Prodotti e acquisti verdi Sostenibilità

CAM ristorazione e gestione verde pubblico: due Decreti di revisione

Il MATTM ha adottato due Decreti di revisione dei Criteri ambientali Minimi (CAM) da utilizzare nei bandi di gara per acquisti di beni e servizi della PA (GPP). Avviati i corsi di formazione online sul GPP.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) informa di aver adottato due Decreti molto attesi dagli imprenditori dell’economia verde relativi ai Criteri ambientali minimi (CAM) da utilizzare nei Bandi di gara per gli acquisti di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione (GPP) nei settori della Ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari e della Gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde.

Si tratta per entrambi di una revisione di precedenti Decreti, rispettivamente del DM 25 luglio 2011 e DM 13 dicembre 2013.

Abbiamo voluto aggiornare questi due settori proprio in questi giorni in cui il Paese sta affrontando l’emergenza Covid-19, con lo spettro di un futuro critico dal punto di vista economico e occupazionale – ha spiegato il Ministro Sergio CostaI CAM, obbligatori per legge in tutti gli appalti pubblici, saranno un veicolo straordinario per orientare il mercato e lo sviluppo futuro verso la sostenibilità”.

Principali novità rispetto ai precedenti Decreti.
Ristorazione collettiva:
– distinzione chiara tra settori fra loro simili ma con necessità diverse, come scuole, uffici od ospedali
–  maggiore attenzione al valore del cibo e introduzione di strumenti per prevenire lo spreco di cibo;
sostegno alla filiera agroalimentare italiana, con particolare attenzione alle produzioni locali, a chilometri zero, al biologico, fino ai prodotti ittici;
– obiettivo a lungo termine di far sviluppare allevamenti più sostenibili.

Verde Urbano:
– nuovi strumenti di pianificazione per migliorare la cura e la valorizzazione del patrimonio verde presente nelle nostre città, basati sulla conoscenza effettiva del territorio anche attraverso la realizzazione di censimenti delle vegetazioni locali;
– introduzione di pratiche a basso impatto ambientale sia per la fornitura di prodotti per la cura del verde che per i trattamenti per la cura delle piante, come ad esempio la lotta biologica e la difesa integrata;
– favorire, anche in questo ambito, i processi di economia circolare attraverso la promozione del compostaggio, l’impiego di sistemi che garantiscano l’efficienza degli impianti di irrigazione, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento delle serre, l’incentivo alla produzione biologica.

I nuovi CAM diverranno obbligatori dal 3 agosto 2020.

Il Piano d’azione per l’economia circolare, adottato dalla Commissione UE la scorsa settimana, prevede l’obbligatorietà per la pubblica amministrazione di comunicare gli acquisti e appalti verdi (GPP) effettuati al fine di monitorane l’applicazione, favorendo al contempo lo sviluppo di capacità mediante orientamenti, attività di formazione e diffusione di buone pratiche, e incoraggiando gli acquirenti pubblici a partecipare all’iniziativa “Acquirenti pubblici per il clima e l’ambiente”, che agevolerà gli scambi tra gli acquirenti che intendono ricorre agli appalti pubblici verdi.

Peraltro, il MATTM, con un investimento di circa 140mila euro, all’interno del più ampio progetto CReIAMO PA, ha varato il Corso di formazione specialistica a distanza (FAD) sugli acquisti verdi per la pubblica amministrazione: “Green Public Procurement: strumenti e metodi per l’applicazione dei CAM negli appalti della PA”.

Si tratta di un’opportunità di grande importanza per il futuro del nostro Paese, soprattutto per quando, fra qualche giorno, usciremo da questa emergenza sanitaria – ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente – Attraverso la formazione a distanza, che chiunque già oggi anche in smart working da casa può attivare, forniamo ai funzionari pubblici gli strumenti per applicare i cosiddetti CAM, i criteri ambientali minimi, per gli acquisti verdi delle PA. Un comparto che solo per quanto riguarda gli appalti verdi quota, secondo l’Osservatorio Appalti verdi, circa 30 miliardi e che grazie ai principi dell’economia circolare ed ecosostenibile applicati nei settori pubblici può avere la forza di orientare il resto della produzione e dei consumi”.

I corsi di formazione sul GPP sono costituiti da: 15 moduli formativi disponibili da subito sull’apposito sito e fruibili in modalità e-learning, suddivisi in 34 singole unità didattiche multitool che permettono l’utilizzo di tutti gli strumenti necessari all’apprendimento (testi, slide, norme, schede sintetiche, glossario etc).

Gli Obiettivi dei corsi online sono di:
rafforzare le competenze del personale che svolge funzioni strategiche in materia di appalti pubblici e concessioni all’interno di stazioni appaltanti di rilievo, tra le quali i soggetti aggregatori, in modo tale da diffondere la capacità di gestire appropriatamente l’obbligo di integrazione dei criteri ambientali nelle procedure di appalto pubbliche;
contribuire ad assicurare un’efficace ed uniforme adozione della politica del GPP sull’intero territorio nazionale.

L’iniziativa è rivolta a tutti coloro che sono interessati ad approfondire i temi legati al GPP, con particolare riferimento agli operatori che svolgono funzioni strategiche in materia di appalti pubblici all’interno di amministrazioni regionali, locali e centrali d’acquisto.

L’attività di assistenza sul GPP alle pubbliche amministrazioni, oltre all’attività di e-learning, prevede anche l’organizzazione di workshop, webinar e, su richiesta, un affiancamento On The Job per l’assistenza e l’accompagnamento degli stessi funzionari nell’applicazione dei CAM per le gare pubbliche.

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