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“Spiga Verde”: la “Bandiera Blu” dei Comuni rurali per la sostenibilità

Il Comune rurale che intende candidarsi per ottenere la certificazione e il marchio “Spiga Verde”, il Programma realizzato da FEE Italia in collaborazione con Confagricoltura, e fregiarsi del vessillo, equivalente alla Bandiera Blu per i mari, che attesta il percorso virtuoso di gestione sostenibile del territorio, deve iscriversi entro il 12 maggio 2021.

C’è tempo fino al 12 maggio prossimo per presentare le candidature all’edizione 2021 di “Spiga Verde”, il Programma della FEE Italia, sezione di Foundation for Environmental Education, riconosciuta dall’UNESCO leader mondiale nell’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, che gestisce a livello nazionale Bandiera Blu, Eco-Schools, Young Reporter for the Environment, Learning about Forests e Green Key.

Nato nel 2015 e realizzato in collaborazione con Confagricoltura, “Spighe Verdi” si propone l’obiettivo di guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie sostenibili di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

Il Programma “Spighe Verdi” è l’eco-label che certifica la qualità ambientale delle località rurali, premiando quelle buone pratiche di sostenibilità che hanno effetto positivo sugli ecosistemi, ma anche sulle popolazioni, sul turismo e sulla commercializzazione dei prodotti agricoli.

“Spighe Verdi” è il percorso che riconosce a un intero territorio l’impegno a voler trovare e conservare un equilibrio tra ambiente, società ed economia. Questo si traduce in un Progetto condiviso in cui il Comune, gli agricoltori, le associazioni, i singoli cittadini e i turisti stessi, diventano soggetti attivi per la sua realizzazione. Il riconoscimento della Spiga Verde porta dentro di sé il messaggio che in quell’ambiente rurale le persone hanno intrapreso un percorso per vivere in armonia con gli ecosistemi e si impegnano a tramandare questo messaggio alle generazioni future.

Chiaramente, una scelta così netta deve passare attraverso politiche di gestione del territorio che tengano ben presenti gli effetti che possono generare nei diversi contesti. La conservazione del paesaggio, la corretta gestione dei rifiuti, uno sviluppo urbano attento a recuperare e migliorare gli edifici esistenti, piuttosto che a usare nuovo suolo per costruirne, sono solo alcuni dei concetti alla base del Programma “Spighe Verdi”.

Molto importante è poi il contributo che l’agricoltura locale può dare per il raggiungimento di un obiettivo comune come può essere la “Spiga Verde”. Qui il paradigma della massima produzione a tutti i costi sta già da anni convertendosi su forme di produttività a più basso impatto ambientale e sociale. Ne sono testimonianza l’orientamento crescente del mercato a preferire prodotti di qualità ottenuti con pratiche agricole più sostenibili e le stesse politiche agricole europee. All’interno del programma Spighe Verdi gli agricoltori sono un elemento imprescindibile al fianco del Comune, in quanto testimonianza e azione diretta sul territorio.

Come Bandiere Blu hanno innescato un circuito virtuoso in tante località marittime e portuali, così “Spighe Verdi”, iniziativa solo italiana, ha spinto tanti Comuni a valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali.

In pochi anni “Spighe Verdi” hanno visto crescere nel tempo le adesioni e le certificazioni: lo scorso anno, nonostante la pandemia, ha coinvolto 46 Comuni in ben 13 regioni, che hanno ricevuto il riconoscimento che premia quelli rurali più virtuosi nell’ambito della sostenibilità.

Il Comune per ottenere la certificazione e il marchio “Spiga Verde” deve iscriversi sul sito www.spigheverdi.net dal quale è possibile scaricare il Questionario 2021 e la Procedura Operativa 2021. I documenti relativi alla candidatura, adeguatamente compilati dovranno essere inoltrati entro il 12 maggio 2021 a: Segreteria FEE Italia – Via Tronto 20  – 00198 Roma. Non saranno ammesse le domande pervenute per posta elettronica o fax.

L’iter procedurale segue lo schema Uni-En Iso 9001-2008 per la valutazione delle candidature operata da una Commissione nazionale che riunisce esperti provenienti da diversi enti pubblici e privati, quali il Ministero dell’Ambiente (ora Ministero della Transizione Ecologica) (MiTE), il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF), il Ministero per il Turismo, il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’ISPRA; il CNR e Confagricoltura.

Dopo la valutazione positiva, la FEE rilascia la certificazione “Spiga Verde” al Comune che potrà esporre la bandiera che riporta il logo del programma, una spiga di color verde racchiusa tra tre semicerchi, su sfondo blu, e l’anno del conferimento. Al termine di un anno, per mantenere la certificazione il Comune deve rinnovare la richiesta.

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