Presentato, a Caivano, il VII Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti.
È stata presentata il 15 settembre a Caivano (NA), presso la Parrocchia “San Paolo Apostolo” la VII edizione del Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti, che si svolgerà il 18 e 19 settembre 2015 a Ischia presso la Sala Congressi de “L’Albergo della Regina Isabella” e che avrà a tema “Ecoreato: un mostro a tre teste. Traffico illecito di rifiuti, frodi agroalimentari, reati contro la salute”.
Erano presenti: Enrico Bobbio, Presidente del Consorzio PolieCo (Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di politilene), il suo Direttore, Claudia Salvestrini, Don Maurizio Patriciello, Parroco di “San Paolo Apostolo”, Giuseppe Comella, Presidente Medici per l’Ambiente (ISDE) di Napoli, Mauro Spagnolo, Direttore di rinnovabili.it
La scelta di lanciare l’iniziativa in una terra provata dalla ripercussione dei crimini ambientali sulla salute pubblica, non è di certo casuale: essa rappresenta, nel segno della continuità con precedenti iniziative, l’impegno del PolieCo ad agire per promuovere una filiera sana e virtuosa del ciclo dei rifiuti, nell’ottica di tutelare l’ambiente, la leale concorrenza fra le aziende, la salvaguardia dei cittadini, contribuendo altresì a mantenere accesi i riflettori sul dramma della Terra dei fuochi, una piaga che, a ben guardare, non è limitata alla sola regione Campania, ma si trova aperta e suppurante anche in altri territori del Paese così come in Paesi extracomunitari.
Nell’introdurre i lavori, il Presidente PolieCo Enrico Bobbio ha sottolineato il forte nesso tra il sistema culturale di una società ed il suo sistema ambientale, ponendo l’accento sulla dimensione del traffico illecito dei rifiuti, della sofisticazione alimentare e delle pesanti ricadute sulla salute dei cittadini.
“Gli imprenditori che fanno affari con i rifiuti – ha aggiunto il Direttore PolieCo Claudia Salvestrini – sono da considerarsi alla stessa stregua del mondo del malaffare. Quando un imprenditore si disinteressa di come vengono smaltiti i rifiuti non fa altro che prestare il fianco alla criminalità organizzata. Fortunatamente in Italia si è alzato molto il livello di attenzione, grazie alle forze di polizia, alle associazioni, ai consorzi impegnati come il nostro, ma certo non è abbastanza, anche perché i rifiuti mandati illecitamente in Cina o in Africa tornano indietro dalla porta principale sotto forma di oggetti di uso comune”.
A comprovare le dimensioni del fenomeno è stato proiettato un breve filmato, girato personalmente dalla Direttrice nel quale vengono mostrate le condizioni igieniche, oltre che umanitarie, in cui in Cina vengono prodotti giocattoli che poi vengono esportati in Europa.
Giueppe Comella, già primario oncologo dell’Istituto “G. Pascale” di Napoli e Fondatore della Southern Italy Cooperative Oncology Group, ha sottolineato che, mentre nelle province di Avellino, Benevento e Salerno oggi si muore di cancro nella stessa misura in cui si moriva venti anni fa, nelle province di Napoli e Caserta questo dato è aumentato in maniera significativa, soprattutto in alcuni comuni, tra i quali Afragola, Caivano, Santa Maria Capua Vetere, Giugliano, Mugnano.
Presentando i primi risultati dello studio comparativo “La carbon footprint del polietilene riciclato”, condotto da rinnovabili.it, il cui scopo finale è di confrontare le emissioni di carbonio associate alle diverse modalità di smaltimento dei rifiuti a base di polietilene (riciclo e termovalorizzazione), Mauro Spagnolo ha evidenziato come il riciclaggio costituisca il processo più conveniente (-32% di emissioni) e un alleato prezioso per la salute dell’ambiente e dei cittadini, oltre che per l’ambiente.
Infine, Don Maurizio Patriciello dopo aver sottolineato l’opera di sensibilizzazione svolta in merito dal Consorzio PolieCo e in particolare, dalla Direttrice Salvestrini, ha messo in evidenza il nesso tra le questioni ambientali, l’arretratezza economica del territorio ed i legami con la criminalità organizzata.
“Se oggi – ha detto don Patriciello – i cittadini di questa regione non sono in condizione di fare prevenzione perché i tagli al sistema sanitario lo impediscono: dovrebbe curarsi soltanto chi ha i soldi? Chi ha un malato di cancro in famiglia, dovrebbe lasciarlo morire o fare di tutto per salvargli la vita, anche chiedendo prestiti ad usurai? In questo modo rischiamo di alimentare la malavita e la camorra, se non vogliamo morire di cancro perché viviamo in questo territorio”.
