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Luglio 2014: tra i mesi più caldi di sempre… a livello globale

Luglio 2014 tra i mesi più caldi di sempre a livello globale

La NOAA ha certificato che è continuato anche a luglio dopo aprile, maggio e giugno, il trend di aumento della temperatura sia a livello di superficie terrestre che dei mari. Mentre l’Europa settentrionale ha goduto di temperature eccezionali, quella sud-occidentale ha avuto un mese di precipitazioni record.

Nonostante per noi italiani che abbiamo patito una delle estati più fresche e piovose degli ultimi decenni la notizia sia sorprendente, luglio 2014 è risultato a livello globale uno dei più caldi di sempre.
A certificarlo è la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’Agenzia statunitense che si occupa di dinamica atmosferica e correnti marine oceaniche che possono influenzare il clima a larga scala e monitora la situazione meteorologica globale tramite le numerose stazioni presenti nel mondo.
Pertanto, la temperatura media di luglio, combinata tra la superficie terrestre e quella dei mari, è risultata di 0,64 °C superiore della media di luglio del XX secolo, il 4° più caldo di sempre. Ma il dato più preoccupante è che si è trattato del 38° luglio consecutivo con una temperatura globale superiore alla media di luglio del secolo scorso.
L’anomalia non ha riguardato solo il mese di luglio, bensì tutti i mesi del 2014 sono stati, ad eccezione di febbraio, tra i quattro più caldi di sempre del rispettivo mese.

Se si scorporano i dati, osserva la NOAA, per la temperatura della superficie terrestre luglio 2014 si è classificato il 10° mese di luglio più caldo nell’arco di 135 anni, con temperature record soprattutto nel Nord Europa e nell’Africa Occidentale, mentre per gli USA e Russia i dati sono risultati contrastanti, con stazioni che hanno segnalato record di caldo ed altre con record di freddo (il caldo record è stato registrato nelle regioni statunitensi nord occidentali e nell’Estremo Oriente russo).La temperatura media della superficie terrestre è stato il sesto più alto per gennaio-luglio. Record calore per il periodo è stato osservato nel nord e occidentale, parte del Nord America occidentale, e sezioni di Estremo Oriente della Russia, sud-est dell’Australia, e la regione orientale del Mar.
In particolare per l’Europa, è stato luglio record per la Norvegia da quando sono iniziate nel 1900 le rilevazioni statistiche, con temperature medie al di sopra di 4,3 °C della media mensile del periodo 1961-1990, ma le stazioni della regione centrale del Paese hanno registrato anomalie superiori a 6-7 °C.
Anche in Danimarca le temperature di luglio 2014 sono state inferiori, in 141 anni, solo al luglio 2006, con +3,9 °C alla media del mese del periodo 1961-1990, con ondate di calore e record per quanto attiene il numero di giornate estive con temperature superiori ai 25 °C (15,5 giorni, rispetto ad una media di 2,6 giorni).
Andamento non dissimile hanno avuto le temperature in Svezia con le stazioni meteorologiche che hanno registrato almeno 3 °C in più.
Meno caldo in Gran Bretagna che ha segnalato comunque una media di +1,2 °C, rispetto al periodo 1981-2010, e Germania dove si è avuto +1,3 °C, rispetto alla media dello stesso periodo, con temperature record nei lander nord-orientali.

Per quanto riguarda la superficie dei mari, la temperatura media di luglio è risultata di 0,59 °C superiore alla media del XX secolo, classificandosi come il più caldo luglio di sempre, alla pari con quello del 2009.
Particolarmente caldi sono stati i mari dell’Artico e del Nord Europa, l’Oceano Atlantico occidentale, e il Pacifico equatoriale. Il modello del NOAA ha aggiornato i suoi dati previsionali dando al 65% le probabilità che il fenomeno di El Niño non si svilupperà nell’emisfero settentrionale prima del tardo autunno – inizio inverno.

Vengono segnalate anche le anomalie rispetto alle precipitazioni, anche se le variazioni sono tipicamente sia superiori che inferiori alle medie nelle varie aree del Pianeta. Comunque, umidità estrema è stata osservata nei mesi di luglio su più regioni, in particolare nell’Europa sud-orientale, mentre aridità estrema si è verificata nella parte centrale degli Stati Uniti, in Sud America, Africa e in Asia, dove nell’India orientale e nord-orientale, il monsone di sud-ovest finora ha portato solo il 59% delle piogge che cadono nel periodo giugno-luglio. Anche in Australia le precipitazioni sono risultate inferiori del 32% rispetto alla media mensile. Di contro la Francia ha avuto il suo luglio più piovoso dal 1959 con il doppio della media del periodo 1981-2010, come la parte occidentale adiacente della Svizzera. Anche in Germania, nonostante le temperature superiori alle medie, le precipitazioni sono stati superiori del 50% alla media mensile, risultando il 10° mese più piovoso in 134 anni di registrazioni.

Come abbiamo constatato, anche in Italia, in base ai dati forniti da ISAC-CNR, luglio 2014 ha segnato un +73% rispetto alle precipitazioni medie del mese sul periodo 1971-2000 e il 27° più piovoso dal 1800 a oggi.

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