Alla vigilia della Giornata mondiale contro il cancro, la Commissione europea e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), nell’ambito dell’European Cancer Inequalities Registry, hanno pubblicato i profili nazionali sul cancro di tutti gli Stati membri, al fine di individuare le disparità nella prevenzione e nella cura del cancro, evidenziando i principali risultati, le sfide e le differenze tra i Paesi e all’interno di ogni Paese.
In occasione della Giornata mondiale contro il cancro che si celebra ogni anno il 4 febbraio e che quest’anno ha per tema quest’anno “United by Unique”per sottolineare la necessità di considerare ogni paziente come un individuo con bisogni specifici e una storia personale che deve essere rispettata, la Commissione UE, in collaborazione con l’OCSE, e sotto l’egida dell’European Cancer Inequalities Registry, ha pubblicato il 3 febbraio 2025 il Rapporto 2025 “EU Country Cancer Profiles Synthesis Report 2025 che fornisce ogni 2 anni le ultime informazioni sul cancro a livello europeo,
“Il pacchetto Country Cancer Profiles – sottolinea la Commissione UE – evidenzia l’importanza di avere dati solidi e affidabili per orientare investimenti e policymaking. Sfruttando questa conoscenza a livello nazionale e UE, possiamo indirizzare meglio sforzi e risorse nella lotta contro il cancro”.
Ne emerge che i tassi di sopravvivenza al cancro sono in aumento in tutta l’UE. Allo stesso tempo, il cancro continua a rappresentare una preoccupazione per la salute pubblica e persistono disuguaglianze oncologiche tra gli Stati membri.

Il Piano europeo di lotta contro il cancro, adottato nel 2021 si è rivelato un pilastro fondamentale dell’UE per la Salute, migliorando la prevenzione del cancro, l’individuazione precoce, la diagnosi, il trattamento e la qualità della vita dei pazienti oncologici e dei sopravvissuti nell’UE.
I profili dimostrano anche come il cancro possa coinvolgere tutti, con il numero di persone sotto trattamento attivo o che vivono con una storia di cancro in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento dei tassi di sopravvivenza. Sulla base di ciò, la maggior parte dei Paesi ha sviluppato Piani nazionali contro il cancro che si allineano strettamente con gli elementi chiave del Piano europeo di lotta contro il cancro.
“Il piano europeo di lotta contro il cancro è un pilastro centrale di un’Unione europea della salute forte e un esempio chiave di ciò che l’UE può ottenere lavorando insieme nel settore sanitario – ha dichiarato Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva – Guardando al futuro, alla luce del crescente numero di persone affette da cancro e delle persistenti disuguaglianze nell’accesso alle cure in tutta l’UE, è fondamentale mantenere il cancro in cima all’agenda politica”.
I profili evidenziano, inoltre, che:
– i tassi di sopravvivenza al cancro sono migliorati, con una diminuzione della mortalità del 12%, al contempo la prevalenza del cancro è aumentata del 24%, il che richiede ulteriori sforzi per sviluppare programmi di riabilitazione e di qualità della vita;
– circa la metà dei casi di cancro sono causati da 4 principali di cancro: colorettale, polmonare, prostatico e mammario, responsabile quest’ultimo di quasi un terzo dei nuovi casi di cancro tra le donne nell’UE, mentre il cancro alla prostata è responsabile di quasi un quarto dei nuovi casi tra gli uomini;
– sussistono ancora forti disuguaglianze nella mortalità per cancro, con divari notevoli da paese a paese, con tassi che rimangono più alti nei paesi a basso reddito, tra le persone con livelli di istruzione più bassi e tra gli uomini, sottolineando l’ importanza di continuare ad affrontare le disuguaglianze nell’accesso e negli standard di cura;
– ci sono stati miglioramenti su una serie di fattori di rischio del cancro nell’UE, tra cui la diminuzione dei tassi di fumo e una diminuzione generale del consumo di alcol, anche se sovrappeso e obesità rimangono una sfida crescente, con oltre la metà degli adulti nell’UE in sovrappeso;
– ci sono tendenze preoccupanti quando si tratta di diagnosi precoce tramite screening: uno su due paesi dell’UE ha visto un calo nell’adesione allo screening del cancro al seno e due su tre hanno notato diminuzioni nello screening del cancro cervicale .
Dal profilo dell’Italia emerge, tra l’altro: che:
– il tasso di mortalità per cancro in Italia è diminuito in modo relativamente rapido negli ultimi dieci anni;
– il tasso di mortalità evitabile correlata al cancro in Italia è relativamente basso, soprattutto per gli uomini;
– Il tasso di prevalenza del cancro standardizzato a 5 anni in Italia è superiore del 6% rispetto alla media dell’UE;
– i tassi di consumo di alcol, sovrappeso e obesità e abitudini alimentari scorrette sono tra i più bassi dell’UE;
– l’offerta di medici e infermieri è relativamente bassa rispetto al suo carico di cancro;
– Le reti oncologiche delle regioni meridionali tendono a soddisfare una percentuale minore di esigenze chirurgiche locali dei pazienti oncologici e le barriere all’accesso legate alla distanza dei servizi di chemioterapia e radioterapia sono una sfida significativa in Calabria, Sardegna, Sicilia e Basilicata.

Un Cancer Performance Tracker (CaPTr) per ogni Paese arricchisce l’analisi, fornendo un’istantanea delle prestazioni del singolo Paese rispetto al livello UE e la loro evoluzione nel tempo in diversi ambiti del cancro: prevenzione, diagnosi precoce, capacità di cura e risultati. Questo potente strumento evidenzia le aree in cui i Paesi stanno ottenendo buoni risultati e dove c’è ancora molto lavoro da fare. Qui il CaPTr dell’Italia.
“I profili nazionali sul cancro ci forniscono dati essenziali per orientare gli investimenti e l’elaborazione delle politiche in materia di cancro – ha sottolineato Olivér Várhelyi, Commissario per la Salute e il benessere degli animali – Il Piano europeo di lotta contro il cancro ha già dato molti risultati, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Dobbiamo affrontare le disuguaglianze, promuovere lo screening per l’individuazione precoce e agire per affrontare i fattori di rischio che continuano a destare preoccupazione. Collaborerò con gli Stati membri per affrontare le questioni chiave evidenziate oggi nei profili nazionali dei tumori”.