Economia e finanza Sostenibilità

Finanza sostenibile: Dossier ISPRA per rendicontazione ambientale

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha predisposto il Dossier “La sfida ambientale per la finanza sostenibile. Metodologie, informazioni e indicatori ambientali”, con l’obiettivo di aiutare le aziende e gli operatori finanziari a comprendere bene i contenuti e le modalità con cui generare le informazioni ambientali richieste dai nuovi standard regolamentari UE, che è posto anche a consultazione pubblica (scadenza 31 agosto 2024), al fine di recepire feedback e considerazioni da parte dei portatori di interesse.

Come orientarsi nella rendicontazione sostenibile in modo corretto, credibile e verificabile? E come interpretare gli indicatori e i dati ambientali alla luce delle sfide lanciate dal nuovo quadro legislativo europeo?

Per rispondere a questi e altri quesiti l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha predisposto il Dossier La sfida ambientale per la finanza sostenibile. Metodologie, informazioni e indicatori ambientali”, presentato il 22 maggio 2024, che spiega come produrre un’informazione ambientale, aiutando le aziende e gli operatori finanziari a collocarsi nel complesso mondo della sostenibilità ambientale.

Gli obblighi di informativa introdotti dai Regolamenti UE sulla Finanza sostenibile risultano così corposi e complessi, a tal punto da implicare la necessità di un adeguato quadro di sostegno tecnico nella fase di attuazione della disciplina, che accompagni imprese e investitori a comprendere bene i contenuti e le modalità con cui generare le informazioni ambientali richieste dai nuovi standard.

Il documento che l’Istituto ha fortemente voluto, pertanto, contribuirà a sostenere aziende e operatori nel colmare quel gap “dell’ultimo miglio”, cioè la misurazione del proprio livello di sostenibilità, producendo un’informazione basata su dati scientificamente validi e quindi corretta e attendibile, utile per contrastare il greenwashing e i rischi che comporta dal punto di vista ambientale e finanziario.

Il Documento dà seguito alle indicazioni di lavoro che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha assegnato all’ISPRA, in particolare per lo sviluppo di attività di supporto all’implementazione di norme in materia di finanza sostenibile, ed è coerente con quanto portato avanti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nell’ambito del tavolo nazionale sulla finanza sostenibile.

Crediamo nell’efficacia di un approccio integrato che oltre alle prerogative che la legge ci attribuisce in materia di controlli e verifica di ottemperanza alla legge (approccio noto anche come command and control), sia in grado di promuovere anche forme di incentivo e strumenti di supporto che migliorino conoscenza e capacità tecniche di quelle stesse imprese chiamate oggi non più solo al rispetto delle normative ambientali ma anche ad essere propositive sul sentiero della sostenibilità – sottolineano nella Prefazione al Dossier Stefano Laporta e Maria Sciclari, rispettivamente Presidente e Direttore generale di ISPRA – Coerentemente con questa impostazione culturale, abbiamo realizzato un primo prodotto che riteniamo possa essere utile agli operatori economici e a quelli finanziari, finanche alle Autorità di vigilanza, e che intende essere uno strumento utile avvicinarci a questa sfida con qualche attrezzo in più nelle nostre cassette. È di fondamentale utilità accompagnare oggi tali processi di attuazione con una serie di politiche attive in grado di offrire soluzioni concrete e allo stesso tempo individuare un momento di dialogo fra istituzioni, operatori di mercato e stakeholders. Il documento tecnico che proponiamo va esattamente in questa direzione e intende fornire elementi utili a supporto di imprese, investitori e banche, per una più corretta comprensione dei contenuti dell’informazione alla base della rendicontazione ambientale e delle modalità con cui generare le informazioni richieste dai nuovi standard

Con la nuova pubblicazione, l’ISPRA mette a disposizione il proprio potenziale di competenze e riunisce in un unico documento 29 indicatori, selezionati sulla base delle normative europee di riferimento, necessari per determinare l’impatto ambientale delle diverse attività. Da sempre basate su standard riconosciuti a livello europeo e internazionale, le metodologie proposte dall’Istituto mirano a rendere le imprese autonome nella realizzazione del proprio bilancio green e a consentire il confronto delle proprie performance ambientali con quelle di altri operatori.

Ogni scheda indicatore contenuta nel documento, che ha visto il coinvolgimento di più di 100 esperti dell’Istituto, contiene una descrizione analitica di come arrivare a generare l’informazione ambientale richiesta. Sono indicate le procedure metodologiche, le modalità di computazione e le fonti informative pubbliche, in alcuni casi anche degli applicativi web da consultare per accedere all’informazione geo-referenziata e procedere ad un’autovalutazione a partire dalla localizzazione geografica. Ad esempio, nell’ambito della gestione dei rifiuti, il documento non solo indica in che modo devono essere classificati e la normativa di riferimento, ma fornisce anche gli strumenti per individuare il dato e arrivare all’informazione finale. Ancora, per l’inquinamento atmosferico sono stati elaborati dei fogli di calcolo con fattori di emissione per settori e sotto-settori tecnologici, in modo da poterle calcolare a partire dai dati di attività (produzione e consumo).  

Non solo, il documento dell’ISPRA fornisce l’indicazione per analizzare i rischi fisici derivanti da frane e alluvioni: attraverso un toolkit appositamente realizzato sulla piattaforma IdroGeo, l’azienda che opera in un determinato territorio può procedere a una prima autovalutazione effettuando l’indagine sul sito di interesse: basta inserire le coordinate geografiche per rilevare la propria esposizione a rischi idraulici o franosi

Con tale documentale, l’ISPRA intende facilitare il lavoro assegnato alle imprese italiane (quelle interessate passeranno da 200 a più di 4.000, senza considerare quelle coinvolte indirettamente nelle filiere di valore e di fornitura), accompagnandole in un percorso che le vede fra i protagonisti della rivoluzione sostenibile, ora anche insieme alla Finanza.

Il Dossier verrà sottoposto a consultazione pubblica al fine di recepire feedback e considerazioni da parte dei portatori di interesse, per la durata di 3 mesi, e i contributi dovranno essere resi in un apposito format ed inviati entro 31 agosto 2024, via email all’indirizzo: taskforcefinanzasostenibile@isprambiente.it

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