Risorse e rifiuti

SISTRI: esente da difetti e carenze che precludano erogazione dei servizi

SISTRI esente da difetti e carenze che precludano erogazione dei servizi

Secondo la Commissione di collaudo istituita per verificare la conformità e l’operatività del Sistema informatico di tracciabilità elettronica dei rifiuti, il progetto è stato sviluppato in modo soddisfacente ed è a tutt’oggi pienamente funzionale.

In risposta all’interrogazione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati con cui si chiedeva “quali siano nel dettaglio gli esiti delle indagini condotte dalla commissione di collaudo, prevista dall’articolo 11, comma 8, del decreto-legge n. 101 del 2013, e se tali operazioni abbiano anche riguardato il funzionamento del sistema nel suo complesso e l’impatto sulle imprese in termini di costi, di semplicità di utilizzo, di efficacia per il reale contrasto alle ecomafie e di una piena tracciabilità dei rifiuti”, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha chiarito che per la Commissione di collaudo il “SISTRI è conforme agli obiettivi che l’Amministrazione ha inteso perseguire”.

La “Commissione di collaudo”, istituita dall’Articolo 11, comma 8, del D.L. n. 101 del 31 agosto 2013, convertito con modificazioni dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125, “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”, era composta da 3 membri “di cui uno scelto tra i dipendenti dell’Agenzia per l’Italia Digitale o dalla Consip spa e due tra professori universitari di comprovata competenza ed esperienza sulle prestazioni oggetto del collaudo”.

In precedenza, il 20 agosto 2013 sul sito del Ministero dell’Ambiente un “Avviso di selezione per profili professionali necessari alla formazione di una commissione di collaudo per la verifica del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)”, invitava a presentare i curriculum gli eventuali candidati che dovevano dimostrare di:
1) svolgere attività accademica in qualità di professore universitario;
2) di essere in possesso di laurea di ingegneria elettronica (laurea vecchio ordinamento, laurea specialistica o magistrale a ciclo unito del nuovo ordinamento);
3) di essere titolare di dottorato di ricerca in ingegneria informatica;
4) di aver maturato esperienze in altre commissioni di verifica/collaudo per servizi analoghi a quelli di cui all’oggetto.

Tale Commissione è stata effettivamente istituita con celerità il 20 settembre 2013, tenuto presente che il succitato decreto prevedeva che le operazioni di collaudo si dovessero concludere entro 60 giorni dalla sua costituzione ed entro il 31 gennaio 2014 per quel che riguardava l’operatività del sistema.

La Commissione ha in particolare accertato che le tecnologie predisposte fossero funzionali agli obiettivi che l’amministrazione aveva inteso perseguire mediante il contratto e che fossero perfettamente funzionanti le componenti delle infrastrutture centrale e periferica, tanto singolarmente quanto nella modalità di interazione – si legge nella risposta del Ministero dell’Ambiente – Sulla base di osservazioni avanzate dalle Associazioni di categoria presenti nel Tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione del SISTRI, sono state presentate alla Commissione, specifiche raccomandazioni riguardanti in particolare l’accertamento dei profili di utilità dei dispositivi USB e BlackBox attraverso la diretta e immediata utilizzabilità della georeferenziazione degli automezzi (cosiddetta tracciabilità in tempo reale del trasporto dei rifiuti), e la valenza certificatoria ai fini della imputazione delle operazioni di movimentazione e/o trattamento dei rifiuti. La Commissione ha terminato i lavori in data 20 dicembre 2013, rilasciando il certificato di conformità del sistema SISTRI, accompagnato da verbale e relativa documentazione, in particolare, ‘ha esaminato in contraddittorio con i rappresentanti della Società Selex Se.Ma tutti i requisiti derivanti dalle norme vigenti alla data di inizio delle attività di collaudo e dagli atti contrattuali, ha verificato, con prove ed esami documentali, come tali requisiti fossero stati implementati nel SISTRI e come gli stessi fossero esaustivamente soddisfatti ai fini della dimostrazione della conformità della fornitura agli obiettivi che l’amministrazione ha inteso perseguire mediante il contratto‘ avvalendosi anche delle prove dei test eseguiti dall’AGID, in attuazione del decreto ministeriale relativo. Ha quindi ritenuto che ‘la Selex Se.Ma abbia sviluppato il progetto in modo soddisfacente con scelte architetturali e tecnologiche che riflettono lo stato dell’arte al momento della progettazione e che sono tutt’oggi pienamente funzionali agli obiettivi del SISTRI‘. Ha verificato altresì, attraverso l’esame delle registrazioni giornaliere dei risultati del monitoraggio in esercizio del SISTRI (periodo ottobre-novembre) che tutte le componenti dell’infrastruttura centrale e periferica interagissero secondo le aspettative e che i dati risultanti fossero o meno coerenti con le segnalazioni pervenute al Contact Center o attraverso i canali attivati con le associazioni di categoria. Le conclusioni della Commissione sostengono l’assenza di difetti e/o carenze tali da precludere l’erogazione dei servizi, nonché la diretta e immediata utilizzabilità della georeferenziazione degli automezzi (c.d. tracciabilità in tempo reale del trasporto dei rifiuti) e la valenza certificatoria ai fini della imputazione delle operazioni di movimentazione e/o trattamento dei rifiuti, ritenendo altresì positivo l’esito della verifica condotta”.

Intervenendo al Videoforum di Repubblica TV il 9 aprile 2014 il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha toccato anche il tema del ‘SISTRI su cui “si va avanti, bisogna assolutamente farlo perché è indispensabile, perché quello che abbiamo visto accadere nella Terra dei Fuochi non deve più accadere“, aggiungendo che “bisogna che questo sistema non crei danni agli imprenditori. Noi abbiamo un sistema che nasce vecchio, perchè questo contratto risale a tanti anni fa. La tecnologia è andata avanti, il diritto amministrativo è andato avanti e ha bisogno di un aggiornamento. Stiamo lavorando su questo e vediamo il risultato che riusciamo ad ottenere, perchè abbiamo un contratto fatto e la pubblica amministrazione i contratti deve rispettarli fino in fondo”.

Con l’occasione ricordiamo a tutti i soggetti coinvolti che si sta avvicinando il 30 aprile 2014, data entro la quale deve essere inviato per via telematica il Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) che quest’anno prevede alcune novità.

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