principale non riguarda la tecnologia, ma la politica e l’attuazione strategica. Combinando queste strategie in modo intelligente, possiamo ottenere riduzioni significative delle emissioni rendendo la transizione più accessibile, riducendo la pressione sulle reti elettriche e garantendo un futuro più sostenibile”.
Foto di copertina: Femke Ongena su Unsplash