Biodiversità e conservazione

Stato dell’ambiente in Italia: online il Rapporto 2023 di ISPRA

Il nuovo rapporto ISPRA offre all’ampio pubblico di cittadini, tecnici, ricercatori, osservatori e decisori politici un’analisi accurata dello stato dell’ambiente in Italia, riferita alle principali strategie economico-ambientali europee come il Green Deal e l’Ottavo Programma d’azione per l’ambiente (VIII PAA).

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha messo online il RapportoL’Italia e l’ambiente: Stato, Prospettive e Scenari”, che delinea in modo sintetico e chiaro il quadro delle condizioni di salute delle componenti ambientali e delle loro complesse interrelazioni, attraverso più di 300 indicatori della Banca dati degli indicatori ambientali, nell’ambito delle attività di raccolta, monitoraggio e controllo svolte dall’Istituto in cooperazione con le Agenzie per la protezione dell’ambiente regionali e delle province autonome (ARPA/APPA) nell’ambito del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).

Con il presente documento ISPRA vuole rispondere alle seguenti domande: Qual è la situazione dell’ambiente in Italia? e Si sta andando nella direzione ambientalmente auspicata? – scrive nella Presentazione la Direttrice generale dell’ISPRA, Maria Siclari – Disponiamo oggi di una mole di informazioni, serie storiche, indicatori e metriche, frutto di anni di raccolta ed elaborazione dati, idonea a rispondere a queste due domande. Questa pubblicazione rappresenta l’opportunità per valorizzare il corpus di dati ambientali di ISPRA e restituire, a un ampio pubblico di cittadini, tecnici, osservatori e decisori politici, un’interpretazione, basata su evidenze empiriche, dell’andamento rispetto agli obiettivi fissati”.

Alla lettura integrata delle condizioni ambientali del Paese si affianca la valutazione delle tendenze rispetto agli obiettivi nazionali e internazionali fissati, ovvero l’interpretazione dell’andamento dei fenomeni ambientali in atto, in base alle priorità previste dall’Ottavo Programma d’azione per l’ambiente (VIII PAA) e del Green Deal europeo. Pertanto le tematiche trattate sono: Cambiamenti climatici; Economia circolare; Verso l’inquinamento zero; Biodiversità e capitale naturale: le sfide ambientali più urgenti che necessitano di un potenziamento e un coordinamento degli sforzi per la loro risoluzione.

Attraverso l’analisi delle serie storiche dei principali indicatori della Banca dati degli indicatori ambientali, per ciascuno dei quali sono riportati: descrizione, finalità, grafico o mappa, copertura temporale e commenti che definiscono, ove possibile, lo stato e le tendenze.

Finalità non secondaria del documento è quella di semplificare la comunicazione di dati e tendenze a un pubblico non esperto, e monitorare l’efficacia delle politiche.  Per una migliore fruibilità da parte dei target di riferimento, il documento offre diversi livelli di lettura: testuale (esteso o in forma di highlight), grafico, simbolico.

“La rottura dell’equilibrio nella relazione uomo-ambiente innesca fenomeni che stanno già avendo profonde ripercussioni sulla salute dell’uomo stesso e della biosfera nel suo complesso – conclude Siclari – Solo una consapevolezza ambientale basata su dati e informazioni oggettive, affidabili e confrontabili, quindi condivise, consentirà all’Europa di raggiungere l’ambizioso traguardo del 2050. Insieme a questo volume intendo estendere non un augurio, ma una promessa: svolgere i compiti istituzionali con maggior vigore e responsabilità per rispondere tempestivamente alle sfide all’orizzonte e valorizzare una cultura ambientale di salvaguardia e tutela sempre più concreta, nel rispetto delle generazioni future e del diritto alla vita stessa”.

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