Il Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti che nelle 6 edizioni passate ha raccolto l’adesione di quasi 200 Relatori scelti nel panorama nazionale ed internazionale nei settori dell’Economia, del Diritto, dell’Ambiente e del comparto industriale del riciclo, oltre 600 ospiti e ha prodotto vari Studi originali presentati ad ogni edizione, è nato nel 2009 come privilegiato momento di formazione dedicato precipuamente alle Imprese del riciclo dei materiali plastici con l’obiettivo di offrire a queste ultime e agli stakeholders istituzionali, un’occasione mirata di dialogo, approfondimento e confronto, si è sviluppato negli anni, anche grazie al prezioso contributo dei tanti Relatori che si sono succeduti, come un vero e proprio pensatoio nazionale sulla green economy dove il tema del riciclo è affrontato non solo dal punto di vista ambientale, ma soprattutto da quello economico.
Infatti, e questo il PolieCo lo ha sempre dichiarato apertamente, non potrà mai avvenire una reale transizione dall’economia tradizionale alla green economy (quindi ad un miglioramento delle prospettive ambientali) senza passare necessariamente dalle regole economiche e dalla filiera produzione-distribuzione-consumo-riciclo in un’ottica di industrial ecology. Di qui la necessità di implementare un dialogo costruttivo con le imprese e con tutti i soggetti che determinano effetti sulla vita reale del Paese e sulla sua salute.
Proprio i temi della tutela della salute e della salvaguardia della produzione agroalimentare nonché della sicurezza degli alimenti così come commercializzati e distribuiti a livello globale quest’anno, saranno sviluppati a partire dall’analisi e dalle prospettive di contrasto a quei delitti contro l’ambiente che, a partire dalla gestione criminale dei rifiuti – financo il loro traffico transnazionale – finiscono per incidere pesantemente non solo sull’integrità dell’ambiente, quanto sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini stessi, ingenerando, altresì, sviluppi economici dannosi in termini di concorrenza sleale per le aziende che operano nel rispetto delle regole ed un oltraggio ulteriore per chi ha fatto del riciclo di qualità la propria mission.
Di qui la necessità di affrontare le “tre teste” del mostro: Traffico illecito di rifiuti, frodi agroalimentari, reati contro la salute secondo un approccio olistico anche dal punto di vista normativo e giurisprudenziale provocando in tal senso il Legislatore nazionale e quello europeo attraverso un dibattito in grado di stimolare tutti gli stakeholders.
Ovviamente, fra le riflessioni del Forum 2015 si intende dare ampio spazio alle spinte propulsive e agli impulsi intellettuali, tanto in campo tecnico, quanto in quello normativo che arrivano dal mondo della Ricerca, dell’Università e delle Scuole di Formazione delle Forze dell’Ordine, così come il dibattito non si negherà i temi della legalità e dell’etica sempre più intese quali imprescindibili opportunità per le imprese.
Dal punto di vista della logistica e della gestione dei tempi e delle diverse riflessioni proposte, anche quest’anno si è scelto di suddividere la due giorni in 4 grandi Tavole rotonde dalle quali dovranno emergere altrettante proposte operative:
• nella Prima: “Il profilo teorico” si cercherà di affrontare la “triade” di cui al titolo, dal punto di vista dell’Università e della formazione;
• nella Seconda: “Il profilo politico” la questione degli ecoreati sarà affrontata attraverso l’ottica del Legislatore nazionale ed europeo;
• nella Terza: “Il profilo etico” il riferimento sarà ad un approccio etico alle questioni ambientali e allo sviluppo sostenibile attraverso la presentazione di esperienze locali e nazionali di lotta e contrasto all’illegalità: dal giornalismo di inchiesta, all’associazionismo; dalla Chiesa universale e locale all’impresa etica;
• nella Quarta, infine: “Il profilo giuridico” la triade sarà affrontata nel dibattito fra i rappresentanti del Diritto e della Magistratura.
Fra le iniziative congiunte a supporto della due-giorni si segnalano; due mostre fotografiche: una dedicata alla fotografia naturalistica promossa da LIPU – Birdlife Italia; l’altra dedicata all’iniziativa “Terra mia” – Laboratorio del riciclo per valorizzare tradizione contadina e rispetto dell’ambiente promosso nelle parrocchie di Cellole (CS) e sostenuta dal PolieCo.
Ricordiamo che il Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti è un format originale di approccio multidisciplinare alle tematiche ambientali che si avvale di competenze tecniche specifiche e professionalità riconosciute per contribuire al dibattito nazionale sulla necessità di potenziare il settore del riciclo onde favorire al massimo il comparto industriale italiano serio, il mercato dei prodotti made in Italy, l’evoluzione culturale della società verso le tematiche ambientali, la connessione imprescindibile fra ambiente ed economia.Tags: