Impossibile resistere alla bellezza del territorio e alla qualità dei suoi prodotti.
Grazie alla sua posizione strategica e alla bellezza paesaggistica, in collina ma a pochi kilometri dal mare Adriatico, Monte San Vito ha da sempre investito le sue risorse sul turismo sostenibile, attraverso la realizzazione di strutture ricettive e servizi turistici in chiave green.
Un panorama per niente penalizzato, ma valorizzato dalla produzione di prodotti tipici di alta qualità ottenuti da culture biologiche, in particolare olio e vini.
Grande l’attenzione anche per le tematiche relative alla gestione dei rifiuti e alla tutela del proprio territorio, tanto che Monte San Vito è Bandiera Verde e vanta la prima posizione tra i “Comuni Ricicloni”della Provincia di Ancona.
Per saperne di più abbiamo rivolto qualche domanda al Sindaco, Sabrina Sartini.
Sindaco, quali sono le maggiori problematiche dal punto di vista ambientale per la sua Amministrazione?
Dal punto di vista ambientale, in realtà, abbiamo riscontrato poche problematiche, ma abbiamo sempre cercato di risolverle seguendo la filosofia del mantenimento e della tutela del territorio, come “risorsa non rinnovabile”.
Il territorio rappresenta per noi una ricchezza che cerchiamo di incentivare anche come forma di economia alternativa.
Quali aspetti, da questo punto di vista, vi hanno fatto riflettere maggiormente? Penso ad esempio alla gestione dei rifiuti…
La gestione dei rifiuti per la nostra Amministrazione è stata una scommessa fin dall’inizio, andata poi a buon fine.
Inizialmente la raccolta differenziata non era presente in tutto il territorio comunale e la percentuale si aggirava intorno al 46%. Con il Consorzio Conero Ambiente, quindi, abbiamo messo in atto un tipo di raccolta differenziata spinta, raggiungendo in 2 anni un ottimo risultato: 80,2%. Abbiamo ricevuto quest’anno il Premio “Comuni Ricicloni” e siamo primi in classifica della Provincia d’Ancona. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione dei cittadini di Monte San Vito che hanno partecipato alle numerose assemblee per conoscere la nuova iniziativa di gestione dei rifiuti nel territorio comunale.
Il Comune di Monte San Vito si è attrezzato con un Piano Energetico?
Il Comune si sta attrezzando con un Piano Energetico.
Chi è interessato a realizzare impianti di carattere energetico può rivolgersi all’Amministrazione e confrontarsi apertamente sulla questione. È per questo che ancora Monte San Vito non dispone di grosse centrali o di impianti fotovoltaici nei terreni agricoli. Fino ad ora abbiamo evitato azioni che potessero svilire la bellezza del territorio.
Qual è quindi il fabbisogno energetico nel territorio comunale e come viene coperto?
Non ci sono mai state esigenze o problematiche particolari legate al fabbisogno energetico.
Monte San Vito si è battuto duramente per evitare la realizzazione dell’elettrodotto Fano-Teramo che avrebbe attraversato, e quindi danneggiato, la zona di Santa Lucia dove sono presenti numerosi agriturismi impegnati nella produzione di prodotti tipici del territorio come l’olio e il vino (la ben nota “Lacrima”).
Inoltre, ritengo che sarebbe stata un tipo di opera che non sarebbe riuscita nemmeno a soddisfare il fabbisogno energetico regionale.
Quali sono lo stato dell’arte e le prospettive relative alla tutela del territorio?
Abbiamo già a disposizione strumenti urbanistici vincolanti in particolar modo per le zone di maggior pregio ambientale. Proprio per questo abbiamo fatto di tutto, come dicevo, per evitare l’attuazione dell’opera di realizzazione dell’elettrodotto nella zona di Santa Lucia.
Da un punto di vista di cementificazione, quando la nuova Amministrazione si è insediata abbiamo subito sottolineato che non intendevamo incentivare un metro cubo in più di quelli già previsti.
Come Amministrazione avete puntato molto sulla valorizzazione e diffusione dei prodotti biologici. In che modo avete incentivato queste produzioni?
Consideriamo la tutela ambientale e la qualità dei prodotti una forma di economia legata alla valorizzazione della bellezza del territorio e dei prodotti agricoli.
Monte San Vito è un territorio legato soprattutto alla produzione di olio e vini; le nostre aziende sono eccellenti, hanno ricevuto riconoscimenti importanti e possiamo, quindi, puntare sulla vendita di prodotti di alta qualità e allo stesso tempo sulle bellezze territoriali e quindi sul turismo. Il nostro settore turistico è di fascia alta, soprattutto straniero e caratterizzato da una ricettività formata da piccole strutture, che sono state acquistate e ristrutturate da turisti tedeschi e olandesi.
Negli ultimi due anni, secondo le statistiche regionali, abbiamo visto incrementare del 300% le presenze turistiche nelle strutture del territorio. Recentemente sono venuti a trascorrere le vacanze anche personaggi famosi.
Lei prima ha citato la “Lacrima”, ma Monte San Vito rientra nel comprensorio di produzione di questo vino?
Sì, la frazione di Santa Lucia rientra nella zona produzione di vino “Lacrima” DOC. Una nostra azienda all’ultima edizione “ViniItaly” ha vinto il premio per il tipo di produzione di vino con il miglior rapporto qualità-prezzo.
Riguardo l’educazione ambientale quali sono i progetti del Comune nei confronti delle nuove generazioni?
Questo tipo di attività, già portata avanti dal Comune per la raccolta differenziata e la tutela del territorio, viene promossa anche nelle scuole e vedono protagonisti gli studenti che effettuano visite guidate presso diverse fattorie didattiche e aziende produttrici di frutta e verdura.
È fondamentale che si sviluppi un legame tra studenti e ambiente e lo stiamo realizzando attraverso progetti di mobilità sostenibile, come il “piedibus”, che permette ai ragazzi di andare a scuola a piedi accompagnati dalle famiglie.
Come si pone l’Amministrazione comunale riguardo la questione della qualità dell’aria?
Il nostro Comune ha una parte di territorio legata alla produzione del vino, ma dall’altra persiste la zona AERCA, cioè area ad elevato rischio di crisi ambientale.
Alcune problematicità al riguardo sono state parzialmente risolte, per esempio quella della raffineria API che ora lavora a ritmi più ridotti o la discarica di Galoppo che è stata sostituita da un impianto di produzione di biogas che limita i danni legati all’emissione in atmosfera.
Vi sono poi problematiche impossibili da dimenticare, come le centrali ex-Sadam e quella dell’Enel nella zona Piane di Camerata Picena. Nel nostro territorio l’aria viene monitorata grazie alle centraline distribuite dalla Provincia di Ancona e su questa tematica abbiamo notato un forte attenzione da parte dei cittadini.
Per quanto riguarda invece la qualità del terreno?
Problemi gravi sotto questo punto di vista non ne abbiamo, i nostri cittadini-imprenditori sono molto attenti sotto questo punto di vista.
Un augurio ai nostri lettori e ai cittadini di Monte San Vito…
L’augurio è che Monte San Vito possa continuare ad essere un Comune virtuoso in un tempo in cui le risorse sono molto scarse.
La mia principale preoccupazione è quella di non riuscire ad abbassare la nuova TARES, in quanto il suo calcolo non tiene conto, e ciò non è giusto, del fatto che il nostro sia un Comune capace di riciclare, come dimostra il premio “Comuni Ricicloni”.