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Bambini di oggi: esposti ad eventi climatici senza precedenti

Uno studio coordinato dalla Vrije Universiteit Brussel (VUB), e pubblicato contestualmente ad un Rapporto di Save the Children a cui la stessa Università ha collaborato, mostra che più della metà dei bambini nati nel 2020 sarà esposta a ondate di calore senza precedenti nel corso della propria vita, sulla base di una proiezione conservativa su come si evolverà il cambiamento climatico nei prossimi 75 anni.

Per effetto delle attuali politiche climatiche, milioni di giovani di oggi saranno esposti per tutta la vita a ondate di calore senza precedenti, perdite di raccolti, inondazioni fluviali, siccità, incendi boschivi e tempeste tropicali. Se le temperature globali aumenteranno di 3,5 °C entro il 2100, il 92% dei bambini nati nel 2020 sarà esposto a ondate di calore senza precedenti nel corso della sua vita, colpendo 111 milioni di bambini. Rispettare l’obiettivo di 1,5 °C previsto dall’Accordo di Parigi potrebbe proteggere 49 milioni di bambini da questo rischio.

Questa è la conclusione dello StudioGlobal emergence of unprecedented lifetime exposure to climate extremes” (Emergenza globale di un’esposizione senza precedenti a eventi climatici estremi), pubblicato il 7 maggio 2025 su Nature, e condotto da ricercatori della Vrije Universiteit Brussel (VUB), in collaborazione con l’Istituto per le scienze atmosferiche e climatiche (ETH) di Zurigo, l’ Environment and Climate Change Canada (ECCC), la KU di Lovanio e il Royal Meteorological Institute of Belgium (RMI)  che ha rilevato come, in base agli attuali impegni sul clima, probabilmente si avrà un aumento della temperatura globale di 2,7 °C rispetto ai livelli preindustriali), circa 100 milioni dei 120 milioni di bambini nati nel 2020, ovvero l’83%, saranno esposti per tutta la vita a un caldo estremo “senza precedenti”.

Lo Studio è stato pubblicato contestualmente al RapportoNati nella crisi climatica 2. Una vita senza precedenti: proteggere i diritti dei bambini in un clima che cambia” di Save the Children, in collaborazione con la VUB, in occasione del X anniversario dell’Accordo di Parigi, “Nati nella crisi climatica 2. Una vita senza precedenti: proteggere i diritti dei bambini in un clima che cambia”

Il dato in premessa è correlato a tutti coloro che sono attualmente al 1° anno di vita. Se invece, chiariscono i ricercatori, si considerassero tutti i ragazzi e ragazze che oggi hanno tra i 5 e i 18 anni, si arriverebbe a 1,5 miliardi di bambini colpiti da uno scenario con temperature di 3,5 °C, mentre se si rimanesse al di sotto della soglia di 1,5 °C, come previsto dall’Accordo di Parigi, 654 milioni di bambini potrebbero essere protetti.

Inoltre, lo studio evidenzia che i bambini con elevata vulnerabilità socio-economica affrontano una probabilità ancora maggiore di essere esposti a eventi climatici estremi senza precedenti nel corso della loro vita, sottolineando l’urgente necessità di tagli drastici alle emissioni di gas serra per salvaguardare le loro vite.

Il peso sproporzionato del cambiamento climatico sui giovani
Gli eventi climatici estremi, tra cui ondate di calore, perdite di raccolti, inondazioni fluviali, cicloni tropicali, incendi boschivi e siccità, si intensificheranno con il continuo riscaldamento atmosferico, che i bambini di oggi dovranno affrontare più di qualsiasi generazione precedente.

“Nel 2021, abbiamo dimostrato come i bambini siano esposti a un aumento sproporzionato degli eventi climatici estremi, soprattutto nei paesi a basso reddito – ha affermato Wim Thiery, Professore di Climatologia alla VUB e co-autore principale dello studio, in riferimento al precedente StudioIntergenerational inequities in exposure to climate extremes”, pubblicato su ScienceOra, abbiamo esaminato dove l’esposizione cumulativa agli eventi climatici estremi nel corso della vita supererà di gran lunga quella che si sarebbe verificata in un clima preindustriale“,

In questo nuovo studio, vivere una vita senza precedenti significa che, senza il cambiamento climatico, avremmo meno di  una probabilità su 10.000 di sperimentare così tanti eventi climatici estremi nel corso della vita – ha sottolineato a sua volta l’altro autore principale dello studio Luke Grant, Climatologo presso la VUB e Environment and Climate Change Canada (ECCC)Si tratta di una soglia rigorosa che identifica le popolazioni che affronteranno eventi climatici estremi ben oltre quanto ci si potrebbe aspettare senza cambiamenti climatici provocati dall’uomo“.  Soglia che varia a seconda della località e del tipo di evento climatico estremo.

Combinando i dati demografici e le proiezioni dei modelli climatici sugli eventi climatici estremi per ogni luogo sulla Terra, i ricercatori hanno calcolato la percentuale di ogni generazione nata tra il 1960 e il 2020 che sarà esposta a eventi climatici estremi senza precedenti nel corso della propria vita.

