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Emergenza sanitaria globale: crisi clima e natura come Covid  

In vista dell’Assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) prevista per il prossimo anno, un editoriale comparso sulle principali riviste medico-scientifiche di tutto il mondo chiede che venga proclamata l’emergenza sanitaria globale per la crisi indivisibile ed unica del cambiamento climatico e della perdita di natura, aprendo contestualmente ad una petizione online.

Su circa 300 principali riviste medico-scientifiche del mondo (qui l’elenco), il 25 ottobre 2023 è comparso un editoriale firmato dai Capi redattori dal titolo “Time to Treat the Climate and Nature Crisis as One Indivisible Global Health Emergency” per chiedere alle Nazioni Unite, ai leader politici e agli operatori sanitari di riconoscere che il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità sono un’unica crisi indivisibile da affrontare contemporaneamente per preservare la salute ed evitare la catastrofe. Questa crisi ambientale complessiva è ormai così grave da costituire un’emergenza sanitaria globale.

L’editoriale sottolinea, infatti, che il cambiamento climatico e la distruzione della natura non sono solo problemi ambientali, ma anche gravi minacce per la salute umana. L’aumento delle temperature, gli eventi meteorologici estremi e la diffusione di malattie infettive sono tutte conseguenze del cambiamento climatico. Allo stesso modo, la perdita di biodiversità sconvolge gli ecosistemi e può portare alla comparsa di nuove malattie.

C’è la necessità di collaborazione tra governi, scienziati e comunità per sviluppare strategie globali che affrontino sia il cambiamento climatico che la perdita di biodiversità, che richiede un’azione urgente per ridurre le emissioni di gas serra, proteggere e ripristinare gli habitat naturali e promuovere pratiche sostenibili.

L’editoriale sostiene, tra l’altro, che la pandemia di COVID-19 ha evidenziato l’importanza di affrontare la crisi climatica e quella della natura. La pandemia ha dimostrato l’impatto devastante che un’emergenza sanitaria globale può avere sulle società e sulle economie. Trattando il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità come emergenze della stessa portata, si potranno prevenire crisi future.

Peraltro viene evidenziata la necessità di armonizzare i processi delle Conferenze delle Parti (COP) della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) che della Convenzione sulla Biodiversità (CBD), spingendo affinché fin da ora si inizi ad integrare i piani climatici nazionali con quelli in materia di biodiversità. 

La crisi climatica e la perdita di biodiversità danneggiano la salute umana e sono interconnesse – ha dichiarato il Capo redattore del British Medical Journal (BMJ) Kamran Abbasi, primo firmatario dell’editoriale – Ecco perché dobbiamo considerarli insieme e dichiarare un’emergenza sanitaria globale. Non ha senso che gli scienziati e i politici del clima e della natura considerino le crisi sanitarie e quelle naturali distinte e separate. Gli operatori sanitari godono di grande fiducia da parte del pubblico e hanno un ruolo centrale da svolgere nell’articolare questo importante messaggio e nel sostenere i politici a riconoscere e intraprendere azioni urgenti per affrontare l’emergenza sanitaria globale. Il messaggio che inviano tutte le numerose riviste che hanno pubblicato l’editoriale è inequivocabile”.

Come afferma l’editoriale, “Non possiamo permetterci di aspettare ancora. Il momento di agire è adesso“. A tal fine viene lanciata una Petizione per chiedere che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in vista dell’Assemblea generale prevista per il prossimo maggio dichiari l’emergenza sanitaria pubblica globale e adotti un’ambiziosa risoluzione sul cambiamento climatico e sulla salute.

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