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Riforestazione urbana: 18 milioni di euro per le città metropolitane

È stato pubblicato l’avviso pubblico sul “Programma Sperimentale per la Riforestazione Urbana” 2021, per il quale le città metropolitane e i comuni delle città metropolitane inclusi nelle procedure di infrazione della Commissione UE  per il superamento dei valori soglia di qualità dell’aria, possono presentare entro il 20 luglio 2021 fino ad un massimo di 5 progetti, per costi complessivi non superiori a 500.000 euro per ciascuna proposta. 

Con una nota stampa del 26 marzo 2021 sul sito del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) che ha assunto le competenze del MATTM per effetto del D.L. 1° marzo 2021, è stata comunicata la pubblicazione dell’avviso pubblico sul “Programma Sperimentale per la Riforestazione Urbana”, come (come previsto dal Decreto ministeriale del 9 ottobre 2020), con il quale è stato avviato il finanziamento del programma che ha ad oggetto la messa a dimora di alberi, compresi gli impianti arborei da legno di ciclo medio e lungo, il reimpianto e la selvicoltura ovvero la creazione di foreste urbane e periurbane, nonché la manutenzione successiva all’impianto.

Il Decreto 9 ottobre 2020 (G.U. n. 281 dell’11 novembre 2020) di attuazione dell’articolo 4 “Azioni per la riforestazione”   cosiddetto Decreto-legge “Clima”, ovvero “Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria”, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico, rispondere alle procedure di infrazione avviate dalla Commissione UE nei confronti del nostro Paese per il superamento dei valori soglia stabiliti a livello europeo, sia per il particolato (PM) e le polveri sottili (PM2.5) che per il biossido di azoto NO2, nonché per tener fede agli impegni assunti dal  Governo  italiano  e  dalle  Regioni  e  dalle  Province autonome con il Protocollo “Aria Pulita” firmato il 4 giugno  2019  a Torino, a  margine  del  “Clean  Air  Dialogue”  con  la  Commissione europea.

L’Allegato 1 del Decreto 9 ottobre 2020 contiene la Lista dei comuni delle città metropolitane che possono accedere al Programma (non sono incluse le città metropolitane di Bari, Cagliari, Catania e Reggio Calabria poiché in questi territori non sono presenti Comuni in procedura di infrazione).

Ciascuna Città metropolitana redige e seleziona i progetti tenendo conto, oltre che dei requisiti di ammissibilità di cui all’art. 3 del D. M. 9 ottobre 2020, della valenza ambientale e sociale dei medesimi, perseguendo i seguenti obiettivi prioritari:
assicurare la tutela della biodiversità;
assicurare l’aumento della superficie delle infrastrutture verdi e il miglioramento della funzionalità ecosistemica;
incrementare la salute e il benessere dei cittadini.

Nell’Allegato 2 del Decreto, sono indicati i criteri di valutazione delle proposte progettuali. Sarà valutata la capacità dell’intervento progettato di contrastare i cambiamenti climatici, ad esempio in base alle superfici oggetto di riforestazione e alla sostituzione di superfici impermeabili, l’assorbimento di CO2 e la valenza sociale, data per esempio dai collegamenti con piste ciclabili e trasporto pubblico.
 
Tra i criteri per valutare la qualità della proposta progettuale, sarà premiata la formazione di un gruppo di progettazione formato da professionisti ed esperti di estrazione multidisciplinare.

 Per il 2021 sono stati stanziati 18 milioni di euro per finanziare le proposte progettuali ed ogni città metropolitana, può presentare fino ad un massimo di 5 progetti, che redige o seleziona da quelle ricevute da terzi per il proprio territorio, per costi complessivi non superiori a 500.000 euro per ciascuna proposta

Il termine ultimo per la presentazione delle proposte scade alle ore 12.00 del 20 luglio 2021.

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