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CAM GPP: rinnovato l’Accordo triennale tra MiTE e Anac

L’Accordo per le attività di monitoraggio e vigilanza sull’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli acquisti e appalti della pubblica amministrazione (GPP) tra MiTE e Anac è stato rinnovato e prevede anche la condivisione di atti di indirizzo, linee guida, clausole-tipo per bandi e capitolati per favorire uniformità di indirizzi e il supporto formativo per le stazioni appaltanti.

Il Protocollo di intesa triennale per l’attività di monitoraggio e vigilanza sull’adozione dei Criteri ambientali minimi (CAM) nella documentazione progettuale e di gara, che era stato sottoscritto nel 2018 dall’allora Ministro dell’Ambiente (MATTM) Galletti e dal precedente Presidente nazionale anticorruzione (Anac) Cantone, è stato rinnovato tra il Ministro della Transizione Ecologica (MiTE) Roberto Cingolani e il nuovo Presidente dell’Autorità Giuseppe Busia.

Oltre al rilancio dell’attività di monitoraggio e vigilanza sull’adozione dei CAM, come previsto dal Codice dei contratti pubblici, che dovrà essere progettata in modo tale da ridurre al minimo gli oneri amministrativi a carico delle stazioni appaltanti, l’Accordo  dovrà restituire anche dati affidabili e utili a:
– prevedere il valore aggregato delle basi d’asta e del valore dei contratti aggiudicati su ciascuna delle categorie di appalto oggetto dei CAM, al fine di avere una rappresentazione del potenziale effetto leva sui mercati di riferimento;
stimare i benefici ambientali, attraverso la rilevazione del livello di attuazione degli obblighi previsti dal Codice dei contratti pubblici legati all’introduzione dei CAM nella documentazione progettuale e di gara;
identificare attraverso i piani di vigilanza le criticità applicative dei CAM in determinati settori, che sono legate alla difficoltà di gestione delle prescrizioni del Codice, mirate a garantire la tutela della concorrenza e la par condicio;
programmare nuove attività formative per facilitare l’incontro tra domanda pubblica e offerta di prodotti conformi ai CAM e superare le criticità attuative delle norme in materia di sostenibilità ambientale, fondamentali e indispensabili per la transizione verso un sistema economico circolare a minori emissioni climalteranti e più efficiente nell’uso della materia e dell’energia.

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