I 400 milioni di euro, destinati dal MiSE alle imprese e organismi di ricerca per grandi progetti di innovazione di “Agenda digitale” e “Industria sostenibile”, potranno essere richiesti, presentando istanze a partire rispettivamente dal 25 giugno e 30 giugno 2015.
Il Decreto attuativo 30 aprile che ha fissato anche gli schemi delle istanze preliminari e le modalità di applicazione dei criteri di valutazione, prevede anche la possibilità che il Direttore generale degli incentivi alle imprese sospenda l’invio delle domande, qualora le agevolazioni richieste con le istanze preliminari e con le domande già presentate raggiungano un ammontare tale da far ragionevolmente presupporre un esaurimento delle risorse sostenibili.
Con l’emanazione del Decreto 30 aprile 2015 del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico, con il quale vengono definiti gli schemi delle istanze preliminari di accesso alle agevolazioni, comunicate le modalità di applicazione dei criteri di valutazione e stabiliti i termini per la presentazione delle istanze, prendono ufficialmente il via i Bandi per “Agenda Digitale” e “Industria sostenibile” di cui ai relativi Decreti del 15 ottobre 2014 del Ministro dello Sviluppo Economico (G.U. n. 282 del 4 dicembre 2014 e n. 283 del 5 dicembre 2014) per richiedere i contributi finanziari del Fondo per la crescita sostenibile a sostegno delle proposte di innovazione delle imprese che prevedono la realizzazione di grandi progetti di ricerca e sviluppo e sono in grado di realizzare un vero e proprio salto di paradigma tecnologico, incidendo significativamente sulla capacità competitiva del sistema imprenditoriale.
Soggetti beneficiari
• Imprese che esercitano:
– un’attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi;
– un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria.
• Imprese agro-industriali
• Imprese artigiane per la produzione dei beni
• Centri di ricerca con personalità giuridica
• Spin-off promossi dagli Organismi di ricerca, solo per i progetti in forma congiunta
• Start-up innovative.
Tali soggetti, fino ad un numero massimo di 5, possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
Progetti Ammissibili
I progetti di ricerca e sviluppo oggetto degli interventi devono essere relativi a specifici ambiti di intervento, quali:
– per “ICT – Agenda digitale”, le tecnologie abilitanti dell’informazione e della comunicazione, nell’ambito di quelle definite dal Programma quadro comunitario “Horizon 2020”, coerenti con le finalità dell’Agenda digitale italiana e alcuni specifici settori applicativi (salute, formazione e inclusione sociale, cultura e turismo, mobilità e trasporti, energia e ambiente, monitoraggio e sicurezza del territorio, modernizzazione della PA, telecomunicazioni e fabbrica intelligente);
– per “Industria sostenibile”, le tecnologie abilitanti fondamentali (micro-nanoelettronica, fotonica, materiali avanzati, sistemi avanzati di produzione e biotecnologia industriale) e alcune specifiche tematiche rilevanti (processi e impianti industriali, trasporti, aerospazio, TLC, tecnologie energetiche, costruzioni eco-sostenibili e tecnologie ambientali).
Inoltre, tali progetti devono:
– essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione;
– avere una durata non superiore a 36 mesi, ovvero termini più brevi ove resi necessari dalla normativa di riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie;
– prevedere che, qualora presentati congiuntamente da più soggetti, ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi complessivi ammissibili.
Dotazione finanziaria
Le risorse finanziarie previste sono pari a:
– 150 milioni di euro per “ICT – Agenda digitale”;
– 250 milioni di euro per “Industria sostenibile”.
Spese ammissibili
Per i progetti di ricerca e sviluppo sono ammesse spese complessive non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro. Tra le spese ammesse:
– Personale impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo (sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali);
– Strumenti ed attrezzature di nuova fabbricazione;
– Servizi di consulenza, acquisizione o ottenimento in licenza dei risultati di ricerca e dei brevetti;
– Spese generali imputabili al progetto di ricerca e sviluppo.
Agevolazioni concesse
Le agevolazioni sono concesse, a valere sulle risorse della contabilità speciale n. 1201 del Fondo per la crescita sostenibile, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dagli articoli 4 e 25 del Regolamento GBER e del 100% della spesa ammissibile, nella forma del finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive, articolata in relazione alla dimensione di impresa:
– 60% per le imprese di piccola e media dimensione;
– 50% per le imprese di grande dimensione.
In aggiunta è altresì concessa un’agevolazione nella forma del contributo diretto alla spesa, fino al 15% delle spese ammissibili, per le imprese di piccola e media dimensione, e fino al 10%, per quelle di grandi dimensioni, elevabile di un ulteriore 5% qualora:
– il progetto venga realizzato in parte con il contributo esterno di almeno un organismo di ricerca in misura non inferiore al 10% della spesa complessivamente ammissibile e l’organismo di ricerca abbia il diritto di pubblicare i risultati dei progetti di ricerca nella misura in cui derivino da ricerche da esso svolte;
– il progetto sia in parte realizzato, nell’ambito di forme di collaborazione internazionale effettiva e stabile tra imprese, in altro Stato membro dell’Unione europea ovvero in quelli contraenti l’accordo SEE;
– ai progetti congiunti partecipi almeno una PMI.
Finanziamenti
Il finanziamento agevolato ha una durata massima di 8 anni, oltre un periodo di preammortamento di 3 anni decorrenti dalla data del decreto di concessione. Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20% del tasso di riferimento stabilito dalla Commissione europea, ed in ogni caso non inferiore allo 0,8%.
Per gli Organismi di ricerca, in alternativa a quanto indicato, il finanziamento può essere concesso nella forma di contributo a fondo perduto per il 25% delle spese ammissibili. È facoltà del soggetto beneficiario, o di ciascuno dei soggetti beneficiari in caso di realizzazione del progetto in modo congiunto, rinunciare, in tutto o in parte, al periodo di preammortamento.
Modalità di presentazione delle istanze
Le imprese che intendono accedere alle agevolazioni devono presentare domanda preliminare esclusivamente per via telematica, secondo lo schema di cui all’Allegato 1, selezionando una delle due procedure disponibili nel sito internet del Soggetto gestore, a seconda del Bando prescelto, a partire dal:
– 25 giugno 2015 per il Bando “ICT – Agenda digitale”;
– 30 giugno 2015 per il Bando “Industria sostenibile”.
Valutazione dei progetti
In virtù dell’elevata selettività che caratterizza gli interventi del Fondo per la crescita sostenibile sono state previste delle modalità di valutazione articolate e in grado di selezionare solo i progetti migliori, secondo l’impatto significativo sulla competitività del sistema produttivo del Paese.
Un Comitato, istituito dal MiSE, valuta le istanze preliminari presentate, concludendo con un giudizio positivo e negativo formulato secondo i criteri e le modalità dell’Allegato 2:
– rilevanza delle tecnologie abilitanti fondamentali nell’ambito del progetto;
– adeguatezza e concretezza degli sviluppi del progetto nell’ambito delle tematiche rilevanti;
– grado di miglioramento competitivo del proponente sui mercati internazionali;
– prossimità del progetto all’industrializzazione e alla commercializzazione dei risultati.
Qualora l’esito della valutazione sia positivo, i proponenti entro 3 mesi, pena la decadenza dell’istanza preliminare, dovranno presentare la domanda con la relativa documentazione.
Qualora le agevolazioni richieste con le istanze preliminari e con le domande già presentate raggiungano un ammontare tale da far ragionevolmente presupporre un esaurimento delle risorse sostenibili, il Direttore generale può disporre la sospensione delle istanze preliminari.