Economia e finanza Società

Pubblica Amministrazione: una proposta per la sua urgente rigenerazione

Forum PA, Movimenta e Forum Disuguaglianze Diversità rivolgono un appello affinché si intervenga con urgenza sulla Pubblica Amministrazione con un investimento di lungo periodo che coinvolga in primo luogo le giovani generazioni, quale condizione indispensabile per contrastare l’emergenza e realizzare la ripresa.

Non ci sarà nessuna resilienza alla pandemia né ci sarà nessuna ripresa verso uno sviluppo equo e sostenibile se non saremo capaci di rendere le amministrazioni pubbliche adeguate a questo compito immane: gestire l’emergenza, ma intanto preparare il futuro attuando con intelligenza e flessibilità il Piano relativo al Recovery Fund”.

Così si è espresso Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Forum PA (FPA), la società di servizi e consulenza del Gruppo Digital360 specializzata in relazioni pubbliche, comunicazione istituzionale, formazione e accompagnamento al cambiamento organizzativo e tecnologico delle pubbliche amministrazioni e dei sistemi territoriali, annunciando la presentazione nel corso di una Conferenza stampa alla Camera dei Deputati, insieme a Fabrizio Barca , coordinatore del Forum Diversità Disuguaglianze (FDD), e a Alessandro Fusacchia, coordinatore dell’Associazione Movimenta, di un Appello e di una Proposta  per un cambio di passo nel rafforzare e rinnovare la Pubblica Amministrazione.

Non è un’offesa verso la PA, alla cui promozione e al cui miglioramento ho dedicato tutta la mia vita lavorativa – ha proseguito Mochi Sismondi – ammettere che ora come ora non è pronta. Le decine di migliaia di amministrazioni che costellano il Paese non sono nelle condizioni di affrontare l’enorme sfida che abbiamo davanti. Sono sempre più vecchie e incapaci di attrarre giovani talenti; chi ci lavora non è adeguatamente formato, la maggior parte delle professionalità sono sbilanciate verso profili giuridici; non c’è una propensione all’innovazione, né ad utilizzare il confronto e la partecipazione per migliorare le proprie conoscenze”.

Stretta tra l’urgenza della pandemia, e l’opportunità dei fondi europei da utilizzare attraverso il Piano di Ripresa e Resilienza (RRF), la Pubblica Amministrazione italiana non è oggi nelle condizioni di attuare efficacemente le misure necessarie per la ripresa e affrontare la complessità del periodo storico che abbiamo davanti. È una PA impreparata alla portata di questo passaggio perché ridotta nel suo capitale umano, avendo perso oltre 200mila lavoratori negli ultimi 10 anni, pur partendo da un numero di addetti molto inferiore agli altri Paesi europei; perché è la più vecchia d’Europa, con oltre 54 anni di età media, se escludiamo le Forze armate, e con meno del 2% di addetti con meno di 34 anni; perché da almeno 10 anni usufruisce di scarsa o nulla  formazione, e incapace di cogliere appieno i vantaggi della digitalizzazione; perché conta su pochi e vecchi profili tecnici e troppi profili amministrativi generici; perché non offre una carriera interna, e fatica a motivare i dipendenti; perché non è giudicata sui risultati, ma sulla mera adesione alle norme.

I Rabourdin di balzacchiana memoria ( Honoré de Balzac, “Gli Impiegati”, 1838) che credono nella necessità di una profonda riforma amministrativa, che hanno perso l’ “entusiasmo ma non ancora disgustati” o meglio il meccanismo “più o meno lubrificato” di un ingranaggio in cui “regna una completa uguaglianza”, contro cui il merito è costretto ad arrendersi, e su cui si abbattono gli strali dell’opinione pubblica contro la burocrazia  che “ostacola la prosperità del paese” e “soffoca quegli uomini di talento tanto arditi da voler camminare senza di lei o da impegnarsi per metterne in luce gli errori”,  meritano ora l’attenzione dovuta.

Cogliendo la straordinaria opportunità dei fondi da utilizzare attraverso il Recovery plan e delle altre risorse comunitarie e nazionali, le tre organizzazioni descrivono le loro proposte che partono dal presupposto di un investimento di lungo periodo che coinvolga in primo luogo le giovani generazioni. La Proposta si prefigge di raggiungere 4 obiettivi.

1. Attrarre i giovani e le giovani migliori: cogliere l’irripetibile occasione del rinnovamento generazionale, dato dallo sblocco del turn-over, per una radicale trasformazione delle modalità di reclutamento (nuovi profili, nuove competenze) che dia ai 500mila giovani, che entreranno al posto dei lavoratori usciti negli ultimi anni, l’opportunità e il potere di spendere le proprie competenze ed esperienze per cambiare il Paese, da dentro.

2. Far parlare i risultati: dare alle amministrazioni, nel loro lavoro quotidiano, delle chiare missioni strategiche (transizione ecologica, parità di genere, miglioramento dell’offerta dei servizi di cura, riqualificazione edilizia ed energetica del patrimonio abitativo,…), da usare per orientare quello che fanno le amministrazioni, il reclutamento e l’inserimento delle nuove leve di giovani, ricostruendo le filiere amministrative – dal ministero al comune – coinvolte da ciascuna missione, finendola con i compartimenti stagni e con le esternalizzazioni che deresponsabilizzano e creano precarietà, responsabilizzando invece i diversi livelli di governo e i diversi settori della PA sul raggiungimento di risultati comuni, chiaramente individuati.

3. Sbloccare, mobilitare e valorizzare chi ci lavora: accompagnare la Pubblica Amministrazione in questa fase di trasformazione investendo su una nuova, diffusa ed efficace formazione per tutti i dipendenti pubblici, sulla creazione di percorsi di crescita professionale, sulla semplificazione dei procedimenti, attraverso anche processi di ascolto dei lavoratori, facendo così in modo che i processi d’innovazione e di digitalizzazione trasformino davvero i comportamenti e permettano servizi più semplici, vicini e veloci.

4. Aprire la Pubblica Amministrazione alle collaborazioni: far sì che la PA sia porosa, aperta e capace di collaborare con il Terzo Settore e le organizzazioni di cittadinanza attiva, imparando a confrontarsi con i destinatari degli interventi, per acquisirne conoscenze e preferenze, dando loro l’effettivo potere di orientare le scelte ed essere parte della loro realizzazione.

Qui il form per aderire all’Appello

F.B.

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