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Matera aperta al futuro: Capitale Europea della Cultura 2019

Si è chiusa con l’intervento del Capo dello Stato la cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura, i cui eventi e mostre proseguiranno con un ricco calendario fino al 20 dicembre 2019.

Si è svolta il 19 gennaio 2019 l’inaugurazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 all’insegna del motto Open Future (Aperta al Futuro) che si è chiusa con l’intervento del Presidente della Repubblica.

Questo è un giorno importante per Matera, per l’Italia, per l’Europa che dimostra di saper riconoscere e valorizzare le sue culture – ha sottolineato Sergio MattarellaÈ giorno di orgoglio per i materani, per la Basilicata e per i tanti che hanno contribuito a progettare, a rendere vincente, a inverare qui la Capitale della cultura europea 2019. Giorno di orgoglio per l’Italia che vede una delle sue eccellenze all’attenzione dell’intero Continente”.

Questa città – ha aggiunto il Capo dello Stato – è anche un simbolo del Mezzogiorno italiano che vuole innovare e crescere, sanando fratture e sollecitando iniziative. Matera è simbolo anche dei vari Sud d’Europa, così importanti per il Continente, perché nel Mediterraneo si giocheranno partite decisive per il suo destino e per quello del pianeta”.

Matera è una delle città più antiche del mondo, nota con l’appellativo di “Città dei Sassi”, per gli edifici rupestri costruiti nelle cave naturali dell’altopiano calcareo della Murgia materana, e abitati fin dal Paleolitico.

I Sassi assieme al Parco delle chiese rupestri che si distribuiscono numerose (oltre 150) tra la città e la Murgia circostante, coprendo un arco temporale che va dall’800 al 1700 con splendidi affreschi bizantini, è dal 1993 Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. A Matera la cultura si esprime anche nei numerosi musei e centri culturali ambientati in case antiche di grande suggestione.

L’evento preparato per la cerimonia inaugurale affonda le sue radici nel territorio lucano. Ispirati alla grande tradizione musicale meridionale e partendo dalla considerazione che ogni più piccolo comune lucano ha una sua banda musicale marciante, gli organizzatori hanno immaginato una grande festa di paese, portando a Matera bande musicali provenienti da tutta la regione e dall’Europa, con oltre 2.000 musicisti che si sono lungo i diversi quartieri della città fino ai rioni allestiti da cittadini e studenti con le installazioni dell’Open Design School.  Era presente anche la banda musicale di Plovdiv, l’antica Filippopoli, che condivide con Matera il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019.

Alla cerimonia inaugurale ha partecipato anche il Commissario UE per l’Educazione e la Cultura che ha consegnato una targa e un diploma al sindaco di Matera come “riconoscimento del lavoro svolto dalla città nella preparazione degli eventi del 2019”.

Matera ci aiuterà a costruire ponti attraverso la cultura, a ricollegare i cittadini e le comunità tra loro, con il loro passato e a convincerli a costruire un futuro comune – ha affermato Tibor Navraciscs – Negli ultimi 34 anni, più di 50 città in tutta Europa hanno detenuto il titolo di Capitale europea della cultura. E ciascuna ha sperimentato l’impatto positivo che l’essere capitale europea della cultura può portare. L’investimento e i visitatori attratti dal ricco programma stimolano lo sviluppo economico della città e della regione circostante. Allo stesso tempo, le attività culturali riuniscono le persone e consentono loro di conoscersi meglio, contribuendo a creare un senso di appartenenza a uno spazio culturale comune”.

A partire dal 20 gennaio sono aperti gli eventi e le mostre di Matera 2019, con un ricco e articolato programma) che si protrarrà fino al 20 dicembre 2019, giornata di chiusura, ad iniziare con la prima delle quattro grandi mostre internazionali: Ars Excavandi, allestita presso il Museo Archeologico Nazionale e dedicata alla storia delle città ipogee. La mostra si propone di rileggere in una prospettiva contemporanea la cultura dell’arte e dell’architettura ipogea dai primi rifugi nelle grotte fino alla costruzione di abitazioni, monumenti, città e paesaggi attraverso lo scavo.

Nell’Anno nazionale del turismo lento dedicato a chi vuole viaggiare in Italia a passo lento per “assaporare” i luoghi identitari di un ambiente, un paesaggio e una comunità, non c’è occasione migliore per passeggiare per i rioni di Matera, come per gli altri suggestivi centri della Basilicata che il New York Times ha raccomandato “di visitare prima che il mondo la scopra”.

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