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Stoccaggio dell’elettricità da rinnovabili: un mercato in grande espansione

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L’ultimo Rapporto della società di consulenza Navigant Research sul mercato delle tecnologie di stoccaggio (storage) per l’integrazione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili prevede che al 2026 le entrate supereranno i 23 miliardi di dollari, trainate dalla tecnologia BTM del settore residenziale, commerciale e industriale.

Secondo l’ultimo Rapporto “Energy Storage for Renewables Integration”  di Navigant Research (Società di ricerca e consulenza specializzata società di analisi specializzata nel mercato delle tecnologie pulite), che prende in esame il mercato globale dello stoccaggio di energia per l’integrazione delle energie rinnovabili (ESRI), le entrate per il settore dello storage entro il 2026 dovrebbero superare i 23 miliardi di dollari.

Grazie al continuo calo dei prezzi nei sistemi di accumulo dell’elettricità prodotta nel solare fotovoltaico e nell’eolico – ha affermato Adam Wilson, Analista di Ricerca di Navigant Research – si prevede che l’ESRI avrà una forte crescita sia nelle applicazioni su scala industriale che dietro il contatore (BTM) [ndr: la tecnologia BTM, costituita da inverter intelligenti e sistemi di accumulo a basso costo, permette di aumentare l’autoconsumo ai ai piccoli proprietari di impianti (prosumer) e ottenere una maggiore indipendenza energetica]”.

È interessante notare che, mentre i prezzi delle rinnovabili su scala utility stanno avendo forti riduzioni – ha proseguito Wilson – i driver principali nel mercato BTM, come i programmi di peak shaving [ndr: letteralmente “appiattimento del picco”, è l’effetto, comune a tutti i mercati in cui vi è una forte componente di fonti rinnovabili, del calo del prezzo dell’elettricità nelle “ore solari” rispetto a quello “non solare”] e gli incentivi specifici per lo stoccaggio di energia, dovrebbero spingere il segmento a rappresentare circa i due terzi dell’ESRI globale previsto fino al 2026”.

Secondo Navigant Research, il solare fotovoltaico ha raggiunto la parità di rete in diverse aree geografiche del mondo, tale da non richiedere più incentivi politici per giustificarne l’implementazione in molti mercati e anche i sistemi di stoccaggio hanno registrato una costante diminuzione dei prezzi negli ultimi 5 anni e stanno stabilendo una presenza crescente nei mercati dei sistemi collegati alla rete e remoti.

Il Rapporto 2017 sui costi di generazione dell’elettricità da rinnovabili, pubblicato qualche giorno fa dall’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), osserva che la riduzione dei costi dello stoccaggio  è stato uno degli elementi chiave che hanno contribuito alla forte contrazione dei prezzi dell’elettricità da fotovoltaico ed eolico.

Questa situazione, sottolinea il Rapporto di Navigant Research, ha fornito ai clienti sia nei mercati delle utility che in quelli BTM una maggiore flessibilità nell’installazione di sistemi di accumulo di elettricità da impianti fotovoltaici economicamente più redditizi.

Secondo il Rapporto, le installazioni BTM sia residenziale che commerciali ed industriali assumeranno un ruolo centrale nel generare redditi, con una previsione di oltre di 13 miliardi di dollari entro il 2026, superando i 9,6 miliardi di dollari delle installazioni nelle centrali elettriche.

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