Clima Economia e finanza Società Sostenibilità

Investimenti per il Green Deal europeo: il Piano della Commissione UE

La Commissione von der Leyen ha indicato come intende mobilitare in 10 anni 1.000 miliardi di euro per gli investimenti per il Green Deal europeo proteggendo regioni e lavoratori dipendenti dal subire il peso delle trasformazioni volte a combattere i cambiamenti climatici.

Lo scorso dicembre la Commissione UE ha presentato il Green Deal europeo per la transizione verso un’economia sostenibile a impatto climatico zero entro il 2050, obiettivo che richiede notevoli investimenti sia pubblici (a livello dell’UE e degli Stati membri) che privati.

Come previsto dalla tabella di marcia, il 14 gennaio 2020 con la Comunicazione ha presentato il Piano di investimenti per il Green Deal europeo (il cosiddetto “Piano di investimenti per un’Europa sostenibile”).

“Al centro del Green Deal europeo, che racchiude la nostra visione per un’Europa climaticamente neutra entro il 2050, ci sono le persone – la dichiarato la Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen La trasformazione che ci si prospetta è senza precedenti e avrà successo solo se è giusta e va a beneficio di tutti. Sosterremo le popolazioni e le regioni chiamate a compiere gli sforzi maggiori affinché nessuno sia lasciato indietro. Il Green Deal comporta un ingente fabbisogno di investimenti, che trasformeremo in opportunità di investimento. Il piano presentato oggi, finalizzato a mobilitare almeno 1.000 miliardi di euro, indicherà la rotta da seguire e determinerà un’ondata di investimenti verdi“.

Il successo del Piano di investimenti, sottolinea la Commissione, dipenderà dall’impegno di tutti gli attori coinvolti. In particolare, è essenziale che gli Stati membri e il Parlamento europeo mantengano alto il livello di ambizione della proposta durante i negoziati sul prossimo quadro finanziario, come altrettanto importante sarà la rapida adozione della proposta di regolamento sul Fondo per una transizione giusta.

Piano di investimenti del Green Deal europeo
Il Piano, che integra altre iniziative annunciate nel quadro del Green Deal, si articola in 3 dimensioni.
Finanziamento: mobilitare almeno 1.000 miliardi di euro di investimenti sostenibili nei prossimi dieci anni. Il bilancio dell’UE destinerà all’azione per il clima e l’ambiente una quota di spesa pubblica senza precedenti, attirando i fondi privati, e in questo contesto la Banca europea per gli investimenti (BEI) svolgerà un ruolo di primo piano.
Quadro favorevole agli investimenti: prevedere incentivi per sbloccare e riorientare gli investimenti pubblici e privati. L’UE fornirà strumenti utili agli investitori, facendo della finanza sostenibile un pilastro del sistema finanziario. Agevolerà inoltre gli investimenti sostenibili da parte delle autorità pubbliche incoraggiando pratiche di bilancio e appalti verdi e mettendo a punto soluzioni volte a semplificare le procedure di approvazione degli aiuti di Stato nelle regioni interessate dalla transizione giusta.
Sostegno pratico: la Commissione fornirà sostegno alle autorità pubbliche e ai promotori in fase di pianificazione, elaborazione e attuazione dei progetti sostenibili.

“Affinché l’Europa possa diventare un’economia climaticamente neutra servono impegno politico e investimenti ingenti – ha affermato Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone – Il Green Deal testimonia la nostra determinazione nell’affrontare i cambiamenti climatici, a cui ora diamo seguito con un piano di finanziamento. Intendiamo innanzitutto fare leva sul bilancio dell’UE per mobilitare fondi privati a favore dei progetti verdi in tutta Europa e sostenere le regioni e le popolazioni maggiormente colpite dalla transizione. In secondo luogo introdurremo i giusti incentivi normativi per consentire la diffusione degli investimenti verdi. Da ultimo, ma non per importanza, aiuteremo le autorità pubbliche e gli attori del mercato a individuare e sviluppare questi progetti. L’Unione europea non è stata costruita in un giorno e lo stesso vale per un’Europa verde. Mettere la sostenibilità al centro dei nostri investimenti impone un cambio di mentalità: quello di oggi è un passo importante in tal senso”.

