Circular economy Conoe

CONOE: nel 2024 raccolte oltre 80.000 tonn. di oli vegetali esausti

Il Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Trattamento degli Oli e dei Grassi Vegetali e Animali Esausti (CONOE) ha presentato i risultati del 2024 da cui emergono una raccolta record di 80.345 tonnellate di oli esausti, corrispondente alla quasi totalità di quelli prodotti dalle attività professionali e ad oltre un quarto del rifiuto prodotto in Italia in un anno, confermando l’impegno costante per la tutela ambientale e l’economia circolare.

Il Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Trattamento degli Oli e dei Grassi Vegetali e Animali Esausti (CONOE) a cui partecipano 18 confederazioni, associazioni nazionali di settore e organizzazioni di utilities, che rappresentano oltre 300.000 produttori di oli e grassi esausti del settore industriale-artigianale e commerciale, per oltre 300 aziende di raccolta e stoccaggio e oltre 60 aziende di rigenerazione per il riciclo del rifiuto in materie prime seconde, ha presentato la Relazione al Bilancio 2024, con dati che confermano l’impegno costante del Consorzio per la tutela ambientale e l’economia circolare.

Nel corso del 2024, fatti, il CONOE ha registrato una raccolta totale di oli e grassi esausti pari a 80.345 tonnellate, corrispondente alla quasi totalità degli oli esausti prodotti dalle attività professionali e ad oltre un quarto del rifiuto prodotto in Italia in un anno, in linea con i risultati dell’anno precedente. Infatti, la produzione nazionale complessiva di oli e grassi esausti è stata stimata in 300mila tonnellate l’anno, per il 38% prodotti dal settore professionale (industria, ristorazione e artigianato) e per il 62% da attività domestiche

Inoltre il CONOE gioca un ruolo centrale nella valorizzazione degli oli vegetali esausti attraverso la loro rigenerazione. Nel 2024, oltre il 98% delle tonnellate raccolte è stato destinato a processi di rigenerazione, in particolare per la produzione di biodiesel di seconda generazione. Questo ha consentito di evitare l’emissione di circa 107.000 tonnellate di CO2, contribuendo alla transizione ecologica e alla riduzione della dipendenza da fonti fossili.

Tuttavia, il settore sta affrontando alcuni nodi irrisolti, come la collocazione sul mercato a costi più bassi di olio rigenerato proveniente da Paesi extra-UE, senza o con false certificazioni attestanti la provenienza, e la mancanza di un riconoscimento normativo pienamente favorevole. Una situazione che rischia di compromettere gli sforzi virtuosi della filiera nazionale e che il Consorzio ha già illustrato ai Ministeri competenti al fine di individuare le soluzioni più opportune.

Sotto il profilo economico, il Bilancio 2024 evidenzia un risultato di esercizio positivo e il mantenimento di una solida situazione patrimoniale.
Tra le attività più rilevanti del 2024 si segnalano:
– la crescita delle convenzioni con enti pubblici e aziende di igiene urbana;
– l’attività di monitoraggio e contrasto all’illegalità;
– il supporto alle aziende della Filiera;
– l’’intensificazione delle attività di comunicazione e sensibilizzazione.

 “Il CONOE continua a rappresentare un modello virtuoso di economia circolare, capace di coniugare efficacia gestionale, sostenibilità ambientale e collaborazione con il territorio – ha dichiarato Tommaso Campanile – I dati del 2024 confermano la validità del nostro impegno e ci spronano a potenziare ulteriormente la raccolta, in particolare in ambito domestico”.

Inoltre, il Consorzio conferma l’obiettivo strategico di aumentare i quantitativi intercettati e di rafforzare le sinergie con Comuni, GDO e cittadini, affinché ogni litro di olio esausto possa essere recuperato e valorizzato, evitando impatti ambientali dannosi.

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