Inquinamenti e bonifiche

Inquinamento acustico: sollecitate azioni più incisive per riduzione

Con la 3° Relazione, prevista dalla Direttiva sul rumore ambientale, la Commissione UE evidenzia la necessità di aumentare il numero di misure politiche europee e nazionali  se si vuole ridurre del 30% entro il 2030 il numero di persone interessate dall’inquinamento acustico causato dai trasporti, come stabilito nel Piano d’azione per l’inquinamento zero.

La Commissione UE ha pubblicato il 20 marzo 2023 una Relazione sullo stato di attuazione della Direttiva sul rumore ambientale che prevede che la Commissione presenti una relazione ogni 5 anni al Parlamento europeo e al Consiglio, includendo un esame dell’ambiente acustico, nonché delle misure disponibili per ridurre il rumore ambientale, i risultati di altre normative dell’UE che disciplinano le fonti di rumore e una valutazione della necessità di ulteriori azioni dell’UE.

Pur mettendo in risalto i progressi compiuti dalla precedente relazione del 2017, definisce nuovi modi per ridurre ulteriormente l’inquinamento acustico, compresi un monitoraggio più sistematico dell’inquinamento acustico nei paesi dell’UE e l’adozione di piani d’azione nazionali. La relazione evidenzia comunque la necessità di aumentare il numero di misure politiche, se si vuole ridurre del 30% entro il 2030 il numero di persone interessate dall’inquinamento acustico causato dai trasporti, come stabilito nel Piano d’azione per l’inquinamento zero.

Il Rapporto Rumore Ambientale (2020) dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) sottolinea come “il rumore ambientale (che comprende le fonti stradali, ferroviarie, aeree e industriali), […] rimane un grave problema ambientale che colpisce la salute e il benessere di milioni di persone in Europa“. Si tratta della seconda maggiore minaccia ambientale per la salute dopo l’inquinamento dell’aria: più di 100 milioni di persone, vale a dire il 20% della popolazione, sono esposte a livelli eccessivi di rumore.

Il rumore non è solo fastidioso: è una seria minaccia per la salute – ha affermato Virginijus Sinkevičius, Commissario UE per l’Ambiente, gli oceani e la pesca – Il rumore aumenta i livelli di stress, disturba il sonno, influenza la capacità di apprendimento e incide persino sulla frequenza di infarti e malattie cardiache. La relazione pubblicata oggi dimostra che dobbiamo agire in maniera più decisa per contrastare questa minaccia, spesso sottostimata, alla salute pubblica. Agire contro l’inquinamento acustico costituisce non solo un dovere nei confronti dei cittadini, per migliorare le loro condizioni di salute, ma anche un’enorme opportunità economica, per l’industria dell’UE, per stimolare l’innovazione nel campo delle tecnologie di riduzione del rumore, in particolare nel settore della mobilità”.

Fonte: AEA

La relazione evidenzia gli approcci per i principali settori dei trasporti responsabili del disturbo acustico, sottolineando la necessità di coinvolgimento dei diversi attori: il livello nazionale, le autorità competenti e gli operatori di modalità di trasporto e infrastrutture di trasporto innovative che devono impegnarsi ulteriormente nella riduzione del rumore nelle tecnologie e nei prodotti sin dall’inizio. Da parte sua, la Commissione cercherà di migliorare l’attuazione complessiva della Direttiva sul rumore ambientale e valuterà la necessità di migliorarla, tenendo conto anche degli impatti del rumore sulla biodiversità

Strade: è necessario prendere in considerazione l’uso di pneumatici silenziosi, superfici stradali poco rumorose e limiti di velocità ridotti. In particolare, la relazione raccomanda di rafforzare la legislazione dell’UE in materia di pneumatici. La Commissione rivedrà pertanto i limiti di rumorosità degli pneumatici ove necessario, sulla base del Regolamento UNECE n. 117 sull’omologazione degli pneumatici

Ferrovie: la Commissione sosterrà gli Stati membri affinché utilizzino rotaie più silenziose e scorrevoli insieme a vagoni silenziosi, come prescritto dal Regolamento n. 1304/2014   sulla specifica tecnica di interoperabilità relativa al sottosistema “materiale rotabile — rumore”.   

Traffico aereo: la Commissione promuoverà migliori procedure di volo per ridurre il rumore causato dall’atterraggio e dal decollo degli aeromobili. Le misure di riduzione del rumore saranno integrate nella prossima revisione della Direttiva sui diritti aeroportuali 2009/12/CE, compresa la modulazione dei diritti aeroportuali per ridurre il rumore all’atterraggio e al decollo e aumentare l’uso di aeromobili più silenziosi. Oggi gli Stati membri possono decidere volontariamente di modulare i diritti aeroportuali ai sensi della Direttiva per finalità ambientali quali la riduzione del rumore. 

I diversi livelli:
Gli operatori di modalità di trasporto e infrastrutture di trasporto innovative dovrebbero essere incentivati ​​a impegnarsi ulteriormente in tecnologie e prodotti “silenzioso fin dalla progettazione“.   

A livello nazionale, gli Stati membri dovrebbero garantire che i Piani d’azione sul rumore includano sistematicamente:  
– l’introduzione di superfici silenziose ogni volta che viene ripavimentata una strada trafficata, come previsto dalle Linee guida del Green Public Procurement (GPP); 
limiti di velocità su strada più bassi, quando ciò migliora anche la sicurezza;   
– binari ferroviari ben mantenuti e installazione di binari a basse emissioni vicino alle abitazioni;  
adeguati obiettivi di riduzione del rumore in linea con il Regolamento (UE) 598/2014 “Approccio equilibrato”, insieme a misure efficaci per raggiungerli.  

Le autorità competenti dovrebbero sfruttare appieno il potenziale del Green City Accord per ottenere una migliore conformità alle leggi sulla prevenzione dell’inquinamento, inclusa la Direttiva sul rumore ambientale. 

La Commissione, da parte sua, cercherà di migliorare l’attuazione complessiva della Direttiva sul rumore ambientale e studierà mezzi per rafforzarla, in particolare stabilendo obiettivi relativi al rumore e tenendo in considerazione l’impatto di quest’ultimo sulla biodiversità.

In copertina: Foto © EEA/Gaia Russo

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