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GME: come sono andati nel 2016 i mercati elettrici e del gas

GME come sono andati mercati elettrici e del gas

Il Gestore dei Mercati Energetici (GME) ha pubblicato la Relazione Annuale 2016 che illustra le attività svolte nell’anno, dando nel contempo una panoramica dei principali risultati dei mercati dell’energia elettrica, del gas e ambientali, da cui emerge che i prezzi di acquisto dell’elettricità in Borsa (PUN) sono calati del 18,2% nel 2016, scendendo a 42,78 euro il MWH, al livello medio annuo più basso dall’avvio del mercato organizzato.

Il 2016 segna un ulteriore passo verso una compiuta integrazione dei mercati europei dell’energia, caratterizzati in misura progressivamente crescente da trend comuni e sempre più armonizzati all’interno di un quadro condiviso di norme e principi – afferma nell’introduzione Pietro Maria Putti, Presidente ed Amministratore delegato del GME – Il fenomeno appare chiaro sui mercati elettrici, le cui dinamiche tendono sempre più a riflettere uno scenario di fondo unico, tracciato dall’andamento dei combustibili e localmente modellato da specificità regionali. L’ennesimo calo dei prezzi del petrolio e del gas, scesi a livelli minimi record nell’anno appena trascorso, agisce infatti come driver sulle borse elettriche continentali, favorendo, da un lato, un generalizzato consolidamento della tendenza ribassista delle quotazioni, dall’altro una significativa diminuzione degli spread tradizionalmente esistenti tra Paesi“.

Anche gli scambi sul Mercato del Giorno Prima (MGP) sono cresciuti dello 0,6% rispetto al 2015, riportandosi ai livelli del 2013, stimolati dai favorevoli differenziali di prezzo con le borse confinanti nell’ultima parte dell’anno.

L’analisi sulle fonti rinnovabili rivela un significativo incremento dei volumi registrati, sia in vendita sia in acquisto, rispettivamente +26,9% e +28,4%, ambedue ai massimi storici. Nel 2016, tuttavia, l’energia verde ha registrato una flessione principalmente legata alle condizioni climatiche: è scesa sia la produzione idroelettrica (-0,7%) che fotovoltaica (-7,9%). Positiva, invece, la performance degli impianti eolici che mettono a segno un +6,4%.

Sui mercati del gas, le modifiche strutturali intervenute nel corso dell’anno (il nuovo mercato di bilanciamento dal 1° ottobre 2016 in forma transitoria, e a regime il primo aprile 2017) hanno dato impulso positivo ai due mercati a pronti gestiti dal GME, portando al raddoppio degli iscritti (158 operatori, +70% rispetto al 2015), e all’esplosione del numero degli operatori attivi.

Riguardo ai cosiddetti “mercati ambientali“, dopo la chiusura del mercato dei Certificati Verdi (CV), nel 2016 si sono rafforzati i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) e le Garanzie d’Origine (GO), saliti rispettivamente del 7,5% e del 6,6%.

Notevoli passi sono stati compiuti anche nell’integrazione dei mercati europei dell’energia.

Un esempio di integrazione – ha osservato Putti – è rappresentato dal percorso di evoluzione dei modelli utilizzati per l’allocazione infragiornaliera della capacità di interconnessione disponibile sul confine Italia-Slovenia che il GME, recependo il Regolamento UE 2015 CACM (Capacity allocation and Congestion management) ha avviato a giugno 2016 insieme alla borsa slovena e ai gestori di rete dei due Paesi“.

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