Lo usa Coop Italia per riconoscere il prodotto 100% italiano attraverso un’impronta digitale aromatica, a garanzia dei consumatori con l’obiettivo di tutelarli da eventuali truffe, molto frequenti negli oli che si acquistano sugli scaffali.
Da tempo ormai si sta svolgendo in Italia una battaglia campale in merito all’olio contraffatto e ai rischi che corre il Made in Italy a causa delle adulterazioni all’extravergine nazionale, ulteriormente paventate dai produttori dopo il recente via libera della UE alle importazioni dalla Tunisia.
Per questo, a salvaguardia del mercato nostrano e a tutela dei consumatori arriva un naso elettronico in grado di riconoscere velocemente il profilo aromatico di un prodotto alimentare, in questo caso il vero olio 100% italiano, smascherando i truffatori. Ad idearlo e utilizzarlo è la Coop Italia per i propri prodotti, dopo aver compiuto in un anno tutte le analisi di routine nei propri laboratori.
Lo strumento, un gascromatrografo a doppia colonna battezzato Heracles II, comprato dalla Coop Italia di Casalecchio di Reno nel 2013, riconosce l’extravergine e fiuta gli eventuali tentativi di frode alimentare grazie a un’impronta digitale aromatica. Testato con la collaborazione delle Università di Udine, Bologna e Barcellona, in poche parole è in grado di eseguire una sorta di identikit chimico dei prodotti, alla ricerca di eventuali adulterazioni.
“Heracles II è stato addestrato per fiutare la provenienza certa dell’olio attraverso l’identificazione delle sostanze volatili – ha spiegato Chiara Faenza, responsabile Sostenibilità e Innovazione Valori Direzione Qualità Coop Italia – assegnando un profilo aromatico utile alla classificazione dei prodotti. In aggiunta vi è un software molto potente, che ha elaborato una mole complessa di informazioni fino a costruire una vera e propria banca dati con validità scientifica come modello di riferimento. I campioni reperibili sul mercato, di cui l’origine non è certa, possono essere messi a confronto con questo modello per vedere se ci sono corrispondenze o meno”.
Nel 2015 circa il 4% dei 300 campioni di olio “100% italiano” analizzati non ha superato la prova ed è risultato contraffatto. Ricordiamo, inoltre, che sempre il 2015 è stato un anno difficile anche per i produttori nostrani, tra gli abbattimenti degli ulivi in Salento a causa della xylella e la scarsità stagionale del raccolto riscontrata per varie ragioni, dall’infestante mosca dell’olivo ai cambiamenti climatici che stanno avendo un impatto non indifferente sul nostro settore agro-alimentare.
Per questo già dall’anno scorso la Coop ha avviato ispezioni, tracciabilità, verifiche, senza però la necessità di arrivare al ritiro dagli scaffali dei prodotti. Adesso, con Heracles II i controlli saranno estesi ai 5 oli regionali Dop e Igp a marchio Coop (Taggiasca, Toscano, Umbro dei Colli Martani, Terre di Bari e Val di Mazara) e quelli che risulteranno contraffatti saranno immediatamente esclusi dalla vendita. Inoltre, l’uso del potente strumento sarà allargato anche ad altri prodotti a rischio frode alimentare, come ad esempio il miele, i prodotti caseari corretti con il latte di vaccino (mozzarella di bufala o ricotta di pecora), il riconoscimento di specie ittiche, ecc. Le indagini estese sono già iniziate, e l’uso sistematico di Heracles potrebbe davvero rappresentare un argine contro i sempre più numerosi tentativi di contraffazione riscontrati nel settore alimentare.
“Heracles non sostituisce i controlli di filiera che sono già previsti per i prodotti a marchio Coop – ha concluso Faenza – ma rappresenta uno strumento in più per valutare velocemente aspetti che altre tecniche non riescono ad analizzare a fondo. Un’analisi dura pochi minuti e può essere condotta in parallelo su numerosi campioni”.