Green economy Sostenibilità

EII: le raccomandazioni per raggiungere la neutralità climatica al 2050

Le industrie ad alta intensità energetica (EII) europee hanno contribuito alla definizione delle Raccomandazioni formulate dal Gruppo di esperti di alto livello della Commissione UE per raggiungere l’obiettivo della Strategia a lungo termine per la neutralità climatica al 2050.

La Commissione UE ha pubblicato il 28 novembre 2019 il Rapporto Masterplan per una trasformazione competitiva delle industrie ad alta intensità energetica (EII) che consenta un’economia circolare a emissioni zero entro il 2050) che contiene le Raccomandazioni formulate da un gruppo di esperti, nell’ambito della Strategia a lungo termine “Un Pianeta pulito per tutti” adottata dalla Commissione UE nel novembre 2018, a cui hanno contribuito le organizzazioni dei settori coinvolti (Cefic, Eurofer, Cembureau, FuelsEurope, Cepi, Eurometaux, FertilizersEurope, EuLA, Glass for Europe, Ceramunie, EuroAlliages) e dei Sindacati dei lavoratori.

Nell’ottobre del 2015 la Commissione UE aveva istituito il Gruppo ad alto livello sulle industrie ad alta intensità energetica, composto da rappresentanti di 11 settori industriali, responsabili di oltre la metà del consumo energetico nell’UE, con il compito di fornire consulenza sulle politiche da intraprendere.

Le industrie ad alta intensità energetica come cemento, ceramica, prodotti chimici, metalli ferrosi e non ferrosi, fertilizzanti, vetro, calce, carta e raffinerie, sono oltre 30.000 imprese e sono alla base delle principali catene del valore dell’Europa in settori quali quello automobilistico, dei macchinari, delle costruzioni e delle tecnologie energetiche. Offrono oltre 2,6 milioni di posti di lavoro diretti nell’UE e milioni di posti di lavoro indiretti. Tuttavia, l’impatto ambientale di queste industrie rimane grande, anche se le emissioni sono state ridotte del 36% dal 1990 al 2015, contribuendo in modo determinante al conseguimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni.

Dati i lunghi cicli di investimento in cui operano queste industrie, per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2050 è necessaria un’azione rapida. A tal fine gli esperti hanno messo a punto il quadro strategico inteso a conseguire il giusto equilibrio tra le ambizioni climatiche dell’Europa e l’esigenza di mantenere competitive le industrie europee, che costituirà il contributo per la nuova strategia industriale dell’UE, nell’ambito dell’European Green Deal proposto dalla nuova Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.

Le industrie dell’UE collaborano con noi nel conseguire gli obiettivi climatici e di circolarità e mi congratulo con loro per l’impegno profuso – ha dichiarato Elżbieta Bieńkowska, ex Commissaria responsabile per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, sostituita dal 1° dicembre 2019 dal francese Thierry Breton – Un’economia climaticamente neutra non è solo un’esigenza assoluta per le generazioni future, ma offre anche immense opportunità in termini di innovazione, crescita economica e occupazione.”

Le raccomandazioni prevedono l’adozione di azioni che potrebbero inviare gli opportuni segnali di mercato per attrarre nuovi investimenti e aiutare le EII ad attuare soluzioni efficaci sotto il profilo dei costi, in direzione della neutralità climatica. Sono inoltre incentrate sulla necessità di garantire una giusta transizione, sottolineando l’importanza di dotare i lavoratori delle competenze adeguate per il futuro e di aiutare le comunità che dipendono dai settori EII a gestire la transizione.

In particolare, le raccomandazioni evidenziano i fattori chiave per il successo delle tre priorità principali.
Creare mercati per i prodotti circolari e climaticamente neutri:  ad esempio facendo un uso maggiormente strategico degli appalti pubblici per la selezione di prodotti e servizi sostenibili. Ciò è previsto con la revisione attuata dalle Direttive 2014/23/24/25/UE recepite nel nostro ordinamento dal D.lgs n. 50/2016, il cosiddetto “Codice degli Appalti” che ha subito una revisione e che dovrebbe essere approvato entro il 16 dicembre 2019, stante quanto previsto dal Decreto “Sblocca cantieri”, che consente alle autorità pubbliche di utilizzare gli appalti pubblici per conseguire obiettivi ambientali, sociali o innovativi in occasione dell’acquisto di beni e servizi. Gli esperti sottolineano, inoltre, la necessità di aiutare i consumatori a compiere scelte più informate.

Sviluppare progetti pilota su vasta scala concernenti le tecnologie pulite, con l’obiettivo di immetterle sul mercato. Tali progetti dovrebbero essere sostenuti impiegando fondi UE e agevolando l’accesso ai finanziamenti privati.

Passare a fonti alternative di energia e di materie prime climaticamente neutre. Per conseguire questo scopo sarebbe necessario, ad esempio, garantire l’accesso a dette fonti e la loro disponibilità a prezzi competitivi a livello mondiale, mappare le infrastrutture energetiche e il loro approvvigionamento e promuovere il principio dell’efficienza energetica al primo posto.

Il gruppo di esperti raccomanda inoltre di istituire un Osservatorio della transizione industriale per monitorare i progressi compiuti dalle EII in direzione della neutralità climatica e per fornire orientamenti.

La Commissione UE presenterà le raccomandazioni agli Stati membri in seno al Consiglio UE “Competitività” e al Parlamento europeo all’inizio del prossimo anno.

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