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Efficienza energetica: da maggiore spinta svolta nelle politiche energetiche

Secondo una nuova analisi dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) presentata all’annuale Conferenza globale sull’efficienza energetica (7-9 giugno 2022), il mondo potrebbe ottenere enormi risparmi energetici entro la fine del decennio con maggiore ambizione sull’efficienza energetica, riducendo al contempo le emissioni di CO2.

Con il mondo alle prese con la sua più grande crisi energetica dagli anni ’70, attuare rapidamente misure per ridurre il consumo di energia, per alleviare gli impatti dei costi sui consumatori, ridurre la dipendenza dalle importazioni di carburante e guidare il progresso verso obiettivi climatici, sostenendo al contempo la creazione di posti di lavoro e la crescita economica, è l’obiettivo 7ma Conferenza annuale sull’efficienza energetica (Sønderborg, 7-9 giugno 2022) dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), che ha visto riuniti ministri, amministratori delegati e decisori di governo, dell’industria e della società civile, per esplorare come l’ambizione internazionale sull’efficienza energetica possa essere tradotta in un progresso più rapido e più forte nell’attuale contesto globale.

Per l’occasione l’IEA, ha pubblicato l’analisiThe value of urgent action on energy efficiency” che sottolinea il ruolo fondamentale dell’efficienza energetica e del risparmio energetico nell’affrontare le crisi odierne, affrontando immediatamente gli effetti paralizzanti del picco dei prezzi dell’energia, rafforzando la sicurezza energetica e affrontando i cambiamenti climatici.

L’efficienza energetica è una soluzione fondamentale per tante delle sfide più urgenti del mondo: può allo stesso tempo rendere le nostre forniture energetiche più convenienti, più sicure e più sostenibili – ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol – Ma inspiegabilmente, i leader del governo e delle imprese non riescono ad agire adeguatamente su questo aspetto. Gli shock petroliferi degli anni ’70 hanno messo in moto grandi progressi in termini di efficienza ed è assolutamente essenziale che l’efficienza sia al centro della risposta all’odierna crisi energetica globale. I leader riuniti alla Conferenza globale dell’IEA sull’efficienza energetica devono fare di questo il momento in cui il mondo preme l’acceleratore dell’efficienza, altrimenti potremmo non rispondere adeguatamente all’attuale crisi energetica e pagare il prezzo per gli anni a venire“.

Secondo l’IEA, il raddoppio dell’attuale tasso globale di miglioramento dell’intensità energetica al 4% all’anno ha il potenziale per evitare 95 exajoule all’anno di consumo finale di energia entro la fine di questo decennio rispetto a un percorso basato sulle impostazioni politiche odierne. Ciò equivale all’attuale consumo energetico annuale della Cina. Tale livello di risparmio ridurrebbe le emissioni globali di CO2 di altri 5 miliardi di tonnellate all’anno entro il 2030, circa un terzo degli sforzi totali di riduzione delle emissioni necessari in questo decennio per portare il mondo sulla strada verso emissioni nette zero entro la metà del secolo, come previsto nella Net Zero Roadmap, pubblicata l’anno scorso dall’Agenzia.

Questi sforzi di efficienza extra taglierebbero la spesa globale per l’energia. Ad esempio, le sole famiglie potrebbero risparmiare fino a 650 miliardi di dollari l’anno sulle bollette energetiche entro la fine del decennio rispetto a quanto avrebbero speso in un percorso basato sulle impostazioni politiche odierne. La quantità di gas naturale che il mondo eviterebbe di utilizzare in questo modo sarebbe pari a quattro volte quella che l’UE ha importato dalla Russia l’anno scorso, mentre il ridotto consumo di petrolio sarebbe di quasi 30 milioni di barili di petrolio al giorno, circa il triplo della produzione media della Russia nel 2021. Rispetto ad oggi, questa spinta globale all’efficienza aiuterebbe a creare 10 milioni di posti di lavoro aggiuntivi in ​​campi che vanno dalle ristrutturazioni edilizie alla produzione e alle infrastrutture di trasporto.

L’analisi mostra le opportunità significative di rapidi guadagni di efficienza energetica in tutti i settori dell’economia globale. La maggior parte di queste opportunità implicano tecnologie prontamente disponibili e si ripagherebbero completamente da sole grazie a costi di gestione inferiori, soprattutto rispetto agli attuali alti prezzi dell’energia. Entro il 2030, circa un terzo della domanda di energia evitata deriverà dall’impiego di apparecchiature più efficienti, che vanno dai condizionatori d’aria alle automobili. Circa un quinto proverrà dall’elettrificazione, come il passaggio alle pompe di calore o alle auto elettriche. La digitalizzazione e l’uso di materiali più efficienti nell’industria forniranno gran parte del resto.

Questa analisi integra le intuizioni sul ruolo fondamentale dell’efficienza energetica e delle misure di risparmio energetico nell’affrontare l’odierna crisi energetica globale che sono state evidenziate dal recente Piano in 10 punti per ridurre la dipendenza dell’UE dal gas naturale russo e dal Piano in 10 punti per ridurre l’uso del petrolio, oltre al PianoPlaying my part”, sviluppato in collaborazione con la Commissione UE.

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