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Sostenibilità: la transizione dell’Europa sarà lunga e ardua

L'AEA ha redatto un Rapporto che include 5 articoli dedicati alla sostenibilità

Nel Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente dedicato a prospettive di transizione alla sostenibilità si evidenzia come ci sia bisogno di cambiamenti sistemici dei mezzi di produzione e consumo che il mondo accademico e della ricerca hanno già elaborato, ma che stentano ad essere adottati dalla politica, senza una spinta dal basso di cittadini consapevoli.

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) ha pubblicato il 14 marzo 2018 il Rapporto “ Perspectives on transitions to sustainability” dove viene fornita una panoramica analitica di 5 articoli accademici redatti da esperti internazionalmente riconosciuti nel campo della transizione verso la sostenibilità, con l’obiettivo di illustrare in che modo queste diverse prospettive si correlino tra loro e quali potenziali orientamenti esse offrano per i decisori politici, la governance e, in generale, la creazione di conoscenza.

Tre di questi articoli forniscono quadri concettuali per comprendere e far conoscere i cambiamenti sistemici:
– “Transformations in socio-ecological systems” di Karen O’Brien (Università di Oslo) e Linda Sygna (cCHANGE), il Cap. 2;
– “Socio-technical transitions to sustainability” di Frank Geels (Università di Manchester), Cap. 3;
– “Socio-economic transformations: insights for sustainability”’ di René Kemp (Università di Maastricht), Paul Weaver (Groundswell Research Associates) e colleghi.

Questi quadri concettuali sono integrati da due prospettive analitiche:
– “Action-oriented perspectives on transitions and system innovation” di Fred Steward (Università di Westminster), Cap. 5;
– “Integrated assessment modelling approaches to analysing systemic change” di Detlef van Vuuren and Andries Hof (Università di Utrecht), Cap. 6.

I documenti offerti esplorano il background concettuale e la comprensione di come avvengano i cambiamenti sistemici verso una maggiore sostenibilità , presentandone i punti di forza e di debolezza e le loro implicazioni per la governance.

Nel suo 2° Rapporto quinquennale su “L’ambiente in Europa. Stato e prospettive al 2015” (SOER), l’AEA concludeva che il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità a lungo termine dell’Europa richiederà una transizione fondamentale dei sistemi di produzione e di consumo che guidano il degrado ambientale.

Come evidenziato nei 5 articoli del rapporto, questi sistemi sono correlati in modo complesso a posti di lavoro e investimenti, politiche e istituzioni, norme sociali e tradizioni. Complessivamente, queste interconnessioni possono significare che perlopiù è assai difficile conseguire i cambiamenti e le riforme necessarie attraverso misure business as usual.

Le transizioni da sistemi sociali che guidano il degrado ambientale e i cambiamenti climatici sono essenziali se l’Europa vuole raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità nei prossimi decenni – si legge nel Rapporto – Nonostante le loro di differenti basi teoriche e i diversi approcci analitici, i settori di ricerca affrontati in questo rapporto offrono molte intuizioni condivise su come le transizioni potrebbero essere conseguite, anche in termini di misure di governance e approcci di conoscenza necessari per attuare tali cambiamenti fondamentali. Queste intuizioni condivise rimangono ancora in gran parte nel campo della ricerca con una limitata adozione da parte di strutture e istituzioni governative consolidate. La sfida nei prossimi anni sarà quella di portare queste intuizioni nei processi di politica generale e considerare come esse possano essere attuate efficacemente a sostegno degli obiettivi di sostenibilità dell’Europa”.

Par di capire che i cittadini debbono acquisire sempre maggior consapevolezza della necessità di abbandonare certi modelli e stili di vita, perché dai contribuiti offerti, osserva l’Agenzia, si rileva che da soli i Governi non possono iniziare e guidare la transizione alla sostenibilità, anche se il ruolo della politica e delle pubbliche istituzioni è essenziale nel sostenere la sperimentazione e l’apprendimento, la modellazione e la configurazione locali.

I Governi, aggiunge l’AEA, hanno anche un ruolo chiave da svolgere nel sostenere la creazione di reti di iniziative locali e nella creazione di obiettivi condivisi e quadri che possano aiutare a coordinare e indirizzare i processi a livello dell’intera società verso la sostenibilità a lungo termine.

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