Beni culturali e turismo

La Campania antica: Nuceria Alfaterna

L’antico popolo campano ha radici profonde, le fonti più antiche che citano i Campani sono del V° secolo a. c. ma nulla esclude un’origine ancora più remota: infatti, già all’età del ferro sappiamo di molti insediamenti dove i Campani delle zone costiere sono spesso in conflitto con un popolo vicino, i Sanniti, che vive nei promontori. Una particolarità del popolo campano antico è la diversificazione della cultura e degli usi tra agglomerati non troppo distanti: la porzione concentrata sulla costa, ad esempio, predilige il rito funerario dell’inumazione mentre i Campani villanoviani, più vicini, e quindi influenzati, agli Etruschi, utilizzano la cremazione. Questi ultimi, grazie ai contatti esterni, avranno diversa evoluzione con agglomerati urbani più grandi e di grande collaborazione interna.

La Lega Nucerina

Nella prima metà del VI° secolo inizia un grande processo di urbanizzazione che coinvolge vecchi agglomerati e ne erge di nuovi. Proprio in questo secolo sorgono luoghi come Pompei, ben conosciuta non solo da noi italiani, e Nuceria Alfaterna. Quest’ultima è capitale della Lega Nocerina dal V° secolo a. c., un’alleanza difensiva e commerciale tra Ercolano, Stabia e Pompei. Centro fiorente di questa civiltà, Nuceria appartiene anche alla Dodecapoli, l’unione delle dodici città etrusche più importanti, centro di rilievo per il commercio. Non mancano i contatti con i greci, sia economici che culturali. Nuceria Alfaterna viene organizzata nel minimo dettaglio, secondo criteri funzionali e di stampo etrusco, rimane invariata fino all’arrivo dei Romani. Importante centro commerciale per diversi secoli, Nuceria sarà assediata, saccheggiata e distrutta da Annibale nel 216 a. c.

Il sito archeologico

Area dal grande impatto visivo, il sito di Nuceria Alfaterna di articola in varie zone. Molti i monumenti conservati, tra cui un grandioso esempio di teatro ellenistico del II° secolo a. c. associato, come vuole la tradizione greca, ad un ginnasio e a una palestra; l’orchestra conserva le decorazioni policrome in marmo. Oltre al teatro, anche un anfiteatro del I° secolo a. c.

A concludere, una vasta area termale e diverse necropoli, stratificate nel tempo, tra cui quella di Pareti, tra le più antiche, ricca di oggetti preziosi da corredo, tombe sannite e etrusche; più recenti, quella di Pizzone, con tombe romane e quella di San Clemente, di età tardo imperiale.

L’ingresso è gratuito ma solo su prenotazione

Elena Caravias

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