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Norvegia e FAO inaugurano la nuova nave da ricerca oceanica

Norvegia e FAO nuova nave ricerca oceanica

La FAO e il Governo norvegese hanno inaugurato pochi giorni fa una nuova imbarcazione per effettuare studi scientifici marini, estremamente all’avanguardia e tra le più avanzate del suo genere.

Il “Dr. Fridtjof Nansen“, questo il suo nome, condurrà ricerche di scienze marine, esplorando anche i mari meno conosciuti del Pianeta, per promuovere e gestire la pesca sostenibile, studiare gli impatti dei cambiamenti climatici sugli oceani e aiutare le popolazioni dei Paesi in via di Sviluppo ad aumentare la resilienza degli ecosistemi e delle comunità costiere.

Il nuovo Dr. Fridtjof Nansen – la 3ª nave a portare questo nome nel corso di una partnership che dura da 40 anni tra FAO e Norvegia – è dotato di sofisticate attrezzature tra cui sette diversi laboratori e numerosi gadget tecnologici, tra cui sistemi acustici di nuova generazione per le valutazioni della biomassa e della mappatura del pavimento oceanico, un ROV Control Centre (Remote Underwater Vehicle) in grado di raccogliere plancton e microscopiche particelle plastiche sui fondali, e un laboratorio specificamente progettato per lo studio del clima.

Inoltre, come unica nave di ricerca al mondo battente bandiera delle Nazioni Unite, il Dr. Fridtjof Nansen è in grado di navigare liberamente attraverso i diversi confini giurisdizionali.

Dal 1970, gli scienziati che lavorano a bordo delle navi da ricerca Nansen collaborano con i paesi costieri africani per aiutarli nella valutazione delle popolazioni ittiche, negli studi delle proprietà oceaniche come temperatura, salinità e contenuto di ossigeno, e nel sondare il fondale marino per comprenderne meglio la natura. Tutti i dati raccolti – e ampliati nel corso del tempo attraverso la ricerca costante – sono oggi fondamentali per lo sviluppo di moderne politiche della pesca, capaci di promuovere un uso migliore e più sostenibile delle risorse marine, che rappresentano una delle principali fonti di cibo e di reddito per milioni di persone al mondo.

In questi anni, centinaia di scienziati provenienti da differenti paesi – soprattutto dall’Africa, ma anche da Asia e Sud America – hanno lavorato insieme e si sono formati a bordo delle navi Nansen per l’acquisizione di nuove competenze e conoscenze, altrimenti impossibili da conseguire.

Alla cerimonia di battesimo della Dr. Fridtjof Nansen a Oslo, il primo ministro norvegese Erna Solberg ha sottolineato come scienza e collaborazione internazionale siano la chiave per attuare l’Agenda di Sviluppo 2030. “La Norvegia, con le sue coste battute dall’oceano, comprende appieno l’importanza dei SDG14 (Sustainable Development Goals) e dei 17 obiettivi che articolano l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – ha sottolineato Solberg – i quali definiscono le priorità globali per il 2030 tra cui la protezione degli oceani. Sappiamo che questo non può essere fatto da un solo Paese, ma tutti devono mettere la propria parte. La cooperazione tra Fao e Norvegia con le imbarcazioni Nansen ne è un esempio virtuoso“.

Questa nuova nave ci permette di migliorare la ricerca e le attività in luoghi in cui le osservazioni marine sono estremamente limitate, e di comprendere meglio gli impatti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi acquatici e sui nostri oceani – ha concluso il direttore generale della FAO José Graziano da Silva – Ciò è fondamentale per consentire ai Paesi in via di sviluppo di aumentare la resilienza degli ecosistemi e delle comunità costiere, soprattutto per quanto riguarda la pesca su piccola scala“.

La ricerca sul clima

Ad oggi, le navi da ricerca Nansen gestite dal Norway’s Institute of Marine Research (IMR) hanno navigato l’equivalente di oltre 60 circumnavigazioni globali, assemblando una ricchezza di informazioni impensabile e offrendo alle Nazioni partecipanti dati fondamentali per una migliore gestione della pesca.

La FAO ha la responsabilità generale del programma di ricerca dal 2006, fornendo consulenza strategica sulla pianificazione della missione, supporto tecnico, progettazione e utilizzo di esperti a bordo delle imbarcazioni Nansen, le quali sono anche in collegamento con le autorità di ogni Nazione per coordinare le ricerche.

Inoltre, l’enorme quantità di dati raccolti nel corso degli ultimi 40 anni di lavoro offre ai ricercatori una preziosa base da cui partire per studiare i modelli oceanici attuali e comprendere meglio gli effetti del cambiamento climatico. I nuovi impianti a bordo della Dr. Fridtjof Nansen permettono una maggiore attenzione allo studio degli impatti climatici e dell’inquinamento degli oceani. L’anno scorso è stato condotta una ricerca nell’Oceano Indiano meridionale che ha portato alla raccolta di informazioni molto utili in merito ai danni che spazzatura, plastica e micro-particelle stanno causando agli ecosistemi marini.

Una nave unica nel suo genere

Progettato dallo studio norvegese Skipsteknisk e costruito presso il cantiere Astilleros Gondan in Spagna per un costo di circa 80 milioni di dollari, il dottor Fridtjof Nansen è di proprietà della Norway’s Agency for Development Cooperation (NORAD) e gestito da IMR.

Prende il nome dal famoso zoologo norvegese del 19° secolo, esploratore e premio Nobel per la pace, Fridtjof Nansen, il cui interesse per l’oceanografia l’ha portato a contribuire allo sviluppo di alcune delle prime attrezzature scientifiche moderne utilizzate per gli studi marini.

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