Economia e finanza Società

Consumi delle famiglie in UE: -8,1% nel 2020 rispetto al 2019

Eurostat ha diffuso i dati relativi alla spesa per i consumi delle famiglie nel 2020 che evidenziano una diminuzione dell’8,1% nell’UE e dell’8,7 % nella zona euro rispetto al 2019, in particolare per “Ristoranti e alberghi” (-37, %), “Abbigliamento e calzature” (-17,3 %), “Trasporti” (-16,8 %) e “Ricreazione e cultura” (-16,7 %); in controtendenza “Alimenti e bevande”, “Comunicazioni” e “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili”.

Eurostat ha diffuso il 27 dicembre 2021 i dati relativi ai consumi finali delle famiglie per finalità di consumo (Classification of Individual Consumption According to Purpose – COICOP) che possano avere un’influenza significativa sul benessere dei cittadini.

Le misure di distanziamento sociale e le restrizioni governative imposte alla circolazione delle persone e alle attività economiche non essenziali, correlate alla pandemia di Covid-19 hanno gravemente colpito la spesa per i consumi delle famiglie. C’è stato un enorme impatto sia sull’importo complessivo che sulla composizione dei consumi delle famiglie, anche se la maggior parte degli Stati membri ha messo in atto programmi governativi per sostenere le imprese e le famiglie.

Le diminuzioni maggiori sono state osservate per “Ristoranti e alberghi” (37,8%),”Abbigliamento e calzature” (17,3%), “Trasporti” (16,8%) e “Ricreazione e cultura” (16,7%). 
Tuttavia, alcune categorie hanno mostrato un aumento, in particolare “Alimenti e bevande analcoliche” (3,2%), “Comunicazioni” (2,4%) e “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (0,3%).

Tuttavia, la gravità dell’impatto della pandemia è variata a livello di paese. Tutti gli Stati membri dell’UE hanno registrato diminuzioni nel 2020 rispetto al 2019. Le diminuzioni maggiori dei consumi delle famiglie sono state registrate a Malta (22,0 %), seguita da Croazia (16,2 %), Spagna (15,8 %), Grecia (15,6 %) e Cipro (14,1%). Dall’’altro canto, le diminuzioni minori sono state osservate in Slovacchia (2,3 %), Danimarca (2,4 %), Lituania (2,8 %) e Polonia (3,3 %).

Considerando la composizione della spesa delle famiglie dell’UE per finalità di consumo per le principali 10 categorie COICOP sulla base dei prezzi correnti, “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” ha rappresentato oltre un quarto (25,7% o il 13% del PIL).  Altre grandi quote si osservano per “Alimenti e bevande analcoliche” (14,8% del totale o 7,5% del PIL), “Trasporti” (11,6% del totale o 5,8% del PIL) e “Beni e servizi vari” (11,5% del totale o 5,8 % del PIL). “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili”, “Alimenti e bevande analcoliche” e “Trasporti” rappresentano più della metà della spesa totale delle famiglie (52,1%).

Seguono “Ricreazione e cultura” (7,8% del totale o 4,0% del PIL) e “Ristoranti e alberghi” e “Mobili, elettrodomestici e manutenzione ordinaria della casa” (entrambe le categorie al 6,0 del totale o 3,0% del PIL). La restante spesa delle famiglie è stata distribuita tra “Salute” (4,6% del totale o 2,3 % del PIL), “Bevande alcoliche, tabacco e stupefacenti” (4,4% del totale o 2,2 % del PIL), “Abbigliamento e calzature” (4,1 % del totale o 2,1 % del PIL), “Comunicazioni(2,6 % del totale o 1,3 % del PIL) e “Istruzione” (0,9 % del totale o 0,5 % del PIL).

Rispetto alle medie delle famiglie europee, quelle italiane hanno speso di più per: “Ristoranti e alberghi” (7%); Abbigliamento e calzature (5,4%); Bevande alcoliche. tabacco e stupefacenti (4,7%); Arredamento e attrezzature per la casa (6,5%).

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