Efficienza energetica Energia Fonti rinnovabili

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Il nuovo Conto termico

nuovo conto termico

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo 2016 è stato pubblicato il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) del 16 febbraio 2016 relativo a “Aggiornamento della disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili”.

Si tratta dell’atteso nuovo Conto Termico, che sostituirà dal 31 maggio 2016 il precedente (DM 28 dicembre 2012), previsto dalla Legge n. 164/2014 di conversione del Decreto “Sblocca Italia” e che avrebbe dovuto essere adottato entro il 31 dicembre 2014 “al fine di agevolare l’accesso di imprese, famiglie e soggetti pubblici ai contributi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica” (art. 22).

Il nuovo decreto è composto da 19 articoli e 2 allegati:
• Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione
• Art. 2 – Definizioni
• Art. 3 – Soggetti ammessi
• Art. 4 – Tipologie di interventi incentivabili
• Art. 5 – Spese ammissibili ai fini del calcolo dell’incentivo
• Art. 6 – Procedura di accesso agli incentivi
• Art. 7 – Ammontare e durata dell’incentivo
• Art. 8 – Adempimenti a carico del GSE
• Art. 9 – Adempimenti a carico dell’Unità Tecnica per l’Efficienza Energetica dell’Enea
• Art. 10 – Adempimenti a carico del soggetto responsabile
• Art. 11 – Adempimenti dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico
• Art. 12 – Cumulabilità
• Art. 13 – Monitoraggio e relazioni
• Art. 14 – Verifiche, controlli e sanzioni
• Art. 15 – Diagnosi e certificazione energetica
• Art. 16 – Misure di accompagnamento
• Art. 17 – Corrispettivo per la copertura dei costi sostenuti per lo svolgimento delle attività di cui al presente decreto
• Art. 18 – Disposizioni finali
• Art. 19 – Entrata in vigore

Allegato I – Criteri di ammissibilità degli interventi
Allegato II – Metodologia di calcolo degli incentivi

Le novità più significative riguardano le amministrazioni pubbliche, per le quali, oltre agli incentivi attualmente in vigore per gli interventi solo a loro dedicati di:
– isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
– sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie a condensazione;
– installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili;
si sono aggiunti quelli previsti per gli interventi di:
– trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB);
– sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti;
– installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Rimangono eguali gli interventi incentivabili di piccole dimensioni sia per le Pubbliche Amministrazioni che per i privati:
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
– installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento;
– sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

Per incentivare la produzione di energia termica da rinnovabili, la taglia massima degli impianti passa da 1 MW a 2 MW per i sistemi a pompa di calore e da 1.000 m2 a 2.500 m2 per gli impianti solari termici.
La disponibilità finanziaria non è mutata ed è pari a 900 milioni di euro, sempre ripartiti tra 700 milioni di euro per i privati e 200 milioni per le pubbliche amministrazioni, le cooperative di abitanti o sociali e le società di patrimoni pubblico, di cui non più di 100 riservati al meccanismo della prenotazione con la possibilità, per la sola PA, di avviare le procedure di scelta dei contraenti dopo l’atto di conferma della prenotazione rilasciato dal GSE.

L’incentivo sarà pari al 65% dell’investimento per la trasformazione in “edifici NZEB” e la sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti.
Per gli interventi di isolamento delle superfici opache realizzati nelle zone climatiche E e F è pari al 50% (nelle altre zone è pari al 40%) e se abbinati all’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione invernale sale al 55%.

Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio NZEB e l’isolamento termico delle superfici opache saranno incentivate al 100% per la PA e al 50% per i privati.

Gli incentivi saranno corrisposti in rate annuali costanti, secondo le modalità di cui agli Allegati del Decreto e per la durata definita nella Tabella A (art. 7).
Per un’ammontare dell’incentivo fino a 5.000 euro la corresponsione avviene in unica rata.

Tra le semplificazioni introdotte:
– eliminazione dell’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW;
– predisposizione da parte del GSE di una modulistica predeterminata e semplificata per la presentazione della domanda e di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35kW e 50m2 per i collettori solari, con l’acquisto dei quali si può usufruire di una procedura semplificata per la compilazione della scheda domanda, indicando i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio;
– rimozione del divieto di cumulo per la sola PA, con altre sovvenzioni, anche statali.

Sono nel complesso soddisfate le Associazioni degli operatori del settore. Vedremo nei prossimi anni se i risultati saranno migliori di quelli verificati con il vecchio Conto a cui sia privati che Pubblica Amministrazione hanno attinto in misura minima rispetto alle disponibilità (il 2%). Secondo l’ultimo aggiornamento del GSE del Contatore termico che consente di visualizzare i principali dati sull’andamento del meccanismo incentivante, seppure in incremento negli ultimi mesi, al 1° marzo 2016 l’impegno di spesa cumulata è pari a 26, 59 milioni di euro, di cui 4,97  (dei 200 disponibili) riconducibili alle PP.AA. e 21,62 milioni (dei 700 disponibili) a Soggetti privati. In particolare, le trasformazioni in NZEB e gli interventi di miglioramento complessivo degli involucri opachi e trasparenti sono stati raramente realizzati sia a causa dell’elevata intensità degli investimenti necessari, sia per la scarsa differenziazione tra gli incentivi a essi dedicati e quelli riservati agli interventi minori e parziali.

Forse una diversa ripartizione della spesa annua e l’allargamento ai privati delle opportunità concesse alle Pubbliche amministrazioni sarebbero accolte più favorevolmente dal mercato, e soprattutto avrebbe costituito una stimolazione per quella “ristrutturazione profonda” degli edifici, quale proposta nella Comunicazione della Commissione UE “An EU Strategy on Heating and Cooling”, volta ad ottimizzare il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici residenziali e pubblici ed inserita nel Pacchetto di misure, adottato dalla Commissione UE il 16 febbraio 2016 per dotare l’UE degli strumenti per affrontare la transizione energetica globale, secondo quanto indicato nell’Accordo di Parigi del dicembre scorso.

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