Con il Regolamento adottato dalla Commissione UE, tramite rigorose procedure emanate per l’occasione della Manifestazione, in deroga alle norme sanitarie in vigore per l’importazione sarà consentito ad alcuni Paesi terzi di offrire prodotti tipici della loro alimentazione, limitandone l’uso e consumo al solo sito espositivo.
Sta suscitando già polemiche il Regolamento di Esecuzione 2015/329 del 2 marzo 2015 recante deroga alle attuali condizioni sanitarie all’importazione al fine di autorizzare l’introduzione di tali prodotti esclusivamente ai fini dell’utilizzo a EXPO Milano 2015 a Milano (Italia).
Con tale Regolamento la Commissione UE ha stabilito alcune deroghe in materia di sanità pubblica e animale, considerato che durante la manifestazione saranno introdotti prodotti alimentari, anche di origine animale, provenienti da Paesi terzi.
Queste deroghe permetterebbero alla carne di coccodrillo di essere offerta presso lo stand dello Zimbabwe, ma precluderebbero l’introduzione a EXPO 2015 del “proceddu” sardo a causa della peste suina, il virus non contagioso per l’uomo, ma che affligge dal 1978 il bestiame dell’isola, impedendo ai sardi di esportare la carne di maiale e i suoi derivati.
Salvo che il Ministero della Salute non attivi le stesse procedure che hanno garantito ai Paesi extra UE di proporre i loro alimenti tipici, pur essendone vietata l’importazione nell’UE.
In sostanza, con il Regolamento summenzionato “sarà possibile introdurre prodotti da stabilimenti non autorizzati ad esportare nell’UE solo per EXPO 2015 e a condizione che tali prodotti siano autorizzati al consumo nel Paese d’origine – come ha spiegato il Commissario UE alla Salute, Vytenis Andriukaitis, rispondendo ad un’interrogazione di un’eurodeputata sarda – Tali prodotti dovranno essere accompagnati da un certificato firmato dalle autorità competenti del Paese terzo d’origine attestante il rispetto dei requisiti sanitari di tale Paese. Inoltre, si sono stabilite procedure estremamente rigorose per assicurare che tutti i prodotti destinati all’EXPO 2015 siano usati soltanto in loco. La distruzione e lo smaltimento dei prodotti alimentari summenzionati al termine dell’EXPO 2015 avverranno in Italia sotto la responsabilità delle autorità competenti italiane“.
Il Regolamento dettaglia gli obblighi di EXPO 2015 S.p.A. e degli espositori di EXPO Milano 2015, nonché i compiti del posto d’ispezione frontaliero di entrata e delle autorità doganali competenti; dei posti d’ispezione frontalieri competenti per i depositi doganali; dell’unità veterinaria locale Milano Città presso il sito espositivo di EXPO Milano 2015 e dopo l’arrivo dei prodotti al sito espositivo di EXPO Milano 2015.
Per garantire che i prodotti non conformi non siano immessi sul mercato dell’Unione, essi dovrebbero inoltre essere trasportati direttamente a “EXPO Milano 2015” o, se necessario per motivi logistici, trasportati in depositi doganali specificamente riconosciuti secondo quanto previsto dagli articoli 12 e 13 della direttiva 97/78/CE per il loro magazzinaggio intermedio prima della consegna finale a “EXPO Milano 2015”.
Per garantire la rintracciabilità dei prodotti di origine animale non conformi, le autorità competenti dovrebbero utilizzare il sistema informatico veterinario integrato (TRACES), istituito con Decisione 2004/292/CE della Commissione UE per registrare i dati pertinenti relativi ai prodotti dal momento della loro introduzione nell’Unione al momento del loro consumo sul sito espositivo di “EXPO Milano 2015” o del loro smaltimento dopo la conclusione della manifestazione.
Inoltre, al fine di informare il personale e i visitatori di “EXPO Milano 2015” dei possibili rischi derivanti dal consumo di prodotti non conformi e di garantire che tali prodotti non siano consumati e commercializzati al di fuori del sito di “EXPO Milano 2015” a causa dei rischi che possono comportare per la sanità pubblica, le autorità italiane dovrebbero segnalare che determinati prodotti di origine animale provenienti da paesi terzi non rispettano le norme di sanità pubblica dell’Unione, ma solo quelle del relativo paese terzo di origine e che il consumo e la commercializzazione di tali prodotti al di fuori del sito espositivo di “EXPO Milano 2015” sono vietati.
Nessuna deroga, invece, è prevista per i requisiti in materia di salute animale all’importazione per i prodotti di origine animale in occasione della Manifestazione da Paesi terzi, né sono previste deroghe per quanto concerne il trasporto di animali vivi importati nell’UE e le esenzioni per il regime che tutela le specie minacciate.