di Anna Rita Rossi
Un adolescente indiano ha messo a punto un dispositivo indossabile (Alpha Monitor) che previene i vagabondaggi, le cadute e gli incidenti in cui incorrono i malati di Alzheimer e che potrebbe migliorare notevolmente la cura dei malati.
Hemesh Chadalavada, un adolescente indiano che si definisce “nerd” (termine anglosassone con cui viene definito chi ha una certa predisposizione per la tecnologia e le attività che richiedono un certo impegno) e amante della robotica, ha messo a frutto la sua passione per la tecnologia per aiutare la nonna, affetta dal morbo di Alzheimer e tutti coloro che soffrono di tale patologia, mettendo a punto un dispositivo.
La malattia di Alzheimer è una condizione devastante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e di più le donne. È caratterizzata da un declino delle funzioni cognitive, comprese memoria, linguaggio, capacità di risoluzione dei problemi, nonché da cambiamenti nel comportamento e nella personalità. Secondo le stime attuali, ci sono più di 60 milioni di persone che convivono con la malattia di Alzheimer, e si prevede che questo numero quasi raddoppierà ogni 20 anni, raggiungendo i 78 milioni nel 2030 e i 139 milioni nel 2050.
L’idea dell’Alpha Monitor è nata in seguito a un incidente domestico. Nel 2018, una sera d’estate, l’allora dodicenne Chadalavada era ospite a Guntur, nel sud dell’India, in casa della nonna Jayasree, allora 63enne, a cui era stato recentemente diagnosticato l’Alzheimer. Prima dell’affacciarsi della malattia degenerativa, la donna era stata non solo una nonna amorevole ma anche una persona dinamica e di successo, con una carriera di alto profilo come funzionaria pubblica: interagiva con i maggiori politici e decisori dello Stato di Telangana. Purtroppo, la malattia l’aveva cambiata profondamente, ad esempio, le capitava di alzarsi alle 3 o alle 4 del mattino per uscire di casa, pensando di essere su un treno.
Era tardi e lui sedeva da solo davanti al televisore, quando vide la nonna alzarsi in camicia da notte per andare in cucina a prepararsi il tè. Successivamente, la donna era tornata in camera da letto. Andando in cucina dopo di lei, Hemesh scopriva che aveva lasciato il gas aperto.
Sconvolto dall’episodio, si era chiesto che cosa sarebbe successo se lui non fosse stato presente in quel momento. All’epoca, il ragazzo trascorreva molte ore su YouTube per apprendere nozioni di robotica, così decise di applicare quanto imparato online per trovare una soluzione che evitasse l’occorrenza di incidenti, quali quelli che sarebbero potuti capitare alla nonna. Il risultato dei suoi sforzi fu la realizzazione di ben 20 prototipi del futuro dispositivo.
Per mettere a punto il dispositivo, però, non era sufficiente disporre di conoscenze tecnologiche, c’era anche bisogno di informarsi e comprendere a fondo le esigenze delle persone affette da Alzheimer. Così, Hemesh trascorse del tempo in un centro diurno gestito da una Società indiana per l’Alzheimer e i disturbi correlati, dove il ragazzo ha potuto valutare le difficoltà dei malati e al contempo ha colto utili suggerimenti, soprattutto da coloro che si occupavano dei pazienti. Ad esempio, uno dei soci fondatori della società gli aveva sottolineato che il dispositivo doveva essere leggero e indossabile su qualsiasi parte del corpo, perché le persone malate di Alzheimer hanno la tendenza a togliersi orologi o dispositivi pesanti e scomodi.
Nel 2021 era stato uno dei 9 insigniti del Pradhan Mantri Rashtriya Bal Puraskar, la più alta onorificenza civile indiana riservato ai bambini, per le loro eccezionali capacità innovative.
“Ammiro davvero la sensibilità di Hemesh Chadalavada – aveva twittato nell’occasione il Primo Ministro indiano, Narendra Modi – Vedendo sua nonna soffrire di Alzheimer, ha deciso di lavorare su un ‘braccialetto intelligente’ che aiutasse a monitorare gli aspetti legati a questa malattia. Congratulazioni per aver ricevuto il Rashtriya Bal Puraskar 2021!”
L’Alpha Monitor è leggero, compatto e può essere indossato come badge o come fascia da braccio. Se chi lo indossa inizia a muoversi attiva un allarme e avvisa l’assistente o il familiare se il paziente cade o si allontana. Inoltre, misura il polso e la temperatura e ricorda alle persone quando assumere i farmaci.
Queste sono al momento le funzioni del dispositivo che Chadalavada ha intenzione di migliorare ulteriormente. Il suo successivo obiettivo è di prevedere i modelli di movimento di un paziente, utilizzando la tecnologia di apprendimento automatico (machine learning).
“L’Alpha Monitor è un dispositivo indossabile leggero e compatto, non solo avvisa gli operatori sanitari quando chi lo indossa si muove, ma misura anche il polso e la temperatura – ha dichiarato al Deccan Chronicle Chadalavada – Spero presto di incorporare la tecnologia di apprendimento automatico per anticipare i modelli di movimento dei pazienti”.
Attualmente, sul mercato esistono già diversi dispositivi simili all’Alpha Monitor che funzionano tramite Wi-Fi o Bluetooth. Questi sistemi, tuttavia, sono poco efficienti perché quando una persona esce dal raggio limitato delle frequenze la connessione viene persa e con essa il monitoraggio.
L’Alpha Monitor è diverso: riesce a rilevare una persona a più di un miglio di distanza in città e a tre miglia (5 km) in campagna, grazie all’utilizzo di una tecnologia a lungo raggio, nota come LoRa (Long Range Radio), un nuovo approccio di modulazione wireless, studiato per la connettività a lungo raggio e le comunicazioni a basso consumo.
A marzo, finiti gli esami scolastici, Hemesh ha dichiarato che metterà a punto l’Alpha Monitor. Vuole che il dispositivo sia sul mercato entro settembre. È fermamente convinto che debba essere venduto a un prezzo accessibile per la maggior parte delle persone. Per il futuro sogna di studiare robotica in un’università all’estero. Ha un obiettivo: creare prodotti per aiutare le persone in India e in tutto il mondo.
In copertina: Hemesh Chadalavada con il suo Alpha Monitor (Foto IANS)