Meccanismo per una transizione giusta
Il meccanismo per una transizione giusta è uno strumento chiave per garantire che la transizione verso un’economia climaticamente neutra avvenga in modo equo e non lasci indietro nessuno. Fermo restando che il piano di investimenti del Green Deal europeo si prefigge di soddisfare le esigenze di finanziamento di tutte le regioni, il meccanismo fornirà un sostegno mirato a quelle più colpite nell’intento di mobilitare almeno 100 miliardi euro nel periodo 2021-2027, attenuando così l’impatto socio-economico della transizione. Contribuirà a generare gli investimenti di cui necessitano i lavoratori e le comunità che dipendono dalla catena del valore dei combustibili fossili. Il meccanismo si aggiunge al sostanzioso contributo fornito dal bilancio dell’Unione tramite tutti gli strumenti direttamente pertinenti alla transizione.

Il meccanismo per una transizione giusta consterà di 3 fonti principali di finanziamento.
– Il Fondo per una transizione giusta, per il quale saranno stanziati 7,5 miliardi di euro di nuovi fondi UE, si sommano alla proposta della Commissione per il prossimo bilancio a lungo termine. Per poterne beneficiare gli Stati membri dovranno individuare i territori ammissibili mediante appositi piani territoriali per una transizione giusta, di concerto con la Commissione. Dovranno inoltre impegnarsi a integrare ogni euro versato dal Fondo con contributi dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo sociale europeo Plus, nonché con risorse nazionali supplementari. Ciò dovrebbe tradursi in finanziamenti totali dell’ordine di 30-50 miliardi di euro, che mobiliteranno a loro volta ulteriori investimenti. Il Fondo per una transizione giusta concederà principalmente sovvenzioni alle regioni: sosterrà i lavoratori, aiutandoli ad esempio ad acquisire abilità e competenze spendibili sul mercato del lavoro del futuro; appoggerà le PMI, le start-up e gli incubatori impegnati a creare nuove opportunità economiche in queste regioni.
Sosterrà anche gli investimenti a favore della transizione all’energia pulita, tra cui quelli nell’efficienza energetica.
Un sistema specifico per una transizione giusta nell’ambito di InvestEU, che punta a mobilitare fino a 45 miliardi di euro di investimenti, con lo scopo di attrarre investimenti privati a beneficio delle regioni interessate, ad esempio nei settori dell’energia sostenibile e dei trasporti, e aiutare le economie locali a individuare nuove fonti di crescita
Uno strumento di prestito per il settore pubblico in collaborazione con la BEI, sostenuto dal bilancio dell’UE, che dovrebbe mobilitare investimenti compresi tra 25 e 30 miliardi di euro. Servirà ad accordare prestiti al settore pubblico, destinati ad esempio agli investimenti nelle reti di teleriscaldamento e alla ristrutturazione edilizia. La Commissione presenterà la relativa proposta legislativa a marzo 2020.

Tuttavia, puntualizza la Commissione, il meccanismo per una transizione giusta, tuttavia, non è circoscritto ai finanziamenti. Tramite la piattaforma per una transizione giusta la Commissione offrirà assistenza tecnica agli Stati membri e agli investitori e garantirà il coinvolgimento delle comunità interessate, delle autorità locali, dei partner sociali e delle organizzazioni non governative. Il meccanismo per una transizione giusta potrà contare su un solido quadro di governance basato su piani territoriali specifici.

“L’indispensabile transizione verso la neutralità climatica migliorerà il benessere delle persone e aumenterà la competitività europea, ma sarà più impegnativa per i cittadini, i settori e le regioni che dipendono in maggior misura dai combustibili fossili ha sottolineato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo – Il meccanismo per una transizione giusta aiuterà chi ne ha più bisogno, rendendo più attraenti gli investimenti e proponendo un pacchetto di sostegno pratico e finanziario del valore di almeno 100 miliardi di euro. È così che ci impegniamo a perseguire la solidarietà e l’equità“.

Contestualmente è stata presentata la proposta emendativa al Regolamento che stabilisce le modalità relative alla formazione e all’esecuzione del bilancio, per inserire tra gli altri Fondi strutturali e di investimento il Fondo per la giusta transizione.

La Commissione fa sapere che seguirà da vicino e valuterà i progressi compiuti in questo percorso. In quest’ottica organizzerà un summit annuale sugli investimenti sostenibili rivolto a tutti i portatori di interessi pertinenti e continuerà ad adoperarsi per promuovere e finanziare la transizione, esortando gli investitori a trarre il massimo vantaggio dal contesto normativo favorevole e dalla crescente domanda di investimenti sostenibili, nonché le autorità ad assumere un ruolo attivo nell’individuare e sostenere questi investimenti.

Articoli simili

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.