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Rifiuti radioattivi: la Carta nazionale delle aree idonee

Sogin, la Società incaricata dell’individuazione del Deposito nazionale per la sistemazione definitiva dei rifiuti radioattivi, ha trasmesso al MiTE la proposta di Carta delle aree idonee (CNAI), elaborata dopo un ampio processo di consultazione, ma non siamo ancora alla conclusione di un iter che doveva concludersi nel 2015.

Come era stato annunciato con la nota stampa del 1° marzo 2022, Sogin, , la Società pubblica incaricata del decommissioning (smantellamento) degli impianti nucleari italiani e dell’individuazione del Deposito nazionale, l’infrastruttura dove saranno sistemati definitivamente i rifiuti radioattivi, oggi stoccati in oltre 20 depositi temporanei distribuiti sul territorio italiano, non idonei ai fini dello smaltimento definitivo, ha trasmesso il 15 marzo 2022 al Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico, nel rispetto dei tempi previsti, ossia nei 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica.

Si intravede la fine di un iter che avrebbe dovuto concludersi nel 2015 e che viceversa ha subito diversi rinvii, tant’è che la Corte di giustizia europea nel frattempo ha dichiarato nel 2021 l’Italia inadempiente, dopo il deferimento nel 2019 del nostro Paese da parte della Commissione UE per non aver recepito entro il termine stabilito la Direttiva sulla protezione contro le radiazioni ionizzanti (Direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio).

La CNAI è stata elaborata da Sogin sulla base degli esiti della consultazione pubblica avviata il 5 gennaio 2021 con la pubblicazione della proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) che aveva escluso oltre il 99% del territorio italiano applicando i criteri di cui alla Guida Tecnica n.29 emanata da Ispra (oggi ISIN – Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) e il rimanente (circa 1%), è rappresentato dalle 67 API (Aree Potenzialmente Idonee).

Nei 180 giorni successivi alla pubblicazione della CNAPI, le Regioni, gli Enti locali, nonché i soggetti portatori di interesse qualificati, hanno potuto formulare osservazioni e proposte tecniche in forma scritta e non anonima.

Nell’agosto 2021 Sogin ha avviato il Seminario Nazionale, invitando i portatori di interesse con una lettera trasmessa via PEC, a partecipare e intervenire, mentre altri soggetti interessati al processo di localizzazione, non rientranti nei soggetti portatori di interesse qualificati, ma che volessero comunque contribuire ai lavori del Seminario Nazionale, hanno potuto trasmettere a Sogin, entro il 30 settembre, memorie scritte e documenti che sono stati considerati nell’ambito dei lavori.

Il 10 agosto 2021 Sogin ha avviato il Seminario Nazionale quale momento di confronto pubblico sul progetto del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico (DNPT) e in particolare sulla CNAPI invitando a partecipare i portatori di interesse, mentre altri soggetti interessati al processo di localizzazione, non rientranti nei soggetti portatori di interesse qualificati, hanno potuto trasmettere memorie scritte e documenti che sono stati considerati nell’ambito dei lavori.

I lavori del Seminario Nazionale, articolati in 9 Sessioni territoriali nelle regioni coinvolte dal CNAPI e svolte in 11 giornate, si sono conclusi con la pubblicazione il 15 dicembre 2021 con la pubblicazione degli Atti.

Nei successivi 30 giorni, si è aperta la seconda fase della Consultazione Pubblica, in cui i portatori di interesse hanno potuto inviare ulteriori. Nei seguenti 60 giorni si sono svolte le attività che hanno portato alla elaborazione della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI).

La proposta di CNAI che Sogin ha trasmesso al MiTE è stata predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie.

Ora il Mite, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), dovrà approvare con proprio decreto la Carta, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS). La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’ISIN.

La pubblicazione della CNAI avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito Nazionale.

Se non ci saranno intoppi, l’inizio della costruzione del deposito potrebbe avvenire nel 2025, a cui seguiranno i tempi edificatori e quelli dell’entrata in esercizio. Nel frattempo, i rifiuti dei centrali nucleari dismesse e quelli delle strutture sanitarie e dei centri di ricerca continueranno ad essere depositati nei 24 impianti distribuiti su 16 siti in 8 Regioni.

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