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L’Agenzia Europea dell’Ambiente chiede un pedaggio per i mezzi pesanti

AEA chiede pedaggio per mezzi pesanti

La Direttrice dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: “Incorporare i costi esterni sulla salute dal traffico dei veicoli pesanti nel prezzo delle merci”.

Seppure l’inquinamento atmosferico sia diminuito notevolmente in Europa, ci sono ancora 3 milioni di individui che si ammalano ogni anno per patologie connesse all’inquinamento e 350.000 sono le morti premature ad esse riconducibili.
Nel Rapporto “Road user charges for heavy goods vehicles” rilasciato il 28 febbraio, l’Agenzia europea dell’Ambiente (AEA) stima che l’inquinamento atmosferico causato dal trasporto su strada costi all’Europa circa 100 miliardi di euro all’anno, dei quali da 43 a 46 miliardi sono da attribuire all’inquinamento prodotto dagli automezzi pesanti.

La Direttiva 2011/76/EU relativa alla Tassazione di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l’uso di talune infrastrutture (la cosiddetta Eurovignette) definisce le modalità con cui gli Stati membri potrebbero incorporare i costi sanitari derivanti dall’inquinamento atmosferico in una struttura di pedaggio per grandi strade e autostrade, in base alla distanza percorsa e alla classe di emissione del veicolo, al fine di finanziare progetti per la mobilità sostenibile. Tuttavia la sua applicazione non è obbligatoria, essendo lasciata tale decisione ai singoli Stati membri, e dovrebbe essere commisurata, secondo l’Agenzia, all’impatto che l’inquinamento atmosferico indotto dai trasporti pesanti determina sulla spesa sanitaria.

“Le economie europee fanno affidamento sulle lunghe distanze per il trasporto di merci. Ma vi è anche un costo nascosto, pagato in anni di salute precaria e vite perse. Tale costo è particolarmente elevato per coloro che vivono lungo le maggiori vie di trasporto europee – ha dichiarato la Direttrice esecutiva dell’AEA, Jacqueline McGlade – Incorporando tali costi nel prezzo delle merci, possiamo incoraggiare metodi di trasporto più salutari e tecnologie più pulite”.

Il gasolio, utilizzato dalla maggior parte degli automezzi pesanti, provoca più inquinamento atmosferico per chilometro rispetto ad altri combustibili come la benzina. Inoltre, le emissioni di scarico provenienti dai motori a gasolio sono risultate cancerogene, secondo un comunicato stampa del 12 giugno 2012 dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC), diffuso dopo la pubblicazione di uno studio.

La relazione evidenzia che i costi variano, però, in intensità da un Paese altro, con Stati in cui il valore è 16 volte maggiore di quello registrato in altri: sono più alti in Austria, Germania, Italia, Lussemburgo, Romania e Svizzera, sia per la maggiore densità di popolazione o perché la conformazione del territorio ostacola la dispersione degli inquinanti.

In cima alla classifica delle città dove l’impatto dei mezzi pesanti è maggiore ci sono: Zurigo, in Svizzera dove il costo dell’inquinamento proveniente da un autocarro Euro 3 da 12-14 tonnellate è di 0,12 euro/Km, seguita da Bucarest in Romania e Milano per la quale città l’Agenzia ha misurato una spesa di 0,107 euro/Km.

Gli Stati membri dell’UE devono riferire alla Commissione entro ottobre di quest’anno il modo in cui realizzeranno il pedaggio stradale, se del caso. I dati dettagliati comunicati dall’AEA sono destinati ad aiutare gli Stati membri a decidere circa progetti individuali.

Difficilmente l’Italia, ostaggio dei “padroncini”, vi aderirà!

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