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Sovrappeso: bambini e adolescenti italiani sono tra i più obesi in Europa

Lo Studio dell’Istat sugli stili di vita di bambini e ragazzi evidenzia che un minore su 4 in Italia è in sovrappeso e consuma ogni giorno dolci, snack salati e bevande gassate. Secondo l’OCSE ogni italiano paga 289 euro di tasse supplementari all’anno per coprire i costi sanitari delle patologie correlate all’obesità e al diabete.

In Italia circa 2 milioni 130 mila bambini e adolescenti di 3-17 anni sono in eccesso di peso e quasi 2 milioni non praticano sport né attività fisica. Il 74,2% consuma frutta e/o verdura ogni giorno, ma solo il 12,6% arriva a 4 o più porzioni. Nonostante il trend decrescente, ben un quarto dei bambini e degli adolescenti consuma quotidianamente dolci e bevande gassate, il 13,8% snack salati”.

È quanto emerge dallo StudioStili di vita di bambini e ragazzi” che l’Istat ha pubblicato il 29 ottobre 2019, i cui dati di riferimento sono relativi al biennio 2017-2018.

Seppure il numero di bambini e adolescenti in sovrappeso (25,2 %) in Italia sia in diminuzione (28,5% nel biennio 2010-2011) è tuttavia tra i più elevati che si registrano nei Paesi europei, in particolare nella fascia di età tra 7-8 anni. Nei Paesi dell’UE, in media, è obeso quasi un bambino su otto tra i 7 e gli 8 anni. Cipro (20%), Italia (18%), Spagna (18%), Grecia e Malta (17%) mostrano i valori più elevati; Danimarca (5%), Norvegia (6%) e Irlanda (7%)3 quelli più bassi.

Emergono, inoltre, forti differenze di genere, con una più ampia diffusione tra i maschi (27,8% contro 22,4%), e di area geografica di residenza, aumentando significativamente passando da Nord a Sud (18,8% Nord-ovest, 22,5% Nord-est, 24,2% Centro, 29,9% Isole e 32,7% Sud). Le percentuali sono particolarmente elevate in Campania (35,4%), Calabria (33,8%), Sicilia (32,5%) e Molise (31,8%).

Anche con riferimento alle abitudini alimentari appare evidente l’influenza delle caratteristiche socioculturali dell’ambiente familiare: più elevato è il titolo di studio conseguito dai genitori più accurato è l’aspetto nutrizionale dei bambini in termini sia di consumo quotidiano di frutta e verdura e sia di adeguatezza nelle quantità consumate giornalmente.

Nel periodo 2016-2017, il 74,2% dei bambini e degli adolescenti consuma frutta e/o verdura ogni giorno, ma solo il 12,6% arriva a consumarne 4 o più porzioni (11,4% nel 2010-2011).

Quanto a questi comportamenti alimentari più salutari, il consumo quotidiano di frutta e verdura è più elevato nelle Isole (76,6%), nel Nord-ovest (76,4%) e al Centro (75%); considerando almeno 4 porzioni al giorno le quote più alte si registrano al Centro (15,1%) e al Nord (14,1%), mentre sono decisamente più basse nel Mezzogiorno (8,3% Sud; 11,3% Isole).

Fonte: Istat

Il sovrappeso è più frequente tra i bambini di 3-10 anni, età in cui si raggiunge il 30,4%. Al crescere dell’età, il sovrappeso e l’obesità diminuiscono, fino a toccare il valore minimo tra i ragazzi di 14-17 anni (14,6%).

È alta la quota di quanti consumano quotidianamente dolci (28,3%), bevande gassate (24,9%) e snack salati (13,8%). Comunque negli ultimi anni il consumo giornaliero di bevande gassate è diminuito molto (dal 31% del 2010-2011 al 24,9% del 2016-2017), mentre per i dolci (dal 29,7% al 28,3%) e soprattutto per gli snack salati il calo è decisamente più modesto (dal 15,1% al 13,8%). I consumatori di snack salati sono di più nel Mezzogiorno e nel Nord-ovest (rispettivamente il 16,3% e il 15,7%); per quanto riguarda invece i dolci e le bevande gassate le percentuali più elevate si registrano nelle regioni del Nord (32,3% consumo di dolci e 26,6% bevande gassate) e nelle Isole (27,7% consumo di dolci e 28% bevande gassate).

La pratica sportiva è aumentata e ha interessato in misura più marcata le ragazze, specialmente nella fascia 3-10 anni (+7,7 punti percentuali). Il gap territoriale Nord-Sud è forte: fatta eccezione per la Sardegna, nella maggior parte delle regioni meridionali e insulari più di un ragazzo su quattro non pratica sport né attività fisica. Viceversa, le percentuali più elevate si rilevano nella Provincia Autonoma di Bolzano (74,5%), in Friuli-Venezia Giulia (73,2%), Valle d’Aosta (72,6%) e Liguria (71,6%).

Fonte: OCSE (2019)

Secondo l’OCSE che il 10 ottobre 2019 ha pubblicato il RapportoThe Heavy Burden of Obesity. The Economics of Prevention”, risulta che gli Italiani vivono in media 2,7 anni in meno a causa del sovrappeso, patologia che rappresenta il 9% della spesa sanitaria, superiore alla media degli Paesi, e che nel mercato del lavoro incide negativamente sulla produttività per ammontare pari a 571mila lavoratori a tempo pieno all’anno. Complessivamente, questo significa che il sovrappeso riduce il PIL italiano del 2,8%. Per coprire questi costi, ogni italiano paga 289 euro di tasse supplementari all’annoma si arrabbia se si tassano le bibite zuccherate e le merendine al fine di ridurne il consumo che fa aumentare il rischio di obesità e diabete.

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