Dall’edizione 2024 del Rapporto del Centro Comune di Ricerca (JRC) emerge che l’Europa detiene una posizione di forza nella ricerca scientifica nella maggior parte delle 221 tecnologie emergenti individuate, tuttavia rispetto a Stati Uniti e Cina le organizzazioni europee sono meno propense a brevettare i risultati delle ricerche.
Rilevare le tecnologie emergenti è fondamentale per l’elaborazione delle politiche, in quanto aiuta ad anticipare le tendenze future e ad affrontare i loro potenziali impatti sociali, economici e sulla sicurezza. L’identificazione precoce consente inoltre ai decisori politici di supportare le industrie strategiche, orientare la ricerca e l’innovazione e guidare la regolamentazione per garantire la competitività.
A tal fine, il Centro Comune di Ricerca (JRC) ha pubblicato il17 febbraio 2025 il Rapporto “Weak signals in Science and Technologies – 2024” che analizza le tecnologie emergenti in settori chiave come l’intelligenza artificiale (AI), l’informatica quantistica e le biotecnologie, che hanno il potenziale per migliorare la competitività dell’Europa in diversi campi.
L’obiettivo del rapporto, il quarto del suo genere, è fornire nuove indicazioni sugli ultimi sviluppi nelle tecnologie emergenti e analizzare il loro potenziale impatto sulla società. Sono 221 le tecnologie individuate nel corso del 2024, distribuite in 12 cluster tematici che vanno dall’e-Health all’aerospazio, utilizzando tecniche di text mining, clustering e indicatori scientometrici applicati a pubblicazioni scientifiche peer-reviewed (Scopus) e documenti di brevetto (Patstat).
La ricerca si basa su una metodologia quantitativa, sviluppata dal JRC nel 2019, progettata per rilevare “segnali anticipatori di sviluppo tecnologico” ovvero indicatori molto precoci di tecnologie emergenti che potrebbero portare a ricerche all’avanguardia nel settore.
Molte delle tecnologie emergenti rilevate sono anche correlate all’intelligenza artificiale (AI) e all’apprendimento automatico (Machine Learning), con applicazioni in settori quali sanità, finanza e trasporti. Il rapporto evidenzia il potenziale di queste tecnologie per trasformare le industrie e migliorare la vita delle persone. Ad esempio, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per sviluppare medicinali personalizzati, mentre l’apprendimento automatico può migliorare l’efficienza dei sistemi di trasporto.
Per quanto riguarda la ricerca scientifica, il rapporto tecnico del JRC mostra che l’Europa detiene una posizione forte per la maggior parte delle 221 tecnologie e categorie emergenti. In particolare nei cluster di Digital Twins (repliche virtuali di oggetti fisici), intelligenza artificiale e apprendimento automatico, terapia e biotecnologie, energia, ambiente e agricoltura.
Le organizzazioni europee contribuiscono in modo significativo alle pubblicazioni scientifiche e sono responsabili dell’1% degli articoli scientifici più impattanti. Tuttavia, mentre l’Europa eccelle in termini di pubblicazioni scientifiche, il rapporto mostra che gli Stati Uniti e la Cina sono leader nella brevettazione e sono anche in prima linea nella produzione di conoscenza scientifica nella maggior parte dei cluster delle tecnologie emergenti nello studio.
In pratica, ciò significa che, sebbene Stati Uniti, Cina ed Europa siano tutte in prima linea nella produzione di conoscenza scientifica, le organizzazioni europee sono meno inclini a brevettare i risultati delle loro ricerche rispetto a quelle cinesi o statunitensi.
Il rapporto sottolinea, inoltre, l’importanza della collaborazione internazionale e degli scambi di conoscenze. Per mantenere il suo vantaggio competitivo, l’Europa deve colmare le sue lacune nella brevettazione e investire strategicamente nel miglioramento del suo panorama di R&S attualmente frammentato. Supportando lo sviluppo di tecnologie emergenti, l’UE può promuovere l’innovazione, la competitività e la crescita sostenibile e migliorare la vita dei suoi cittadini.