Regioni Sostenibilità Umbria

Assisi, la città di San Francesco, è attenta alle questioni ambientali

Assisi

La città del Santo d’Italia da qualche anno punta sullo sviluppo sostenibile e sulla tutela del paesaggio.

Famosa per essere la città di San Francesco, Assisi, con quasi 30.000 abitanti, è una piacevole cittadina situata sul versante nord-occidentale del monte Subasio a circa 26 km da Perugia.
Conosciuto anche come “il poverello d’Assisi”, la tomba di San Francesco è meta di pellegrinaggio per decine di migliaia di devoti ogni anno e la città, a motivo del suo illustre cittadino, è assurta a simbolo di pace, tanto che anche alcuni mistici e maestri spirituali indiani hanno scelto questi luoghi sacri come sede dei loro Ashram.

Assisi è anche una cittadina attenta alle questioni ambientali e da qualche anno sta ponendo particolare attenzione alla tutela del paesaggio e allo sviluppo sostenibile.
Per saperne di più abbiamo intervistato Antonio Lunghi, Vicesindaco di Assisi e Assessore con deleghe ad ambiente, raccolta rifiuti ed energie rinnovabili.

Lei ha scelto di concederci questa intervista in uno spazio riqualificato da poco tempo nella città di Assisi. Qual è l’importanza del Bosco di San Francesco per il Comune di Assisi?
Nel 2011 abbiamo inaugurato questo bellissimo parco, grazie al FAI (Fondo Ambiente Italiano) e rappresenta una vista diversa di Assisi. I turisti sono abituati a visitare la Basilica di San Francesco, le Mura, la Rocca, ma con il Bosco di San Francesco è possibile vedere da una prospettiva diversa la città. Tuutavia è anche un modo per vedere l’Italia da una prospettiva diversa se si valorizza ulteriormente il paesaggio e il territorio che ci circonda.

Cosa significa per l’Amministrazione comunale investire sull’ambiente?
Investire sull’ambiente è anche una possibilità reale per creare un valore aggiunto per l’industria più importante di Assisi, rappresentata dall’accoglienza, che, come ci ha recentemente ricordato Papa Bergoglio, caratterizza il pensiero di San Francesco, secondo il quale la natura doveva essere usata, ammirata e rispettata. Anche noi, come Amministrazione cerchiamo di seguire il suo esempio.

Cosa è stato fatto in questi ultimi anni?
Dal 1997 l’Amministrazione si è impegnata nella ricostruzione. Oggi, dopo l’ottimo risultato raggiunto, dobbiamo concentrarci sulla valorizzazione del territorio, non solo in termini di prevenzione, ma anche perché potrebbe essere il nostro valore aggiunto.

I cittadini sono sensibili alle tematiche ambientali?
Negli ultimi anni la sensibilità nei confronti dei temi ambientali è cambiata considerevolmente. Durante le assemblee pubbliche i temi maggiormente dibattuti sono stati la raccolta dei rifiuti, la gestione del territorio, la cura delle aree verdi. Questa sensibilità ci ha dato la spinta per investire nell’ambiente.

Qual è l’attuale situazione del settore rifiuti? A che punto è la raccolta differenziata e la destinazione sostenibile dei rifiuti urbani captati?
Dopo gli ottimi risultati del periodo 2000-2005, negli ultimi anni abbiamo constatato un leggero “calo della guardia”.
Abbiamo in programma il raggiungimento degli obiettivi delle normative europee in materia di gestione dei rifiuti, ossia raggiungere il 65% di raccolta differenziata, nel giro di 2 anni. Quest’anno la quota di RD è al 25%; da settembre scorso abbiamo coperto il 40% del territorio comunale con il servizio Porta a porta per raggiungere l’80% di copertura nel 2013.
In questo modo a fine anno il valore della RD potrebbe oscillare da 45% a 50%, per arrivare a fine 2014 agli obiettivi richiesti dalla normativa vigente.
Pur condividendo l’idea che la valorizzazione energetica dei rifiuti vada perseguita, credo fermamente nel riutilizzo dei beni e nel riciclo dei materiali, dal momento che le discariche della nostra regione si stanno esaurendo. Abbiamo insistito parecchio per la realizzazione della stazione di trasferenza qui ad Assisi, per ottenere materiale riciclato di buona qualità.

Qual è il fabbisogno energetico del suo territorio e in che modo si intende soddisfarlo? Avete previsto l’utilizzo di fonti rinnovabili?
In un bilancio di 25 milioni di euro, ne spendiamo circa un milione per l’energia elettrica. Poiché si tratta di una cifra considerevole nel quadro complessivo dei costi ordinari di un’Amministrazione, attraverso un Audit energetico, abbiamo cercato di capire quali fossero le maggiori problematiche, per poi partecipare a un concorso regionale per il risparmio energetico della pubblica illuminazione. Invece di sostituire le lampadine con luci a LED, abbiamo realizzato un progetto di riorganizzazione complessiva del servizio, prevedendo delle centraline, monitorate da un unico impianto, che ci permette di eliminare i numerosi contatori e di regolare la luminosità in base ai fabbisogni e agli orari.
Con questo sistema risparmieremo almeno il 20% dei costi energetici e proseguiremo con l’Audit energetico anche per gli edifici, dove insiste anche il fabbisogno termico di riscaldamento e raffrescamento.

Com’è la qualità delle acque nel vostro territorio?
Negli ultimi anni si è accentuato il problema dell’inquinamento delle falde più profonde, a causa dei nitrati, e cioè dal tipo di concimi che vengono utilizzati in agricoltura, e dei tetracloruri. Per questo motivo esistono alcuni problemi di approvvigionamento di acqua per l’agricoltura in alcune zone anche abbastanza popolose.

Com’è la qualità dell’aria? Avete problemi di inquinamento?
Non abbiamo grossi problemi di inquinamento atmosferico. A Santa Maria degli Angeli, ci sono problemi legati all’attività cinquantennale di un’azienda, ma siamo in trattativa con i titolari per definire la delocalizzazione dell’azienda attraverso il PRG.

Lanci un messaggio in favore dell’ambiente!
Investire nell’ambiente non è solo utile per la convivenza civile, ma è anche importante per attirare turisti alla ricerca del paesaggio umbro, senza il quale sarebbe inutile qualsiasi investimento turistico.

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