Clima Meteorologia

Secondo il WMO: il 2014 è stato l’anno più caldo di sempre

Secondo WMO 2014 anno più caldo di sempre

L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha anticipato la relazione finale sull’andamento climatico del 2014, in vista della Sessione del Gruppo di Lavoro sulla Piattaforma di Durban in svolgimento a Ginevra (8-13 febbraio 2015), che dovrà predisporre il testo negoziale della Conferenza di Parigi per un nuovo Accordo post-Kyoto.
Nel frattempo, il Governo francese ha reso noto che la Conferenza si svolgerà per motivi di sicurezza e di logistica presso il sito di Le Bourget.

Ora è ufficiale: il 2014 è stato a livello globale l’anno più caldo mai registrato.
La certificazione è avvenuta con un Comunicato dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (World Meteorological Organization), l’Agenzia dell’ONU che rappresenta la massima autorità nel campo della meteorologia (sia come tempo atmosferico che come climatico), idrologia e le scienze geofisiche correlate e che ha sede a Ginevra.

Dopo aver convalidato i set di dati provenienti dalla rete di stazioni globali, la WMO ha dichiarato che la media combinata delle temperature della terra e quelle degli oceani ha raggiunto nel 2014 un nuovo record, superando quello che era stato registrato nel 1998, con un aumento di 0,57 °C rispetto alla media del 20° secolo che è stata di 14 °C.

A preoccupare di più è tuttavia la tendenza che si è confermata verso un progressivo aumento del global warming con ben 14 dei 15 anni più caldi di sempre già registrati in questo scorcio di secolo.
La tendenza al riscaldamento globale è più importante della classifica di un singolo anno – ha dichiarato il Segretario generale del WMO Michel Jarraud – L’Analisi delle serie di dati indica che il 2014 nominalmente è risultato il più caldo mai registrato, anche se è poca la differenza con i 3 anni più caldi. Ci aspettiamo che l’aumento delle temperature continuerà, in conseguenza dell’incremento dei livelli di gas serra in atmosfera e del calore che stanno accumulando gli oceani”.
Secondo la WMO, per effetto dei gas serra prodotti dallo sfruttamento dei combustibili fossili e dalle altre attività umane circa il 93% dell’energia in eccesso viene intrappolato nell’atmosfera e stoccato nell’oceano, il cui ruolo diventa determinante per comprendere il sistema climatico.

È da notare che le alte temperature del 2014 si sono verificate nonostante l’incompleto sviluppo di El Niño (il fenomeno climatico che si manifesta ad intervalli annuali irregolari, determinando un aumento della temperatura nel Pacifico e sulla costa equatoriale del Sud America di almeno 0,5 °C per un periodo non inferiore ai 5 mesi), che viceversa si era fortemente manifestato nel 1998, in occasione del precedente anno record.
Nel 2014, il record di calore si è combinato con piogge torrenziali e inondazioni in molti Paesi, di elevata siccità in altri, in linea con le aspettative dei cambiamenti climatici – ha proseguito Jarraud – Ora c’è bisogno di servizi meteorologici e climatici più precisi per aumentare la resilienza alle catastrofi e aiutare i Paesi e le comunità ad adattarsi ad una rapida evoluzione climatica che comporterà, per alcune aree regionali, una vera e propria inospitabilità”.

La relazione finale sullo status del clima nel 2014, con tutti i dettagli delle tendenze regionali e degli eventi estremi, sarà disponibile a marzo 2015.
Le conclusioni sono state anticipate in vista dell’importante Sessione del Gruppo di Lavoro sulla Piattaforma di Durban (ADP 2-8) nell’ambito della Convenzione Quadro della Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici che avrà luogo a Ginevra (8-13 febbraio 2015) per la predisposizione del testo negoziale per un nuovo Accordo da sottoscrivere a Parigi durante la 21a Conferenza delle Parti (COP21-CMP11).

Proprio nei giorni scorsi (28 gennaio 2015) il Governo francese, nelle persone del Ministro degli Affari Esteri e dello Sviluppo Internazionale, Laurent Fabius, e del Ministro dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell’Energia, Ségolène Royal, ha presentato il programma di preparazione all’evento che avrà luogo a Le Bourget (30 novembre – 10 dicembre 2015), sito prescelto sia per le garanzie di assoluta sicurezza che offre sia per la facile accessibilità e migliore capacità di accoglienza per le delegazioni ufficiali. Per società civile, ONG e stampa verrà installato un Villaggio appositamente dedicato, a cui si potrà accedere, a differenza delle delegazioni ufficiali, senza accreditamento.
Il Governo francese prevede che alla Conferenza parteciperanno non meno di 40.000 persone.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.