L’immagine mostra il numero cumulativo di ondate di calore affrontate fin dalla nascita dai bambini nati a Bruxelles, in Belgio, nel 2020, in tre scenari di cambiamento climatico, che raggiungono rispettivamente 1,5 °C (blu), 2,5 °C (arancione) e 3,5 °C (rosso) di riscaldamento globale entro il 2100. La soglia di esposizione senza precedenti (linea grigia tratteggiata) è ampiamente superata, il che implica che i bambini di questo Paese esposti a ondate di calore senza precedenti per tutta la vita, indipendentemente dallo scenario (Fonte: © Grant et al., 2025, Nature).

Impatto generazionale del cambiamento climatico
Più una persona è giovane, maggiore è la sua probabilità di essere esposta a eventi climatici estremi senza precedenti. Anche se si riuscisse a limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, il 52% dei bambini nati nel 2020 sarà esposto a ondate di calore senza precedenti, rispetto a solo il 16% di quelli nati nel 1960. Per quanto riguarda le ondate di calore, l’effetto è particolarmente pronunciato per i nati dopo il 1980, quando gli scenari di cambiamento climatico impongono livelli di esposizione sempre più elevati.

Stabilizzando il nostro clima a circa 1,5 °C al di sopra delle temperature preindustriali, circa la metà dei giovani di oggi sarà esposta a un numero senza precedenti di ondate di calore nel corso della propria vita. In uno scenario di 3,5 °C, oltre il 90% subirà tale esposizione per tutta la vita – ha avvertito Grant – Lo stesso quadro emerge per altri estremi climatici esaminati, sebbene con percentuali di popolazione leggermente inferiori. Eppure si osservano le stesse ingiuste differenze generazionali in termini di esposizione senza precedenti”.

I bambini dei paesi tropicali saranno i più colpiti in uno scenario di 1,5 °C. Tuttavia, in scenari ad alte emissioni, quasi tutti i bambini del mondo si trovano ad affrontare la prospettiva di vivere una vita senza precedenti.

Crescente percentuale di coorti di nascita esposte a ondate di calore senza precedenti nel corso della loro vita.
a, I il diagramma a scatola e baffi (box plot) mostra la frazione di coorte che raggiunge l’esposizione  senza precedenti durante la vita (ULE) per effetto delle ondate di calore (CF) per i percorsi di 1,5 °C (blu), 2,5 °C (oro) e 3,5 °C (rosso) per le coorti globali nate tra il 1960 e il 2020 (linea mediana, mediana; limiti del diagramma, quartili superiore e inferiore; baffi, estesi all’intervallo completo dell’insieme del modello).
b, Le barre mostrano le dimensioni delle coorti globali in milioni, con i totali in grigio e i numeri mediani di persone che raggiungono l’ULE per le ondate di calore per i percorsi di 1,5 °C (blu), 2,5 °C (oro) e 3,5 °C (rosso).
c – e, le mappe mostrano le CF a livello nazionale della coorte di nascita del 2020 per i percorsi di 1,5 °C (c), 2,5 °C (d) e 3,5 °C (e).

Vulnerabilità climatica e ingiustizia sociale
Lo studio evidenzia anche l’ingiustizia sociale del cambiamento climatico e dei suoi impatti. Con le attuali politiche climatiche, la quasi totalità (95%) dei bambini più vulnerabili dal punto di vista socioeconomico nati nel 2020 subirà un’esposizione senza precedenti a ondate di calore nel corso della propria vita, rispetto al 78% del gruppo meno vulnerabile.
Proprio i bambini più vulnerabili sperimentano la peggiore escalation degli estremi climatici – ha aggiunto Thiery – Con risorse e opzioni di adattamento limitate, affrontano rischi sproporzionati“.

Urgente necessità di un’azione globale per il clima
In vista della COP30 in Brasile (Belém. 10-21 novembre 2025) i Paesi devono presentare impegni climatici aggiornati. Con le politiche attuali, il riscaldamento globale raggiungerebbe circa 2,7 °C in questo secolo. Lo studio e il relativo Rapporto di Save the Children sottolineano l’urgenza di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C per i bambini di oggi e di domani.

“In tutto il mondo, i bambini sono costretti a sopportare il peso di una crisi di cui non sono responsabili. Un caldo pericoloso che mette a rischio la loro salute e il loro apprendimento; cicloni che colpiscono le loro case e scuole; siccità striscianti che fanno seccare i raccolti e riducono ciò che hanno da mangiare. In mezzo a questo ritmo quotidiano di disastri, i bambini ci implorano di non staccare la spina – ha dichiarato a sua volta Inger Ashing, CEO di Save the Children International – Questa nuova ricerca dimostra che c’è ancora speranza, ma solo se agiamo con urgenza e ambizione per limitare rapidamente l’aumento delle temperature a 1,5 °C e mettiamo davvero i bambini al centro della nostra risposta al cambiamento climatico“.

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