29 Marzo 2023
Politica Regioni Sostenibilità Toscana

L’Assessore all’Ambiente, Alessio Ciacci: un esempio da seguire

alessio ciacci

All’Assessore all’Ambiente di Capannori il Premio “Personaggio Ambiente Italia”.

Nell’ambito del “match” Decrescita vs crescita sostenibile, svoltosi a Roma il 18 gennaio, Alessio Ciacci, Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori (LU) ha ritirato il Premio PAI 2012 (Personaggio Ambiente Italia), che gli è stato consegnato da Mario Notaro, editore di GreenMe.it.

Il giovane Assessore, nato a Lucca nel 1980, è stato votato dal sito Personaggioambiente e ha totalizzato oltre il 39% delle preferenze. Ciacci si è distinto nella sua attività politica per l’attenzione rivolta all’ambiente e per la promozione di attività economiche sostenibili: dal 2007 è Assessore del Comune di Capannori; membro del consiglio direttivo dell’Associazione Comuni Virtuosi; Presidente della Rete Italiana dei Compostatori; membro del direttivo nazionale del Coordinamento enti locali Agende 21 per Kyoto. Inoltre, nel corso della sua attività professionale si è spesso occupato di temi quali: l’acqua pubblica, i beni comuni, la cooperazione internazionale.

Il premio di cui è stato insignito viene assegnato ogni anno a esponenti della società civile, amministratori o associazioni che si distinguono nella promozione di iniziative a sostegno della sostenibilità e nella diffusione della cultura del rispetto ambientale.
I candidati vengono selezionati da un Comitato tecnico formato da giornalisti e blogger esperti di tematiche ambientali e poi, in base al numero di preferenze a loro assegnate dai cittadini sul sito www.personaggioambiente.it.
L’anno scorso era stata la volta di Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano (MI) per il suo piano di gestione del territorio a crescita zero, prima esperienza in Italia (vedi: “Chi vuol fermare il consumo di territorio e chi non vuole restrizioni alle attività economiche”, Regioni&Ambiente n. 1-2, gennaio-febbraio 2012, pagg. 54 -55).

Ciacci ha ottenuto la palma del vincitore per aver proposto al Comune di Capannori di aderire alla strategia internazionale “Rifiuti zero”, conseguendo gli obiettivi previsti dal progetto: non inviare alcun rifiuto in discarica.
Questa città di 46 mila abitanti è diventata, così, un punto di riferimento nella nostra penisola per tutti coloro che credono che un mondo migliore e diverso sia possibile.

La scelta di questo Comune di adottare delle soluzioni a tutela dell’ambiente ha portato anche alla creazione di nuovi posti di lavoro, al risparmio sui costi di smaltimento, a benefici ambientali di un certo rilievo e, infine, ad una diffusa partecipazione da parte dei cittadini, creando quella sinergia indispensabile tra istituzioni e comunità che è la base per una buona politica che deve essere al servizio del cittadino.

Considerando l’inerzia in cui vive il nostro Paese, specie in termini ambientali, questo esempio di successo è importante per iniziare a pensare a cambiamenti radicali per rendere la politica più sostenibile: “Oggi Rifiuti zero ha contagiato centinaia di movimenti, comitati, associazioni, oltre 120 Amministrazioni comunali dalla Sicilia alla Valle d’Aosta – ha affermato Ciacci – “Rifiuti Zero è una delle strategie indispensabili alla costruzione di prospettive di sostenibilità per la nostra civiltà. In un mondo finito e con crescenti crisi di approvvigionamento per materie prime ed energia non ci possiamo più permettere, come succede in Italia, di sprecare oltre il 60% dei materiali post-consumo in discariche od inceneritori”.

Il fine che l’Assessore di Capannori si propone è quello di far crescere Rifiuti Zero in tutta Italia nel 2013 e proseguire nell’impegno per la riduzione dei rifiuti, prevedendo un ampliamento della rete dei sostenitori per cambiare i comportamenti quotidiani, affinché i cittadini diventino più responsabili e attenti all’ambiente, ma anche per condizionare le politiche ambientali dei futuri Governi.

Il Comune di Capannori fa parte dell’Associazione dei Comuni Virtuosi: rete di oltre 60 Comuni che osservano una politica vicina alla comunità e sensibile alla protezione ambientale, quindi, interessata al progresso, ma al contempo, attenta a proteggere il suolo, a promuovere i servizi pubblici meno inquinanti, ad appoggiare la filiera corta per il cibo e gli altri prodotti, a sostenere l’efficienza energetica.

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