Energia Fonti rinnovabili

Rinnovabili: eolico e fotovoltaico da raddoppiare per obiettivi UE al 2030

Secondo l’ultimo Rapporto del think tank Ember, per conseguire gli obiettivi per limitare il riscaldamento globale e del Piano REPowerEU, i Paesi membri dell’UE dovrebbero raddoppiare al 2030 la capacità di installazioni da rinnovabili (eolico e fotovoltaico), ma a quella data con gli attuali trend si raggiungerà la metà del necessario, e tra i Paesi in maggiore ritardo c’è l’Italia. La riduzione dei tempi di autorizzazione delle installazioni entro i limiti vincolanti dei 2 mesi previsti dalla normativa è condizione fondamentale per liberare il potenziale delle energie rinnovabili.

L’obiettivo dell’UE di una ripresa verde post-Covid e l’impatto della crisi del gas e dell’invasione russa dell’Ucraina stanno spingendo gli Stati membri verso fonti di energia più pulite, più economiche e più sicure. Questo spostamento è già in atto: la capacità installata di energia eolica e solare in Europa è aumentata nell’ultimo decennio. Tuttavia, i tassi di impiego dovranno aumentare in modo significativo per stare al passo con obiettivi più ambiziosi per il 2030. 

Lo evidenzia l’ultimo Rapporto Ready, Set, Go: Europe’s Race for Wind and Solar”  pubblicato il 27 luglio 2022 da Ember (già Sandbag), think tank indipendente britannico che focalizza le sue analisi sui cambiamenti globali di generazione dell’energia elettrica.

Secondo gli analisti di Ember, i recenti aumenti di diffusione dell’energia solare sono un segnale positivo, ma le previsioni di implementazione futura sono al di sotto dei percorsi compatibili con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C o degli obiettivi fissati nel recente REPowerEU che mira a che l’UE raggiunga 1236 GW di capacità rinnovabile entro il 2030, rispetto all’obiettivo di 1067 GW previsto dai piani precedenti. Ciò è particolarmente preoccupante perché, stante il fattore di maggiore capacità dell’eolico (rispetto al solare), i ritardi nell’implementazione dell’eolico avranno un impatto maggiore sul mix di generazione di elettricità. 

Per raggiungere l’obiettivo di 1,5 °C, le aggiunte annuali di eolico e fotovoltaico dovranno aumentare fino a raggiungere i 76 GW nel 2026. Le previsioni tuttavia indicano che entro tale data l’UE aggiungerà solo 38 GW, la metà degli aumenti di capacità annui richiesti.

L’analisi di Ember evidenzia che solo quattro dei 27 Paesi dell’UE (Finlandia, Croazia, Lituania e Svezia) sono sulla buona strada per ottenere aumenti annuali di capacità eolica sufficientemente elevati. Nonostante il loro potenziale eolico, Francia, Spagna e Paesi Bassi dovrebbero stabilizzarsi o vedere una riduzione dei tassi di installazione fino al 2026. 

La capacità solare dell’UE ha visto una crescita esponenziale, passando da 104 GW a 162 GW negli ultimi tre anni. Questo tasso deve continuare affinché la capacità solare raggiunga il livello necessario entro il 2030. Le previsioni, tuttavia, indicano una crescita in ritardo in Paesi chiave, come l’Italia che installerà solo un terzo della capacità annuale richiesta tra il 2022 e il 2026

L’Europa non manca più di ambizione in materia di energie rinnovabili, ma ora si trova ad affrontare un divario di attuazione – ha affermato Harriet Volpe, analista dei dati energetici e climatici di Ember – Obiettivi più alti non si sono ancora tradotti in un dispiegamento accelerato sul campo. L’Europa ha bisogno di impegnarsi urgentemente per rimuovere gli ostacoli ai permessi per liberare tutto il potenziale delle energie rinnovabili”.

Quella dell’autorizzazione è una sfida chiave per realizzare l’ambizione in materia di energie rinnovabili. L’analisi rileva che l’ottenimento dei permessi per un progetto eolico può richiedere fino a 120 mesi, cinque volte più del limite vincolante della legislazione dell’UE di 24 mesi, mentre per i progetti di fotovoltaico i tempi si riducono, ma, esclusi Lituania, Belgio e Romania, eccedono egualmente il limite delle norme UE.

C’è molto più spazio per l’energia eolica e solare di ridurre le bollette energetiche, aumentare la sicurezza energetica e tagliare le emissioni – ha sottolineato Pawel Czizak, Analista senior Dati Energia e Clima di Ember – Se l’UE può approvare e far rispettare le misure della Direttiva rinnovabili e del Piano REPowerEU, i Paesi membri ne trarranno notevoli profitti”.

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