Promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), inizia il 22 maggio con il Convegno di apertura il Festival che ha l’obiettivo di sensibilizzare ai temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale per promuovere un concreto cambiamento culturale e rafforzare le richieste per impegnare i Governanti e gli Amministratori del Paese al rispetto di quanto sottoscritto con l’adesione all’Agenda ONU 2030.
All’indomani della pubblicazione sulla G.U. della Delibera del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di approvazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, e contestualmente all’apertura della presentazione del Bando del MATTM per supportare attività e iniziative finalizzate alla divulgazione e alla sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile e/o dell’economia circolare, prende il via oggi 22 maggio il Festival dello Sviluppo Sostenibile che proseguirà fino al 7 giugno 2018.
Dopo il successo dell’edizione 2017 con 221 eventi organizzati in 17 giorni su tutto il territorio nazionale, che hanno dimostrato come la società civile, le università, gli enti locali e tanti soggetti del mondo economico siano pronti ad impegnarsi per costruire, pur nelle difficoltà presenti, un futuro più equo e sostenibile per l’Italia e i suoi cittadini, l’impegno dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) per portare il nostro Paese su un sentiero di sviluppo sostenibile si rinnova con l’edizione 2018 del Festival, che si preannuncia ancora più ricca della precedente per numero, varietà e contenuti degli eventi.
“Se il successo della prima edizione aveva già segnalato un interesse diffuso per le tematiche dello sviluppo sostenibile – ha affermato il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini – il Festival 2018 trasmette un messaggio forte e chiaro a tutte le componenti della società italiana: l’Agenda 2030 può e deve essere il quadro di riferimento nel quale disegnare il futuro del nostro Paese”
Obiettivo del Festival, il cui calendario e luoghi degli eventi sono consultabili sul sito del Festival, è di coinvolgere fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità e di stimolare decisori privati e pubblici perché assumano iniziative concrete e rilevanti per migliorare le condizioni economiche, sociali e ambientali del nostro Paese.
L’evento di apertura del Festival, dal titolo “L’Italia 2030. Innovare, qualificare, investire, trasformare: dieci anni per realizzare un’Italia sostenibile“, si terrà il 22 maggio all’Auditorium del MAXXI di Roma e sarà organizzato direttamente dal Segretariato dell’ASviS. Il Convegno verterà sull’innovazione economica, istituzionale e sociale, la necessità di una vasta riqualificazione delle infrastrutture materiali e immateriali, di un ciclo pluriennale di investimenti, anche pubblici, e di una vera e propria trasformazione dell’attuale modello di sviluppo.
Altri due eventi saranno organizzati direttamente dall’ASviS:
– “SDGs, Climate and the Future of Europe“, un incontro internazionale per discutere di futuro dell’Europa e sostenibilità, che si terrà il 31 maggio all’UniCredit Pavilion di Milano;
– “Italia 2030: un Paese in via di sviluppo sostenibile“, l’evento di chiusura del Festival che si terrà il 7 giugno a Roma per condividere i risultati del Festival con le alte cariche dello Stato.
Oltre ai tre eventi realizzati direttamente dall’ASviS, ognuna delle giornate del Festival proporrà un evento di rilevanza nazionale, in grado di catalizzare l’attenzione del pubblico e della stampa, in aggiunta alle centinaia di eventi sparsi in tutta Italia eventi che popoleranno il cartellone dell’edizione 2018.
“Il numero e la qualità degli eventi che si terranno in tutta Italia, in luoghi e con format molto diversi ma tutti accomunati dalla medesima finalità, testimoniano come il Festival rappresenti un’esperienza unica, cui guardano con interesse anche altri Paesi europei – ha sottolineato il Portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini – Il frutto di questo lavoro verrà presentato il 7 giugno alle massime cariche dello Stato e alle istituzioni, testimoniando che l’economia e la società italiana sono già in cammino verso lo sviluppo sostenibile, ma che bisogna accelerare molto il passo e che deve essere la politica ad assumersi questo impegno”.